Religione
Nome, dalle parole iniziali della versione latina (Pater noster, qui es in caelis), della preghiera che, secondo il Vangelo di Matteo, Gesù insegnò ai discepoli.
Tecnica
A p. (dove la parola [...] ha il significato, assai raro in altri casi, di «corona del rosario») un ascensore o montacarichi, trasportatore ecc., a funzionamento continuo, costituito da una serie di cabine, gabbie o casse riunite ...
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religione Nella liturgia cattolica, la seconda delle Ore cardine o principali dell’Ufficio quotidiano; è la preghiera serale della comunità cristiana, mentre le lodi sono la preghiera del mattino. L’Institutio [...] generalis de liturgia horarum (1971) ne raccomanda la celebrazione pubblica e comune «specialmente presso coloro che fanno vita comune», e invita a recitarlo anche i «singoli fedeli che non possono partecipare ...
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Sistema spirituale cristiano di orientamento essenzialmente contemplativo che ricerca la perfezione dell’uomo nell’unione con Dio tramite la preghiera incessante. La forma abituale della preghiera esicasta [...] del monte Athos, curata dall’abate Paissy (1860): il pellegrino mostra come pure un semplice contadino può arrivare all’unione con Dio o deificazione.
Pratica analoga alla preghiera esicasta è il rosario dei 99 nomi di Dio, presso i musulmani. ...
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L'Africa islamica: Tunisia
Alessandra Bagnera
Giovanna Ventrone Vassallo
Enrico Cirelli
Federico Cresti
Gabriella Di Flumeri Viatelli
Mourad Rammah
Patrice Cressier
di Alessandra Bagnera
Inquadramento [...] quadrata di 8 m circa per lato; il secondo è un'ampia costruzione con cortile circondato da portici e una sala di preghiera ‒ che in origine misurava 60 × 50 m ‒ con 13 navate perpendicolari al muro della qibla. Essi hanno però in comune tra loro ...
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Centro della Turchia (11.000 ab. ca.), in prov. di Kirşehir.
Vi si producono i tappeti da preghiera M., dalla forma di rettangolo allungato (fino a m 5×1) con tre o più nicchie. ...
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Complesso dei riti e delle cerimonie propri di un culto religioso. La formazione della l. è determinata da due motivi: la necessità di fissare in forme adatte la vita e la professione della religione, [...] una funzione sociale, in quanto unifica la comunità nella pratica religiosa.
L. giudaica
Per gli Ebrei lo sviluppo della preghiera pubblica in comune inizia con la distruzione del tempio di Gerusalemme nel 70 d.C. Inizialmente si svolge due volte ...
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Forma di vita monastica caratterizzata dalla vita in comune, con la condivisione del tempo del lavoro, della preghiera e della liturgia, e solitamente anche dei pasti. Il c. si contrappone all'eremitismo. [...] Il più grande teorico del c. fu Basilio di Cesarea (ca. 330-379), che lo vide come ritorno alla comunità cristiana originaria ...
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. Costituiscono l'ordine religioso eremitico, fondato nel 1084 da S. Brunone di Colonia.
La preghiera vocale e mentale forma l'occupazione precipua dei certosini, che vi dedicano lunghe ore del giorno [...] e pressoché interamente la notte. Alle costumanze fondamentali della vita eremitica associano qualche esercizio dei cenobiti, escludendo però sempre qualsiasi ministero esteriore, e praticano rigide penitenze, ...
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In arte, motivo iconografico riferito alla rappresentazione di una figura con le braccia sollevate lateralmente, in atteggiamento di preghiera. Il motivo è frequente nell’arte tardoantica e paleocristiana, [...] prima funeraria, in allusione alla pietà religiosa del defunto, pagano o cristiano, poi anche in altre forme di arte con carattere religioso; particolare fortuna ebbe, fin dal 3° sec. e quindi nell’arte ...
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preghiera
preghièra s. f. [dal provenz. preguiera (lat. pop. *precaria, sostantivazione femm. dell’agg. precarius «ottenuto con preghiere; precario»: v. precario1)]. – L’atto del pregare, le parole con cui si prega, secondo i sign. fondamentali...
tappeto
tappéto s. m. [dal lat. tapete e tapetum, e questo dal gr. τάπης -ητος, voce di origine iranica]. – 1. a. Porzione, quadrangolare o di forma varia, di tessuto di lana, o anche di seta, cotone e altre fibre vegetali e artificiali, prodotto...