Tra il 1920 e il 1930 le varie revisioni del "Libro delle preghiere comuni" assorbirono quasi tutte le energie, ma dopo il 1930 la comunione anglicana, nell'insieme, si è dedicata attivamente soprattutto [...] a promuovere il cosiddetto Movimento ecumenico.
A ciò si è sentita impegnata appunto per quella combinazione delle tradizioni cattolica e protestante che le dànno un carattere peculiare, per cui è spesso ...
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suscitare
Sta per " risuscitare ", transitivo, in Pd XX 110 la possa / ne' prieghi fatti a Dio per suscitarla, con riferimento all'efficacia delle preghiere innalzate da s. Gregorio perché Dio risuscitasse [...] l'anima di Traiano ...
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Poeta lituano (Rustekoniai, distretto di Jurbarkas, 1902 - Boston, Massachusetts, 1991), seguace della corrente simbolistica, pubblicò numerose opere; per la lirica si ricordano: Saulėtekio maldos ("Preghiere [...] dell'alba", 1924); Pakalnių debesys ("Le nuvole delle valli", 1936); Giesmės apie saulę ir sielą ("Canti del sole e dell'anima", 1939); Aukos taurė ("Coppa del sacrificio", 1962); Lyrika ("Lirica", 1984); ...
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Poeta lirico lituano (Senadvaris 1891 - Boston, Mass., 1964), appartenente alla corrente simbolista. Della sua non molto vasta produzione si ricordano le raccolte Maldos ant akmens ("Preghiere sulla pietra", [...] 1937) e Sventieji akmenys ("Le pietre sacre", 1951) ...
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In senso generico, realizzazione concreta di un’attività, di un comportamento, di una situazione determinata.
Antropologia
Genere di eventi, quali riti, feste, carnevali, cerimonie, preghiere collettive, [...] letture di poesie, spettacoli teatrali, manifestazioni di danza, recitazioni di testi epici ecc. che, pur presentando profonde differenze, hanno in comune la caratteristica di essere delle ‘rappresentazioni’: ...
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Nella liturgia cattolica, l’insieme di un rito, di un sacramento, di una consacrazione o benedizione ecc., nel suo svolgimento, con tutti i testi necessari (preghiere, letture e canti), corredato anche [...] (ma non necessariamente) di alcune sobrie rubriche (almeno all’epoca carolingia) per l’esatta celebrazione. Oggi costituisce un capitolo distinto nei vari libri liturgici (messale, pontificale, rituale ...
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Scudo sacro di forma ovale, secondo la leggenda caduto su Roma dal cielo al tempo di Numa Pompilio, come segno che gli dei avevano esaudito le preghiere per la fine di una pestilenza. Per evitarne il furto [...] Numa ordinò a Mamurio Veturio di fabbricare altri undici a. uguali che, con quello originario, erano portati dai Sali in processione per Roma, in marzo e in ottobre ...
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Ninfa della Troade, figlia del fiume Cebrene. Paride amò, riamato, la bella ninfa, e quando, formulato il famoso giudizio, noncurante delle preghiere della consorte (che, ammaestrata nell'arte profetica, [...] prevedeva il doloroso futuro) partì per rapire Elena, E. lo pregò di ritornare da lei un giorno se gli capitasse di essere ferito: ella avrebbe saputo sanarlo. Ferito da Filottete, Paride torna infatti da E., o manda per il suo aiuto. La donna ...
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OBSECRAZIONE
Gioacchino Mancini
. Presso i Romani, in occasione di qualche grande avvenimento felice o funesto per lo stato, s'indicevano dal senato o dai pontefici pubbliche preghiere di espiazione [...] per ottenere dalla divinità che si dileguasse la minaccia di un imminente disastro, o di rendimento di grazie per un beneficio conseguitv. Questi atti di carattere religioso relativi a fatti della vita ...
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Arcivescovo di Vienne (m. 475 circa), fratello del prete Claudiano Mamerto (v.); a lui sembra risalire l'uso delle rogazioni, processioni con recita di litanie, salmi e preghiere, indette in occasioni [...] particolarmente calamitose per la città di Vienne. Nota è anche la controversia sorta (464) tra il papa Ilario e M. per aver questo disconosciuto i diritti del metropolita di Arles consacrando il vescovo ...
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pregare
v. tr. [lat. prĕcari, der. di prex precis «preghiera»] (io prègo, tu prèghi, ecc.; ant. anche priègo, prièghi, e così nelle altre forme con accento sul tema). – 1. Rivolgersi a qualcuno chiedendo qualche cosa umilmente, con atteggiamento...
pregiare
v. tr. [lat. tardo prĕtiare, der. di pretium: v. pregio e prezzo]. – 1. a. letter. Apprezzare, avere in grande stima e considerazione: p. una persona; p. un’opera, un quadro, una scultura; oggi per opera mia [della moda] ... chiunque...