Costumista teatrale e cinematografica, nata a Torino il 13 luglio 1946. Vincitrice di quattro premiOscar, un David di Donatello e tre Nastri d’argento, con le sue elaborate realizzazioni sartoriali ha [...] limited (2007; Il treno per il Darjeeling) e The Gran Budapest Hotel (2014), pellicola che le è valsa il quarto premioOscar.
Attiva anche in campo teatrale, ha disegnato i costumi di diverse opere liriche per il Metropolitan Opera House di New York ...
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Regista e sceneggiatore statunitense, nato a Baldwin, New York, il 22 febbraio 1944. Per The silence of the lambs (1991; Il silenzio degli innocenti) ha vinto cinque premiOscar, tra cui quelli per il [...] miglior film e la miglior regia.
Ha esordito nella regia con Caged heat (1975; Femmine in gabbia) seguito da Fighting mad (1976), entrambi influenzati dalle regole della factory di R. Corman. Nel 1979 ...
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FORMAN, Miloš (App. IV, i, p. 840)
Simone Emiliani
) Regista cinematografico cecoslovacco naturalizzato statunitense. Ormai stabilmente inserito nel sistema produttivo hollywoodiano, F. ha portato sullo [...] rinunciare alla costruzione di un ritmo serrato e a un contesto figurativo rigoroso e suggestivo. Il film ha vinto otto premiOscar, tra cui quelli per il miglior film e la migliore regia.
Ha diretto successivamente Valmont (1989), terza versione del ...
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Regista e produttore nord-americano, morto a Burbank (California) il 15 dicembre 1966. L'ultimo suo film fu Cinderella (Cenerentola, 1949). Dal 1950 rinunciò alle regie per dedicarsi non solo alla produzione [...] , e The horse with the flying tail (Il cavallo volante, 1960) e The dot and the line (1962), ritenuti entrambi meritevoli di premiOscar.
Bibl.: M. T. Poncet, W. Disney 1901-1966, in Anthologie du cinéma, III, Parigi 1968, con filmografia completa e ...
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Storaro, Vittorio
Giovanni Grazzini
Direttore della fotografia, nato a Roma il 24 giugno 1940. Vincitore di tre premiOscar per i film Apocalypse now (1979), Reds (1981) e L'ultimo imperatore (1987), [...] . Fin dall'esordio nel lungometraggio Giovinezza, giovinezza (1969) di F. Rossi, suo unico film in bianco e nero, anch'esso premiato con il Nastro d'argento, si è fatto apprezzare per l'equilibrio raggiunto fra luce naturale e artificiale, un fattore ...
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Lasseter, John Alan. − Regista, sceneggiatore e produttore statunitense (n. Hollywood 1957). Diplomatosi presso il California Institute of the arts, ha iniziato a lavorare presso la Walt Disney Company [...] (1996) e a cui è seguito nel 1999 Toy story 2. Tra i numerosi premi si ricordano: l'Orso d'argento a Berlino per il miglior cortometraggio con Luxo jr (1987), l'Oscar 1989 per il cortometraggio Tin Toy (1988), il Golden Globe per il miglior film d ...
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Coppola, Francis Ford
Antonio Monda
Regista, produttore e sceneggiatore cinematografico statunitense, di origine italiana, nato a Detroit (Michigan) il 7 aprile 1939. È stato tra i protagonisti del [...] dal grande pubblico negli Stati Uniti e in Europa, C. ha ricevuto numerosi riconoscimenti per i suoi film, ottenendo cinque premiOscar, oltre a molte nominations, e due Palme d'oro al Festival di Cannes.
Nato da genitori lucani, passò gran parte ...
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BERTOLUCCI, Bernardo
Michele Guerra
Nacque a Parma il 16 marzo 1941, figlio di Attilio (uno dei maggiori poeti e intellettuali del Novecento italiano) e di Ninetta Giovanardi (insegnante di lettere [...] l’omonima e notevole poesia di Attilio, che sprofonda nel mito questa prima prova cinematografica del futuro premioOscar. La teleferica rappresentò per il giovane Bertolucci «la prima sconvolgente scoperta che esisteva un’alternativa alla poesia ...
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CERAMI, Vincenzo
Eleonora Cardinale
CERAMI, Vincenzo. - Nacque a Roma il 2 novembre 1940 da Aurelio, di origini siciliane, maresciallo dell’Aeronautica, e da Adalgisa Montella.
Ebbe un fratello maggiore, [...] mostro (1994; Milano 1994) e La vita è bella (1997; Torino 1998), che, tra i numerosi riconoscimenti, ottenne anche tre premiOscar.
È lo stesso Cerami a svelare l’elaborazione dell’opera a quattro mani nell’articolo Così lavoro con Benigni, apparso ...
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Allen, Woody
Guido Fink
Nome d'arte di Allen Stewart Konigsberg, regista, attore e sceneggiatore cinematografico statunitense, nato a New York il 1° dicembre 1935. Appartenente all'esigua schiera degli [...] pur se i suoi film migliori hanno spesso avuto esiti commerciali assai modesti, ha ottenuto, oltre a varie nominations, due premiOscar nel 1978 per la regia e la migliore sceneggiatura (scritta con Marshall Brickman) con Annie Hall (1977; Io e Annie ...
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oscar
òscar (più com. Òscar) s. m. [der., sembra, dall’esclamazione di una segretaria dell’Accademia sotto citata che notò una straordinaria rassomiglianza fra la statuetta e un suo zio, di nome appunto Oscar]. – 1. Propr., nome della statuetta...
hollywoodita
s. m. e f. e agg. Chi o che appartiene alla grande tribù di Hollywood, al mondo del cinema americano, condividendone stili di vita, logiche e strategie. ◆ Come previsto, il FilmFest [di Berlino] si è confermato ancora una volta...