Anhalt, Edward
Marzia G. Lea Pacella
Sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a New York il 28 marzo 1914 e morto a Pacific Palisades (California) il 3 settembre 2000. Ammirato [...] la padronanza del mestiere e per la versatilità, lavorò per più di cinquant'anni nell'industria cinematografica hollywoodiana ottenendo due premiOscar: nel 1950 con Panic in the streets (Bandiera gialla) di Elia Kazan e nel 1964 con Becket (Becket e ...
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Jourdan, Louis
Francesco Costa
Nome d'arte di Louis Gendre, attore cinematografico francese, nato a Marsiglia il 19 giugno 1919. Nel cinema d'oltreoceano dell'immediato dopoguerra rappresentò una raffinata [...] , ebbe il magnifico ruolo del ricco e affascinante Gaston Lachaille. Grazie al successo del film (che vinse ben nove premiOscar), si collocò al vertice dei favori del pubblico e affiancò Frank Sinatra e Shirley MacLaine nel musical di Cole Porter ...
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Novarese, Vittorio Nino
Stefano Masi
Costumista, scenografo, soggettista e sceneggiatore cinematografico, nato a Roma il 15 maggio 1907 e morto a Los Angeles il 17 ottobre 1983. Eclettico cultore di [...] a conquistare Hollywood, ottenne cinque nominations e due premiOscar per i migliori costumi: nel 1964, condividendolo con e storici, ottenendo nel 1950 la sua prima nomintion all'Oscar per i costumi di una fastosa coproduzione italo-americana, Prince ...
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Hall, Conrad L.
Francesco Zippel
Direttore della fotografia statunitense, nato a Papeete (Tahiti) il 21 giugno 1926 e morto a Santa Monica (California) il 4 gennaio 2003. Tra i più innovativi e influenti [...] (2002; Era mio padre) di Sam Mendes. Nell'arco della sua straordinaria carriera ha ricevuto dieci candidature e vinto tre premiOscar, per Butch Cassidy and the Sundance Kid (1969; Butch Cassidy) di George Roy Hill, American beauty (1999) e Road to ...
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Orry-Kelly (propr. Kelly, John Orry)
Stefano Masi
Costumista cinematografico australiano, naturalizzato statunitense nel 1934, nato a Kiama (New South Wales) il 31 dicembre 1897 e morto a Hollywood il [...] e forti effetti coloristici. Soltanto quando furono superati i pregiudizi dovuti alla sua fama di dandy trasgressivo, ottenne tre premiOscar, per An American in Paris (1951; Un americano a Parigi) di Vincente Minnelli, Les girls (1957) di George ...
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Lerner, Alan Jay
Patrick McGilligan
Commediografo e sceneggiatore statunitense, nato a New York il 31 agosto 1918 e morto ivi il 14 giugno 1986. A partire dagli anni Quaranta e per almeno tre decenni [...] in ambito teatrale, L., che curò gli adattamenti cinematografici dei suoi famosi musical, vinse tre premiOscar: il primo per la migliore sceneggiatura nel 1952 per An American in Paris (1951; Un americano a Parigi) di Vincente Minnelli; gli altri ...
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Brennan, Walter Andrew
Morando Morandini
Attore cinematografico statunitense, nato a Swampscott (Massachusetts) il 25 luglio 1894 e morto a Oxnard (California) il 21 settembre 1974. Dopo una decina [...] , che brontolano e masticano tabacco, con particolare assiduità nei western. Le sue qualità di caratterista gli valsero ben tre premiOscar come miglior attore non protagonista per Come and get it (1936; Ambizione, doppiato dalla RAI e messo in onda ...
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Menken, Alan
Nicola Campogrande
Compositore statunitense, nato a New Rochelle (New York) il 22 luglio 1949. È stato protagonista della rinascita dei film d'animazione della Walt Disney Productions negli [...] ; La bella e la bestia) di Gary Trousdale e Kirk Wise, e, sempre affiancato da Ashman, si è di nuovo aggiudicato i premiOscar del 1992 per la migliore colonna sonora e la migliore canzone originale (il brano del titolo, che ha anche lanciato la sua ...
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Hanna, William
Oscar Cosulich
Animatore e produttore cinematografico e televisivo statunitense, nato a Melrose (New Mexico) il 14 luglio 1910 e morto a Hollywood il 22 marzo 2001. Fu il creatore, insieme [...] Tom & Jerry, da loro diretta dal 1940 al 1957, costituita da 114 cortometraggi che ottennero ben sette premiOscar e sei nominations. Negli anni Sessanta, dopo aver fondato la Hanna-Barbera Productions, divenne uno dei maggiori produttori di ...
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Regista, sceneggiatore e attore polacco, di famiglia ebrea, naturalizzato francese (n. Parigi 1933). La sua produzione cinematografica appare dominata da ossessioni: la circolarità e il ritorno, l'acqua, [...] 1966) ha ricevuto l'Orso d'oro al Festival di Berlino e il premio della critica alla Mostra del cinema di Venezia; The pianist (2002) ha Palma d'oro al Festival di Cannes e nel 2003 l'Oscar per la regia.
Poco prima dello scoppio della Seconda guerra ...
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oscar
òscar (più com. Òscar) s. m. [der., sembra, dall’esclamazione di una segretaria dell’Accademia sotto citata che notò una straordinaria rassomiglianza fra la statuetta e un suo zio, di nome appunto Oscar]. – 1. Propr., nome della statuetta...
hollywoodita
s. m. e f. e agg. Chi o che appartiene alla grande tribù di Hollywood, al mondo del cinema americano, condividendone stili di vita, logiche e strategie. ◆ Come previsto, il FilmFest [di Berlino] si è confermato ancora una volta...