Abraham, Murray F. (propr. Fahrid Murray). – Attore statunitense di origini italo-siriane (n. Pittsburgh, Pennsylvania, 1939). Dotato di presenza scenica, di intepretazione intensa, anche se mai come attore [...] protagonista. Ha vinto però l’Oscar (1985), il Golden Globe e altri premi, per il ruolo di A. Salieri, musicista rivale di Mozart, nell’Amadeus (1984) di M. Forman. Tra i molti film si ricordano: Scarface (1983), Der Name der Rose (1986), Mighty ...
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Regista, sceneggiatore, produttore inglese di origine italiana (Ryde, Isola di Wight, 1954 - Londra 2008), i suoi non numerosi film hanno ricevuto sempre grande favore di critica e di pubblico. Con The [...] The talented Mr. Ripley (1999) nel 2000 con varie motivazioni è stato candidato all'Oscar, al Bafta, all'Orso d'oro di Berlino e al Golden Globe, oltre a vari premi minori; per Cold Mountain (Ritorno a Could Mountain, 2003) nell'anno successivo ha ...
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Cantante, attrice e regista cinematografica (n. New York 1942). Stella del musical, raggiunse il successo a Broadway nel 1964 come interprete di Funny girl (versione cinematografica di W. Wyler, 1968), [...] grande estensione, teatrale duttilità e straordinario controllo emotivo. Nella sua lunga carriera ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti tra cui l'Oscar come migliore attrice per Funny Girl (1969). Tra le sue interpretazioni cinematografiche, si ...
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Attrice e regista statunitense (n. Los Angeles 1971). Attrice attiva sia sul piccolo che sul grande schermo, dal 1985 al 1990 ha recitato nella serie televisiva 227. Tra le interpretazioni in serie di [...] I. - Infiltrata speciale, 2005), Our Family Wedding (Matrimonio in famiglia, 2010). Nel 2019 ha ricevuto il Golden Globe e il PremioOscar come miglior attrice non protagonista per il film dell’anno precedente If Beale Street could talk (Se la strada ...
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Regista e sceneggiatore cinematografico statunitense (n. Waxahachie, Texas, 1932). Formatosi all’Università del Texas e alla Columbia University (in giornalismo e sceneggiatura) e già noto nel mondo dell’editoria [...] Nel 1972 ha esordito alla regia con Bad company, seguito dagli acclamati Kramer vs. Kramer (1979, vincitore di numerosi premi tra cui cinque Oscar e quattro Golden Globe) e Places in the heart (1984, Le stagioni del cuore, migliore regia al Festival ...
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Attrice cinematografica (n. Helensburgh, Scozia, 1921 - Botesdale, Suffolk, 2007); dopo un esordio come ballerina al Sadler's Wells Theatre, passò alla prosa partecipando a varî spettacoli e nel 1940 esordì [...] 1967); Prudence and the pill (1968); The arrangement (1970); The Assam garden (Il giardino indiano, 1984). Apprezzata con molte candidature ai più prestigiosi premi (12 all'Oscar), vinse il Golden Globe (1957) per The King and I (Il re ed io, 1956). ...
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Attore, regista e sceneggiatore francese (n. Sarzeau 1970). Dopo aver studiato presso il Conservatoire National Supérieur d'Art Dramatique di Parigi ha intrapreso la carriera di attore in teatro e al cinema, [...] (1987). Dedicatosi poi alla regia, con il cortometraggio Avant que de tout perdre (2013), ha vinto il premio César ed è stato candidato all'Oscar come miglior cortometraggio. Nel 2017 ha sceneggiato e diretto il film Jusqu'à la garde, storia di una ...
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British Academy of Film and Television Arts, organizzazione indipendente britannica che ogni anno premia l’eccellenza cinematografica, televisiva e multimediale (videogiochi); è stata istituita nel 1946, [...] Settanta. L’appuntamento annuale più seguito è il British Academy Film Awards, ovvero la consegna dei premi ai professionisti del cinema (non solo britannico), seconda solo alla Notte degli Oscar. Dal 2002 la cerimonia si svolge nel mese di febbraio. ...
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Festival e premi cinematografici
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I festival
Nel 1932, con l'intento di far conoscere i prodotti migliori di un cinema inteso come forma d'arte, nacque il primo tra i festival cinematografici di prestigio, [...] prestigio a livello internazionale, attenta alle esigenze artistiche e di mercato.
I premi
Tra i riconoscimenti cinematografici, l'Oscar oltre a essere il premio più antico, continua a rimanere il più prestigioso, divenuto negli anni il simbolo ...
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RAY, Satyajit
Francesco Bolzoni
Regista cinematografico indiano, nato a Calcutta il 2 maggio 1921, morto ivi il 23 aprile 1992. Appartenente a una famiglia di intellettuali del Bengala, il giovane R. [...] dal primo R. in Occidente (confermata dall'Oscar alla carriera attribuitogli nel 1992). Nella seconda fase trad. it., La notte dell'indaco, 1989). Oltre a vari premi cinematografici, ottenne lauree ad honorem (Royal College of Art di Londra ...
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oscar
òscar (più com. Òscar) s. m. [der., sembra, dall’esclamazione di una segretaria dell’Accademia sotto citata che notò una straordinaria rassomiglianza fra la statuetta e un suo zio, di nome appunto Oscar]. – 1. Propr., nome della statuetta...
hollywoodita
s. m. e f. e agg. Chi o che appartiene alla grande tribù di Hollywood, al mondo del cinema americano, condividendone stili di vita, logiche e strategie. ◆ Come previsto, il FilmFest [di Berlino] si è confermato ancora una volta...