Attore, regista e sceneggiatore franco-tunisino (Tunisi 1960). Trasferitosi con la famiglia a Nizza all’età di sei anni, ha studiato arte drammatica al conservatorio di Antibes; dopo le prime esperienze [...] al disagio e all’emarginazione sociale che costituisce la cifra stilistica di K. anima anche L'esquive (2003; 4 premiCésar nel 2005), film sull’immigrazione che ne ha confermato il successo, così come le pellicole successive, di cui ha curato ...
Leggi Tutto
Tanović, Danis. – Regista bosniaco (n. Zenica 1969). Interrotti gli studi all'Accademia delle arti di Sarajevo per lo scoppio del conflitto nell'ex Iugoslavia, all'inizio degli anni Novanta fu al seguito [...] 'assurdità della guerra, con la quale ha vinto nel 2001 il premio per la migliore sceneggiatura al Festival di Cannes e, nel 2002, Oscar come migliore film straniero, il Golden Globe e il César per la miglior opera prima. Tra i suoi lavori successivi ...
Leggi Tutto
Caratterista
Mino Argentieri
È dalla tradizione teatrale che il cinema ha mutuato la figura del caratterista. Nell'Ottocento si era soliti discernere in un ordinamento ove si diversificava 'il primo [...] etnie: dagli ispanici e latinoamericani Leo Carrillo, Cesar Romero, Rita Moreno, Sal Mineo, Emilio Valenti toccassero la vetta. Per contro, Victor McLaglen, vincitore del premio Oscar come migliore attore protagonista nel 1936 per The informer (1935 ...
Leggi Tutto
Almendros, Nestor
Stefano Masi
Direttore della fotografia spagnolo, nato a Barcellona il 30 ottobre 1930 e morto a New York il 4 marzo 1992. È stato uno dei protagonisti della Nouvelle vague, alla quale [...] of heaven (I giorni del cielo) di Terrence Malick. Due anni più tardi, il César assegnatogli per Le dernier métro (L'ultimo metrò) di Truffaut, ne premiò idealmente il rilevante contributo dato al cinema francese.
Nato in una famiglia di ferventi ...
Leggi Tutto
Marker, Chris
Bruno Di Marino
Nome d'arte di Christian-François Bouche-Villeneuve, regista cinematografico francese, nato a Neuilly-sur-Seine il 29 luglio 1921. Cineasta enigmatico (sui cui dati anagrafici [...] , 1997, L'esercito delle dodici scimmie). Nel 1963 ottenne il premio Fipresci a Cannes e quello per la migliore opera prima a Venezia hippies di San Francisco, che vinse nel 1983 un César; e infine del lungometraggio Sans soleil (1982), singolare ...
Leggi Tutto
Mephisto
Paolo Vecchi
(Ungheria/RFT 1981, colore, 154m); regia: István Szabó; produzione: Mafilm/Manfred Durniok; soggetto: dall'omonimo romanzo di Klaus Mann; sceneggiatura: István Szabó, Péter Dobai; [...] Oscar 1982 per il miglior film straniero, premio per la sceneggiatura e premio FIPRESCI al 34° Festival di Cannes (Hans Miklas), Martin Hellberg (il professore), Christian Graskoff (Cesar von Muck), Péter Andorai (Otto Ulrichs), Ildikó Kishonti ( ...
Leggi Tutto
Monteiro, João César
Alberto Momo
Regista e attore cinematografico portoghese, nato a Figueira da Foz il 2 febbraio 1939 e morto a Lisbona il 3 febbraio 2003. Massimo esponente del cinema portoghese [...] (Ricordi della casa gialla) e ricevette nel 1995 il Premio speciale della giuria per A comédia de Deus (La . Le corps dans le cinéma de Monteiro, in "Trafic", 2002, 44, pp. 55-63.
Powe João César Monteiro, éd. F. Revault d'Allones, Crisnée 2004. ...
Leggi Tutto
Tavernier, Bertrand
Simone Emiliani
Regista, sceneggiatore e critico cinematografico francese, nato a Lione il 25 aprile 1941. Critico interessato alla rivalutazione del cinema di genere statunitense, [...] oro per L'appât (1995; L'esca), al Festival di Cannes il premio come migliore regista per Un dimanche à la campagne (1984; Una domenica in campagna); ha inoltre ricevuto cinque César.
Si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza, ma dopo solo un anno l ...
Leggi Tutto
Jurgenson, Albert
Stefano Masi
Montatore francese, nato a Parigi il 4 giugno 1929 e morto ivi il 12 giugno 2002. Versatile artigiano del cinema transalpino, si fece apprezzare per le sue qualità nell'assecondare [...] il quale stabilì nel corso degli anni Settanta e Ottanta un inossidabile sodalizio artistico. Candidato per quattro volte al César, ottenne il premio per il montaggio di Providence (1976) di Resnais e per quello di Garde à vue (1981; Guardato a vista ...
Leggi Tutto
Depardon, Raymond
Grazia Paganelli
Fotografo, giornalista e regista cinematografico francese, nato il 6 luglio 1942 a Villefranche-sur-Saône (Rhône). Nel corso della sua intensa carriera di regista [...] degli anni Settanta, dell'agenzia Magnum, D. ha ricevuto il César per il miglior documentario con Reporters (1980), New York, N. nascita del giornale "Le Matin", ha ottenuto il premio Georges Sadoul. Documentari sociali sono San Clemente (1980), ...
Leggi Tutto
secondo1
secóndo1 agg. e s. m. [lat. secŭndus, der. di sequi «seguire»; propr. «che segue, che non offre resistenza», detto dapprima della corrente e del vento, quindi, per contrapp. ad adversus, «favorevole, conforme»; con diverso sviluppo...
empatizzare v. intr. 1. In psicologia, provare empatia. 2. Per estensione, nella lingua corrente, sentire la condizione altrui come se fosse la propria; immedesimarsi. ◆ Il Vogliolo [Giuliano V., autore di una Guida delle Langhe misteriose]...