Capécchi, Mario Renato. - Genetista italiano naturalizzato statunitense (n. Verona 1937). Dopo gli studi in chimica e fisica, ha conseguito il dottorato in biofisica all’Università di Harward nel 1967. [...] Membro dal 1991 della National Academy of Sciences e della European Academy of Sciences (dal 2002), ha vinto il premioNobel nel 2007 in fisiologia e medicina insieme a Oliver Smithies e Martin Evans per la ricerca sulle cellule staminali embrionali ...
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Biochimico statunitense (New York 1922 - Nashville 2020). Ottenuto nel 1948 il Ph.D. in Biochimica alla University of Michigan, dal 1952, presso la Washington University di Saint Louis, si è dedicato alla [...] chiarito i processi alla base delle interazioni fra i fattori di crescita e i loro recettori sulla superficie delle cellule. Per tali studi gli è stato assegnato nel 1986, insieme a R. Levi-Montalcini, il premioNobel per la fisiologia o la medicina. ...
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Biochimico (Chicago 1913- New York 1982), allievo di M. Bergmann, professore, dal 1952, alla Rockefeller University. Nell'ambito di ricerche fra struttura chimica delle proteine e loro attività biologica, [...] amminoacidica della ribonucleasi pancreatica, il primo enzima di cui è stato possibile conoscere la struttura primaria. Per queste sue ricerche nel 1972 gli è stato conferito il premioNobel per la chimica, insieme con W. H. Stein e Ch. B. Anfinsen. ...
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Chimico fisico (Oslo 1903 - Coral Gables, Florida, 1976), naturalizzato cittadino degli USA nel 1945, prof. di chimica teorica alla Johns Hopkins University. Ha effettuato importanti ricerche in numerosi [...] di una soluzione in funzione della concentrazione dell'elettrolita disciolto. Nel 1968 gli è stato assegnato il premioNobel per le sue ricerche di termodinamica, e in particolare per la fondamentale legge nota come relazione di reciprocità ...
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Fisico teorico statunitense (New York 1930 - Providence 2024), professore dal 1958 alla Brown University (Providence, Rhode Island). Ha svolto ricerche nel campo della fisica nucleare e in collaborazione [...] della superconduttività che dalle iniziali degli autori è chiamata teoria BCS e per la quale ha ricevuto con i coautori il premioNobel per la fisica nel 1972. Questa teoria si basa sulla constatazione fatta da C. che la presenza di un elettrone in ...
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Biologo giapponese (n. Nagoya 1939). Ha studiato nelle univ. di Kyoto e di San Diego in California; nel 1971 è passato a Basilea, come membro dell'Istituto di immunologia, dove ha soggiornato per un decennio. [...] fondamentali contributi forniti al controverso problema dell'induzione della differenziale specificità degli anticorpi, nel 1987 ha ricevuto il premioNobel per la medicina o fisiologia. T. ha svolto un'originale e tenace attività di ricerca che gli ...
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Psicologo israeliano (n. Tel Aviv 1934 - m. 2024). Trascorsa l'infanzia Parigi dove risiedeva la sua famiglia, fortunosamente scampata all'occupazione nazista, si trasferì nel 1946 in Palestina. Dopo gli [...] la teoria del prospetto sulle decisioni in condizioni di incertezza. Per i suoi studi di psicologia cognitiva applicata alla comprensione delle decisioni economiche gli è stato conferito, con V.L. Smith, il premioNobel per l’economia nel 2002. ...
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Biologo inglese (Rio de Janeiro 1915 - Londra 1987); prof. di zoologia all'univ. di Birming ham dal 1947 al 1951, poi all'University college di Londra; dal 1962 direttore del National institute for medical [...] pelle con tecniche basate su trasfusioni successive di sangue dal donatore all'individuo su cui era effettuato il trapianto. PremioNobel per la medicina e la fisiologia nel 1960 insieme con F. Burnett. Si occupò anche di epistemologia delle scienze ...
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Microbiologo statunitense (n. Oceanside, New York, 1939). Dopo essersi dedicato allo studio della lingua e della letteratura inglese presso la Harvard University, conseguì la laurea in medicina e avviò [...] altro, a individuare e analizzare i possibili rapporti tra virus e neoplasie e a dimostrare l'origine cellulare degli oncogèni. Per queste fondamentali ricerche, i due autori hanno condiviso, nel 1989, il premioNobel per la medicina o la fisiologia. ...
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Fisico statunitense (New York 1918 - Los Angeles 1988). Ha inizialmente lavorato a Princeton sul problema della separazione degl'isotopi dell'uranio, passando poi come fisico teorico al laboratorio scientifico [...] , tra i quali un procedimento di rinormalizzazione della carica e della massa dell'elettrone, gli è stato assegnato nel 1965 il premioNobel per la fisica insieme a J. S. Schwinger e S. Tomonaga. Nel 1969 ha elaborato un modello (detto a "partoni ...
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Nobel
‹nobèl› (com. anche, ma non corr., ‹nòbel›) s. m. – Nome con cui è usualmente indicato, in modo abbreviato, il premio Nobel, ossia uno dei cinque premî istituiti con testamento nel 1895 dal chimico svedese Alfred Bernhard Nobel (1833-1896),...
premio
prèmio s. m. [dal lat. praemium, comp. di prae- «pre-» e emĕre «prendere, acquistare»; propr. «ciò che è preso prima»]. – 1. a. Ciò che si riceve come ricompensa e in riconoscimento di proprî meriti: l’onestà è p. a sé stessa; ogni...