Fisico francese (Parigi 1932- Orsay 2007), prof. di fisica all'univ. di Parigi e dal 1971 al Collège de France; dal 1976 al 2002 direttore dell'École de physique et chimie di Parigi. Ha svolto ricerche [...] metodologiche per l'analisi sistematica di alcuni fenomeni estremamente complessi e apparentemente casuali. Nel 1991 ha ricevuto il premioNobel per la fisica. Tra le sue opere: The physics of liquid cristal (1974); Introduction to polymer dynamics ...
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Biochimico statunitense di origine indiana (Raipur, Punjab, 1922 - Concord, Massachusetts, 2011), addottorato all'univ. di Liverpool in biologia molecolare, ha insegnato biologia e chimica (dal 1962) all'univ. [...] institute of technology. Ha recato contributi fondamentali alla decifrazione del codice genetico, per cui gli è stato attribuito il premioNobel per la medicina o la fisiologia nel 1968 (insieme con M. W. Nirenberg e R. W. Holley). In seguito ...
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Fisico inglese (Manchester 1891 - Cambridge 1974); allievo di E. Rutherford. Nel 1935 prof. a Liverpool; dal 1948 a Cambridge. Membro della Società reale inglese e direttore del laboratorio Cavendish di [...] carica elettrica, di massa circa uguale a quella del protone, che fu chiamata neutrone; per tale scoperta ebbe nel 1935 il premioNobel. Ha partecipato, come capo della missione inglese, al progetto Manhattan per la realizzazione della bomba atomica. ...
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Biochimico di origine tedesca (Königsberg 1899 - Poughkeepsie, New York, 1986). Emigrato, in seguito alle persecuzioni antisemitiche, a Copenaghen, si recò poi negli USA, dove fu nominato prof. di chimica [...] biologica alla Harvard University e direttore delle ricerche al Massachusetts general hospital. PremioNobel 1953 per la medicina o la fisiologia (assieme a H. A. Krebs), in riconoscimento dei suoi contributi scientifici e segnatamente per aver ...
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Istologo (Petilla de Aragón, Navarra, 1852 - Madrid 1934), prof. nelle univ. di Saragozza (1879-83), Valenza (1883-87), Barcellona (1887-92) e Madrid (1892-1922), dove insegnò istologia normale e anatomia [...] ricerche fisiologiche che ha ora il suo nome; socio straniero dei Lincei (1906). Divise (1906) con C. Golgi il premioNobel per la medicina. Con tenacia eccezionale si dedicò allo studio della struttura fine del sistema nervoso, che investigò sia con ...
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Chirurgo e fisiologo francese (Sainte-Foy-les-Lyon, Rodano, 1873 - Parigi 1944). Diresse la divisione di chirurgia sperimentale del Rockefeller institute for medical research di New York. Nel 1912 gli [...] fu assegnato il premioNobel per la medicina, per le numerose e importanti ricerche sulla sutura dei vasi sanguiferi e sul trapianto d'organi. Ha dimostrato la possibilità di trapiantare con successo, in un nuovo ospite, il rene di cane anche a un ...
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Fisico russo (gov. di Voronež 1904 - Mosca 1990), dell'Istituto di fisica dell'Accademia delle scienze dell'URSS. Per la scoperta (avvenuta nel 1934) della radiazione che porta il suo nome ebbe nel 1958, [...] insieme con I. M. Franck e I. E. Tamm, che ne avevano fornito l'interpretazione teorica, il premioNobel. Nel dopoguerra si occupò principalmente della progettazione e realizzazione di macchine acceleratrici per elettroni, con le quali studiò la ...
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Fisico inglese (Todmorden, Yorkshire, 1897 - Cambridge 1967); professore di fisica a Cambridge (1939-46) e quindi direttore degli impianti inglesi di ricerche atomiche di Harwell. Osservò, nel 1932, con [...] messo a punto, che sfrutta la carica in parallelo e la scarica in serie di condensatori, ed in cui l'azione di commutazione è realizzata da raddrizzatori termoelettronici. Per tali ricerche ebbe nel 1951, con Walton, il premioNobel per la fisica. ...
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Economista statunitense (n. Wichita, Kansas, 1927). Dopo gli studi di ingegneria elettronica alla Caltech (1949) e il MA in economia all'univ. del Kansas (1952), ha conseguito un PhD alla Harvard University [...] -2002). Per le sue analisi sui meccanismi alternativi di mercato è stato insignito, insieme a D. Kahneman, del premioNobel per l'economia (2002). Tra le sue pubblicazioni si ricordano: Papers in experimental economics (1991), Bargaining and market ...
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Economista statunitense (Chicago 1927 - San Diego 2023); prof. di economia finanziaria all'univ. di Los Angeles (1968-69), al Baruch College di New York (dal 1982) e all'univ. di Tokyo. Nel 1990 ha ricevuto [...] il premioNobel per l'economia (con M. H. Miller e W. F. Sharpe) per i suoi contributi nell'analisi della ripartizione migliore del portafoglio tra titoli con rendimenti e rischi diversi. Opere principali: Efficient diversification of assets (1959); ...
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Nobel
‹nobèl› (com. anche, ma non corr., ‹nòbel›) s. m. – Nome con cui è usualmente indicato, in modo abbreviato, il premio Nobel, ossia uno dei cinque premî istituiti con testamento nel 1895 dal chimico svedese Alfred Bernhard Nobel (1833-1896),...
premio
prèmio s. m. [dal lat. praemium, comp. di prae- «pre-» e emĕre «prendere, acquistare»; propr. «ciò che è preso prima»]. – 1. a. Ciò che si riceve come ricompensa e in riconoscimento di proprî meriti: l’onestà è p. a sé stessa; ogni...