Fisiologo cellulare tedesco (n. Stoccarda 1942), prof. di fisiologia all'univ. di Heidelberg dal 1990. I suoi studi principali, condotti presso l'univ. di Gottinga, riguardano la misurazione delle attività [...] della superficie della membrana di una cellula, la quale mantiene inalterate sia la sua integrità sia la sua funzionalità. Per questi lavori, nel 1991 gli è stato conferito, insieme a E. Neher, il premioNobel per la fisiologia o la medicina. ...
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Biologo statunitense (New York 1927 - ivi 2010); laureato in biochimica all'univ. del Michigan nel 1957, dal 1962 è stato capo della sezione di genetica biochimica del National institute of health di Bethesda [...] (polifenilalanina). Questa esperienza costituì il primo contributo fondamentale per la decifrazione del codice genetico e valse a N. l'attribuzione (con R. W. Holley e H. G. Khorana) del premioNobel per la medicina o la fisiologia nel 1968. ...
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Genere di piccoli Insetti Ditteri Brachiceri, famiglia Drosofilidi, che comprende il moscerino del vino e delle frutta (Drosophila melanogaster; v. fig.), di colore ferrugineo, con le ali grigiastre. [...] la d. ha solo 8 cromosomi e le larve posseggono nelle ghiandole salivari cromosomi giganti che consentono un accurato studio citologico.
Per i suoi studi genetici sulla d. T.H. Morgan ottenne nel 1933 il premioNobel per la fisiologia o la medicina. ...
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Biologo belga (Thames Ditton, Londra, 1917 - Grez-Doiceau 2013); laureatosi in medicina all'università di Lovanio (1941), lavorò prima all'Istituto medico Nobel di Stoccolma (1946-47), poi alla Washington [...] sede a Bruxelles. Si è dedicato soprattutto a ricerche di biochimica sui costituenti cellulari; a lui si deve la scoperta dei lisosomi. Per queste ricerche ha avuto nel 1974 il premioNobel per la fisiologia o medicina, con A. Claude e G. E. Palade. ...
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Batteriologo e immunologo statunitense (West Hartford, Connecticut, 1897 -Waterford, Connecticut, 1985); direttore delle ricerche sulle malattie infettive al Children's Medical Center di Boston. Con i [...] suoi collaboratoriT. H. Weller e F. C. Robbins (unitamente ai quali gli è stato conferito il premioNobel 1954 per la medicina e la fisiologia) ha dimostrato la possibilità di coltivare in vitro, su varî tessuti opportunamente preparati, il virus ...
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Chimico e biologo (Yonkers, New York, 1891 - Wickenberg, Arizona, 1987); studiò alla Columbia University dove poi rimase per molti anni; nel 1949 passò all'univ. di California come prof. prima di batteriologia [...] le proprietà delle proteine, dei virus e degli anticorpi. Ha scritto: Crystalline enzimes (1939). Nel 1946 gli fu conferito il premioNobel per la chimica (insieme a J. B. Summer e W. M. Stanley) per le ricerche sulla cristallizzazione degli enzimi e ...
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Fisiologo (Longlier, Lussemburgo, 1899 - Bruxelles 1983). Lavorò prima a Berlino e poi all'Istituto Rockefeller di New York; dal 1949 direttore dell'Istituto Bordet di Bruxelles. Per primo ha applicato [...] intracellulari, isolando i mitocondrî, scoprendo i microsomi e il virus del sarcoma di Rous. Per queste ricerche nel 1974 gli fu conferito, insieme ai suoi collaboratori G. E. Palade e Chr. de Duve, il premioNobel per la fisiologia e medicina. ...
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Biochimico e farmacologo (New York 1912 - Rockville, Maryland, 2004). È stato direttore dal 1955 della sezione di farmacologia nel Laboratory of clinical science del National institute of mental health [...] queste sostanze, chiarendo il modo con cui molti farmaci cardiovascolari e antidepressivi esercitano il loro effetto. Per queste ricerche gli fu conferito, insieme a B. Katz e a U. von Euler, il premioNobel per la fisiologia o la medicina nel 1970. ...
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Biologo (Luarca 1905 - Madrid 1993). Lavorò prima in Spagna, dove fu direttore del laboratorio di fisiologia dell'univ. di Madrid, poi in Germania, in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, dove ha tenuto [...] : sul metabolismo dei muscoli, sulla fermentazione, sugli enzimi respiratorî. Per le sue scoperte sul meccanismo della biosintesi degli acidi nucleinici gli è stato conferito nel 1959 (con A. Kornberg) il premioNobel per la medicina o la fisiologia. ...
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Biologo statunitense (Wilmington, Delaware, 1928 - Baltimora 1999). Prof. di microbiologia (1962-72) e direttore del dipartimento di microbiologia (dal 1972) presso la Johns Hopkins University di Baltimora. [...] il DNA in specifiche sequenze ha avuto un ruolo chiave nello sviluppo delle tecnologie del DNA ricombinante. Per questi suoi studî nel 1978 gli venne conferito, insieme a W. Arber e H. O. Smith, il premioNobel per la medicina o la fisiologia. ...
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Nobel
‹nobèl› (com. anche, ma non corr., ‹nòbel›) s. m. – Nome con cui è usualmente indicato, in modo abbreviato, il premio Nobel, ossia uno dei cinque premî istituiti con testamento nel 1895 dal chimico svedese Alfred Bernhard Nobel (1833-1896),...
premio
prèmio s. m. [dal lat. praemium, comp. di prae- «pre-» e emĕre «prendere, acquistare»; propr. «ciò che è preso prima»]. – 1. a. Ciò che si riceve come ricompensa e in riconoscimento di proprî meriti: l’onestà è p. a sé stessa; ogni...