CINICO, Angelo (in arte Cinico Angelini)
Salvatore De Salvo
Nacque a Crescentino (Vercelli) il 12 nov. 1901 da Giuseppe e da Margherita Seprè. Di famiglia di modeste condizioni (il padre era calzolaio), [...] i dirigenti dell'EIAR e nel 1933 i suoi sforzi furono premiati: fu infatti la prima orchestra da ballo italiana che dai locali a quelli già citati: il Trio Lescano, Alfredo Clerici, Oscar Carboni, Alberto Rabagliati, il Duo Fasano, Silvana Fioresi, ...
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Guerra, Tonino (propr. Antonio)
Serafino Murri
Scrittore e sceneggiatore, nato a Santarcangelo di Romagna (Rimini) il 16 marzo 1920. La sua scrittura cinematografica, lirica e introspettiva, ha trovato [...] Theo Anghelopulos. Numerosi i riconoscimenti tributati alla sua opera di sceneggiatore, tra i quali tre nominations all'Oscar, il premio per la migliore sceneggiatura originale al Festival di Cannes per Taxidi sta Kythira (1984, Viaggio a Citera ...
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Johnson, Nunnally (propr. James Nunnally)
Patrick McGilligan
Sceneggiatore, regista e produttore cinematografico statunitense, nato a Columbus (Georgia) il 5 dicembre 1897 e morto a Los Angeles il 25 [...] dell'omonimo romanzo di J.E. Steinbeck. Vincitore del premio Pulitzer, il romanzo (1939), che narra l'odissea della di John M. Stahl, che valse a J. la seconda nomination all'Oscar), Gary Cooper (Casanova Brown, 1944, Le tre donne di Casanova, di ...
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Tati, Jacques
Simone Emiliani
Nome d'arte di Jacques Tatischeff, comico e attore cinematografico francese, nato a Pecq (Seine-et-Oise) il 9 ottobre 1908 e morto a Parigi il 4 novembre 1982. Erede della [...] Woody Allen e di Maurizio Nichetti. Con Mon oncle (1958; Mio zio) si aggiudicò il Premio speciale della giuria al Festival di Cannes e, nel 1959, l'Oscar come miglior film straniero.
Dopo aver svolto il servizio militare, giocò alla fine degli anni ...
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Reed, Sir Carol
Regista cinematografico inglese, nato a Putney (Londra) il 30 dicembre 1906 e morto a Londra il 25 aprile 1976. La perizia tecnica, l'abilità di narratore, l'impeccabile senso del ritmo [...] di Orson Welles. Ottenne per tre anni consecutivi il premio della British Academy come miglior regista grazie a Odd man tratta da Oliver Twist di Ch. Dick-ens, ottenne, nel 1969, sei Oscar, tra cui quello per il miglior film e per la regia. Nel 1952 ...
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Alekan, Henri
Stefano Masi
Direttore della fotografia francese, nato a Parigi il 10 febbraio 1909 e morto ad Auxerre (Yonne) il 15 giugno 2001. Sostenitore della fotografia come artificio e invenzione, [...] di William Wyler, per il quale fu candidato all'Oscar. Nel cinema francese degli anni Cinquanta A. realizzò le bout du monde (1958) di Roger Pigaut, per le cui immagini venne premiato al Festival di Karlovy Vary. In quello stesso anno firmò la regia ...
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Laemmle, Carl
Eva Cerquetelli
Distributore e produttore cinematografico statunitense, di origine ebraico-tedesca, nato a Laupheim(Baden-Württemberg) il 17 gennaio 1867 e morto a Los Angeles il 24 settembre [...] on the western front (All'Ovest niente di nuovo) di Lewis Milestone, che nel 1930 vinse gli Oscar per la regia e il miglior film, venne candidato al premio Nobel per la pace.
Compiuti gli studi nella città natale, a 17 anni emigrò con la famiglia ...
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Almendros, Nestor
Stefano Masi
Direttore della fotografia spagnolo, nato a Barcellona il 30 ottobre 1930 e morto a New York il 4 marzo 1992. È stato uno dei protagonisti della Nouvelle vague, alla quale [...] métro (L'ultimo metrò) di Truffaut, ne premiò idealmente il rilevante contributo dato al cinema francese.
Nato da Days of heaven, film che gli procurò l'unico, meritato Oscar: per questo racconto epico, ricco di suggestioni visive e pittoriche ( ...
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Jordan, Neil
Bruno Roberti
Regista, sceneggiatore e scrittore irlandese, nato a Sligo il 25 febbraio 1950. Caratterizza il suo cinema lo slittamento progressivo da una situazione realistica a dimensioni [...] di critica e di pubblico, confermato da sei candidature all'Oscar nel 1993 e da quello per la migliore sceneggiatura originale in un furente impatto visivo. Con The butcher boy (1997), premiato nel 1998 al Festival di Berlino con l'Orso d'argento per ...
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Lang, Charles (propr. Charles Bryant Jr)
Stefano Masi
Direttore della fotografia statunitense, nato a Bluff (Utah) il 27 marzo 1902 e morto a Santa Monica (California) il 3 aprile 1998. Sensibile interprete [...] di alcuni celebri western. Pur se ricordato come il direttore della fotografia con il maggior numero di nominations all'Oscar (ben diciotto), vinse il premio una sola volta, per il bianco e nero di A farewell to arms (1932; Addio alle armi) di Frank ...
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oscar
òscar (più com. Òscar) s. m. [der., sembra, dall’esclamazione di una segretaria dell’Accademia sotto citata che notò una straordinaria rassomiglianza fra la statuetta e un suo zio, di nome appunto Oscar]. – 1. Propr., nome della statuetta...
oscarizzato
p. pass. e agg. Insignito di un premio Oscar. ◆ Borbotta [Carlo] Ponti: «Per me, dovrebbe vincere come miglior regista americano Terrence Malick: [Steven] Spielberg è già stato troppo “oscarizzato”. Anche tu, Sofia, la pensi come...