PATROCLO (Πατροκλος Patroclus, etr. Patrucle)
L. Guerrini
Personaggio dell'Iliade, P. è figlio di Manezio, è l'amico più caro di Achille, è quello che Omero (Il., xviii, 10) chiama Μυρμιδόνων τὸν ἄριστον.
Originario [...] giochi funebri e del sacrificio dei giovani troiani: tra i monumenti più noti si ricordino la Cista Napoleon al Louvre e quella da Preneste al British Museum; il sarcofago da Torre S. Severo e i dipinti della Tomba François di Vulci, oltre a un' urna ...
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SPADA (spatha; per altre denominazioni v. sotto)
G. A. Mansuelli
Arma bianca, in origine di bronzo, poi costantemente di ferro, derivata, per allungamento e rafforzamento della lama, dal pugnale bronzeo [...] s. etrusche, eccetto che per il periodo orientalizzante. Gli esemplari più illustri, come quelli della Tomba Bernardini di Preneste, sono piuttosto lunghi pugnali che spade. L'esemplare di maggiori dimensioni ha impugnatura di avorio e ambra, fodero ...
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SCUDO (scutum, σκύτος; cfr. sanscr. sku "coprire"; per altre denominazioni v. sotto)
G. A. Mansuelli
L'uso dello s., non documentato fino a tutto il neo-eneolitico, è attestato a partire dall'Età del [...] vegetali e animali, trecce, ecc. disposte in corone concentriche attorno all'umbone centrale (esemplari di Tarquinia, Preneste, Cerveteri, Marsiliana d'Albegna). Uno s. tarquiniese con rivestimento di lamina bronzea anche all'interno fa pensare ...
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GRANULAZIONE
G. Becatti
Tecnica usata nell'oreficeria antica e consistente in una decorazione di minuscoli grani sferici aurei saldati fra loro e su una superficie di lamina d'oro, a formare sia un [...] calcolato che più di 13.000 grani sono stati usati nella decorazione geometrica e a palmette sulla emisferica coppa aurea da Preneste, di perfetto rigore calligrafico, oggi al Victoria and Albert Museum di Londra, del VII sec. a. C. Nell'ambiente di ...
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CAELATOR
J. Calabi Limentani
Era a Roma, in senso stretto, colui che incideva col cesello (caelum) ogni materiale duro, come pietra, avorio, legno, vetro, ma soprattutto metallo; in senso lato e proprio [...] L., ii, 2243).
C. Valerius Zephyrus (lib. del preced., C. I. L., ii, 2243).
Vitulus (v. argentarius).
Vibius Philipus (ing;, Preneste, firma su specchio, C. I. L., xiv, 4098).
Zenodorus (statuario chiamato dall'Avernia, ove lavorava, a Roma da Nerone ...
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Vedi VETRO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
VETRO (vitrum)
D. B. Harden
Sommario. 1. Il v. come sostanza. 2. Industria del v. nell'antichità. 3. Sviluppo delle officine: a) v. a sabbia; b) v. alessandrino [...] più comuni nel I millennio a. C., e ne abbiamo esemplari da Gordion, Nimrud, Fortetza-Cnosso e nella Tomba Bernardini a Preneste, tutte datate nel VII sec. a. C. Qualcuna di queste coppe, compresa quella di Gordion, sono di v. senza colore, sicché ...
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Vedi URARTEA, Arte dell'anno: 1973 - 1997
URARTEA, Arte
M. Salvini
Nel vario panorama delle civiltà dell'Asia Anteriore antica un posto particolare occupa il regno di Urartu (v. vol. vii, pp. 1060-1062), [...] imitazione fedele di artigiani locali. Un influsso hittita-arainaico sembra invece riscontrabile nelle sirene barbute di Vetulonia, Preneste, Olimpia e Gordion, prova dell'eclettismo degli artigiani urartei (Akurgal). Le protomi di lebete a forma di ...
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Vedi PROTOCORINZI, Vasi dell'anno: 1965 - 1996
PROTOCORINZI, Vasi
L. Banti
La parola protocorinzio fu usata per la prima volta nel 1881 da G. Loeschke, seguito dal Furtwängler che, fino dal 1879, contemporaneamente [...] al 65o a. C. Influenza delle oinochòai protocorinzie è stata vista dalla Benton su vasi di bronzo della Tomba Barberini, a Preneste; ma la datazione che ne dà (700 a. C.) non è accettabile. Gli aröballoi panciuti a decorazione lineare, che imitano ...
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ERACLE (῾Ηρακλῆς, Hercules, Hercoles)
H. Sichtermann
H. Sichtermann
Red.
Eracle "colui che è reso celebre da Hera" figlio di Zeus e di Alcmena, moglie di Anfitrione, fu l'eroe prediletto dai Greci, [...] una serie di altri piccoli luoghi di culto a Roma, da dove il suo culto si diffuse attraverso il Lazio (Tivoli, Preneste, Lanuvio, Ostia, Tuscolo) nelle altre province dell'Italia e dell'Impero; e come già nella Magna Grecia E. aveva acquistato i ...
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Scienza greco-romana. Architettura
Andrew F. Stewart
Architettura
Le fonti dell’architettura greca e romana sono di tipo sia archeologico sia testuale; sebbene le evidenze archeologiche siano numerose, [...] hanno compiuto esperimenti in cui mescolavano calcestruzzo e forme curve: per esempio, i portici del santuario della Fortuna a Preneste (Palestrina), costruiti in opus incertum rivestito di stucco, mettono in evidenza le volte a botte degli emicicli ...
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prenestino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Praenestinus]. – Relativo o appartenente all’antica Preneste (lat. Praeneste), città del Lazio corrispondente all’odierna Palestrina, in prov. di Roma: fibula p. (v. fibula); monti o colli p., gruppo...
gabino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Gabinus]. – Dell’antica città di Gabî (lat. Gabii) nel Lazio, tra Roma e Preneste; abitante o nativo di Gabî. In partic.: via G. (lat. Gabina via), antichissima via romana, in seguito assorbita dalla via...