TELEVISIONE: ALLA O IN?
La forma alla televisione è più corretta, poiché fa riferimento alla visione e all’ascolto delle trasmissioni televisive attraverso un apparecchio televisore
È probabile che [...] dovuta probabilmente all’influsso di frasi simili costruite con il verbo vedere (ad esempio L’ho visto in vetrina), in cui è normale l’uso della preposizione in
Credevo che certe cose si vedessero solo in televisione («La Repubblica»).
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VERBALI, LOCUZIONI
Le locuzioni verbali sono ➔locuzioni composte da due o più parole che hanno nel loro insieme la funzione e il significato di un verbo.
Le locuzioni verbali sono formate da un ➔predicato [...] aggettivo
essere fritto
stare fresco
farsi vivo
– un avverbio
saltare su
andare forte
capirci poco
– una locuzione preposizionale
andare a capo
uscire di senno
dare di stomaco
– un infinito verbale retto da preposizione
starci a pensare
vale a dire. ...
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. Formazione analogica dal termine paleografico aplografia (v.), cioè pronunzia unica di due sillabe identiche o di identica iniziale consonantica: detta anche dissimilazione sillabica. P. es. il latino [...] come un caso particolare di sincope (v.): l'identità delle consonanti iniziali di due sillabe successive rende più facile la caduta della vocale intermedia. Avviene spesso in greco nelle parole composte con una preposizione: ἀμϕορεύς da ἀμϕιϕορεύς. ...
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tingere (tignere; tinghe, in rima, cong. pres. II singol.)
Emilio Pasquini
Nessun segno del verbo nelle opere minori di D., che forse vi avvertiva un valore ‛ comico '; oltre che nel Fiore, esso è invece [...] cantica.
Nell'accezione materiale di " colorare " e simili, applicata a oggetti o cose inanimate con variatio di preposizione nel complemento, rientra pienamente soltanto l'impiego del Fiore, nell'ensenhamen della Vecchia che rivela a Bellaccoglienza ...
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Gli omonimi sono le parole che hanno stessa pronuncia (gli omofoni) e stessa grafia (gli ➔ omografi), ma significato diverso: riso «sorriso» e riso «cereale», calcio «gioco oppure colpo dato con il piede» [...] voci del verbo avere che iniziano per h diacritica in posizione iniziale, tramite la quale distinguiamo hai dalla preposizione articolata ai, ha dalla preposizione a, hanno dal nome anno (non sono però omofoni ho [ɔ] e la congiunzione o [o], che si ...
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anti
Aldo Duro
. Come variante di ‛ anzi ', avverbio avversativo, " ma invece ", " ma piuttosto ", " al contrario "; compare soltanto nelle Rime dubbie, due volte nello stesso sonetto XXVI: ella non [...] , dinanzi ', ha numerose attestazioni in documenti e opere letterarie dei secoli XIII e XIV, sia nel senso di " prima ", preposizione e avverbio (basterà ricordare Iacopo da Lentini La 'namoranza 43, Guinizzelli Al cor gentil 3 e 4 " né fe' amor ...
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La composizione è un procedimento morfologico che permette di formare parole nuove (➔ neologismi) combinando insieme due (o più) morfemi lessicali invece che una parola e un affisso (➔ affissi), come accade [...] poggiapiedi.
Si tratta di composti esocentrici che designano qualcosa o qualcuno che si trova nella condizione descritta dall’unione di preposizione e nome: il doposcuola è, ad es., un’attività che si svolge dopo la scuola, il dopobarba un prodotto ...
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GRADO DEGLI AGGETTIVI
Le qualità espresse dagli ➔aggettivi possono essere soggette a una gradazione, secondo la misura e l’intensità. Il grado positivo indica la qualità senza alcun termine di confronto [...] di te / di prima
• Che si adopera quando il secondo termine di paragone è un nome o un pronome retto da preposizione, quando si mettono in relazione due qualità riferite allo stesso nome o quando si paragonano tra loro avverbi e verbi
Marco è più ...
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VALE LA PENA DI O VALE LA PENA?
Questa ➔locuzione deriva dal francese valoir la peine de e assume il significato di ‘convenire, tener conto di una cosa per dedicarvi un po’ di fatica o di attenzione’
Allora [...] di tanto poco momento, che non vale la pena di parlarne (G. Leopardi, Epistolario)
Tuttavia, anche la forma senza preposizione ha una certa diffusione nell’uso
Vale la pena arrivare per tempo anche perché la zona merita una piacevole escursione a ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] (che < quem e quĭd: l’uomo che ride, il libro che ho comprato) e una usata per esprimere l’obliquo, con o senza preposizione (cui < cui: la persona di cui ti ho parlato; il fatto (a) cui ti riferisci; lo dice Mario, la cui onestà è riconosciuta ...
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preposizione
prepoṡizióne s. f. [dal lat. praepositio -onis (der. di praeponĕre «preporre», part. pass. praeposĭtus), che traduce il gr. πρόϑεσις]. – 1. Il fatto di preporre, di essere preposto a un compito, a un incarico, a una funzione;...
preposizionale
prepoṡizionale agg. [der. di preposizione]. – In linguistica e in grammatica, che si riferisce alla preposizione, che ha il valore di una preposizione: nesso p.; sintagma p., costituito da un sostantivo preceduto da una preposizione...