Secondo Salvi 1988: 79, sono verbi supporto un ristretto numero di verbi che, oltre al loro uso e significato autonomo, se impiegati con un nome d’azione, svolgono una funzione prevalentemente di appoggio [...] schemi diversi. Nel caso più tipico sono formate da verbo + nome (spesso preceduto da articolo o, in pochi casi, da preposizione). Alcuni esempi di costruzioni a verbo supporto per l’italiano, oltre a quelli già dati sopra, sono i seguenti:
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CETTI, Francesco
Ugo Baldini
Nacque il 9 ag. 1726 da genitori comaschi a Mannheim nel Palatinato (ora Baden-Württemberg; Siotto Pintor; Sommervogel); meno probabile appare la tesi del Caballero che [...] economica, sociale e politica, quale quella della Sardegna settecentesca, che non offriva molto spazio di sviluppo alla preposizione ed all'impiego di nuovi gruppi intellettuali, particolarmente in campo scientifico; pertanto l'opera da loro svolta ...
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È detta tema sospeso (o soggetto assoluto o, alla latina, nominativus pendens) una costruzione in cui una frase sintatticamente completa è preceduta da un ➔ sintagma nominale isolato con funzione di tema [...] con (1):
(8) a quel ragazzaccio non gli si può dire nulla
l’elemento anteposto è infatti provvisto di preposizione segnacaso, ed è ripreso obbligatoriamente da un pronome atono legato al verbo, mentre non sono ammesse riprese attraverso le altre ...
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provedere [proveggi, II singol. cong. pres. in Rime XLVIII 2; proveggia, III singol. cong. pres. in Rime LXV 14, If XXIV 26, Pg VI 22; proveggendo, ger. pres. in Cv IV XXVII 7; per la peculiarità del consonantismo [...] incarco non si pogna (Pd VIII 79; costrutto simile, ma in forma impersonale, in Fiore LXXXII 6).
Seguito dalla preposizione ‛ a ' e sostantivo o pronome neutro significa " prendersi cura " di qualcuno o qualcosa, " venire in suo aiuto ": lo 'mperador ...
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Il troncamento è, nell’accezione più ampia, un fenomeno fonologico che consiste nella cancellazione di segmenti o sillabe finali di parola, che può verificarsi in condizioni fonologiche varie; sono, infatti, [...] , ecc.). Rientra in questa tipologia fuor (ad es., fuor di metafora), in cui la cancellazione riguarda una preposizione e colpisce, piuttosto eccezionalmente, una /i/ finale.
Il troncamento non ha uguale diffusione nelle diverse varietà di italiano ...
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Le date sono composte da tre elementi: il giorno del mese, il mese e l’anno. Per ciascuno di questi elementi valgono principi e regole distinti.
Il giorno del mese è un numerale cardinale (uno, due, tre, [...] è l’uso, nelle lettere, di far precedere il giorno del mese dall’articolo (8; e, ancor più raramente, anche l’anno da una preposizione articolata: 9):
(8) Roma, il 9 agosto 2010
(9) Roma, il 9 agosto del 2010
Nel caso, l’articolo sarà sempre il. È ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] itti.
L'interpretazione di questa riga è: il grafema DA, che si legge /da/, può essere tradotto con la preposizione accadica itti, 'con', ossia da è l'elemento che le moderne grammatiche della lingua sumerica definirebbero come l'indicatore del ...
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Le frasi scisse (o semplicemente scisse; ingl. cleft sentence: Jespersen 1937; fr. phrase cliveé) sono costrutti sintattici composti da due unità frasali, una principale e una subordinata, aventi la funzione [...] temporale, espresso nella frase canonica da un ➔ sintagma preposizionale (non lo vedo da un anno), può perdere la preposizione passando in posizione di elemento scisso (cfr. la corrispondente scissa prototipica: è da un anno che non lo vedo ...
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L’accento grave è un tipo di ➔ accento grafico, cioè un segno diacritico che, in forma di barretta obliqua orientata in alto verso sinistra (‵), si pone sulle vocali per segnalarne la messa in evidenza [...] accento grave sulle parole tronche e sulla è voce del verbo essere. Tuttavia, compare ancora l’accento grave diacritico sulla preposizione a (nella seconda riga si legge «ne ragionai à lungo»), secondo un’abitudine all’epoca piuttosto comune, che si ...
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Si definisce posizione protonica la posizione occupata, all’interno di una parola, da segmenti o sillabe che precedono la sillaba in cui ricorre un accento primario (detta posizione tonica; ➔ accento). [...] < nepōte e minutu < mĭnūtu (si pensi però alle oscillazioni nelle forme assunte dai proclitici, mi/me, ecc., e dalla preposizione di; cfr. Migliorini 1992: 261). Non si ha invece un modello chiaro per /o/, che più spesso si conserva (ad es ...
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preposizione
prepoṡizióne s. f. [dal lat. praepositio -onis (der. di praeponĕre «preporre», part. pass. praeposĭtus), che traduce il gr. πρόϑεσις]. – 1. Il fatto di preporre, di essere preposto a un compito, a un incarico, a una funzione;...
preposizionale
prepoṡizionale agg. [der. di preposizione]. – In linguistica e in grammatica, che si riferisce alla preposizione, che ha il valore di una preposizione: nesso p.; sintagma p., costituito da un sostantivo preceduto da una preposizione...