Diritto
Si chiama c. fortuito qualunque accadimento che renda inevitabile il verificarsi di un evento, costituendo l’unica causa efficiente di esso. Non ha valore concreto la distinzione tra c. fortuito [...] ha ancora un nominativo: io, egli; un accusativo: me, lui; un dativo: mi, gli); ricorre invece per alcuni c. alle preposizioni.
Matematica
In statistica e calcolo delle probabilità, con il termine c. s’intende generalmente la risultante di un gran ...
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caso termine con cui si indica o un evento che si verifica indipendentemente (almeno in apparenza) da una causa oggettiva o da una legge (e pertanto contraddice ogni concezione rigidamente deterministica della realtà) oppure un evento di cui non si conoscono le cause. Analogamente, quando non si può ... ...
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casualita [aleatorieta]
casualità (aleatorietà) Incertezza dovuta al caso. In economia, econometria e finanza, il concetto di evento (➔) è fondamentale e l’aleatorietà con cui un evento si verifica è modellata formalmente tramite i concetti di spazio di probabilità e di variabile aleatoria. Uno spazio ... ...
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Concetto che si contrappone a quello di necessità (➔), come evento che si produce al di fuori e indipendentemente dalla serie determinata delle cause e degli effetti, e come rivendicazione dell’astratta libertà di fronte al sistema dell’astratta necessità. Nella storia della filosofia tale concetto ... ...
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caso [Der. del lat. casus "caduta", part. pass. di cadere, poi nel signif. di "accadimento, evento"] [FAF] [PRB] Avvenimento fortuito, accidentale e imprevisto; estensiv., possibilità, probabilità (la locuz. a c. equivale all'agg. casuale): v. caso. ◆ [ASF] C. grigio: v. trasporto radiativo: VI 328 ... ...
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NOME (fr. nom; sp. nombre; ted. Name; ingl. noun)
Giacomo DEVOTO
Giancarlo FRE'
Nicola Turchi
Categoria di parole che indicano una cosa o una qualità; una delle due categorie di parole fornite di semantema [...] nome nella frase. Questa è in decadenza in tutte le lingue moderne ed è sostituita in parte per mezzo delle preposizioni, in parte con procedimento extramorfologico come l'ordine delle parole: il padre ama il figlio, è diverso, secondo la categoria ...
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BONCOMPAGNO da Signa
Virgilio Pini
Nacque a Signa (Firenze) tra il 1165 e il 1175, e forse intorno al 1170 (nell'opera maggiore, il Boncompagnus, a proposito del suo primo scritto, V Tabule salutationum, [...] , viaggi avversi e risposte di condoglianza, ecc.), ma larga parte è fatta alla variatio e all'uso dei pronomi, preposizioni, avverbi, ecc., nell'inizio delle formulee pistolari. Composto dopo il Cedrus e la Mirra, sarà da collocare intorno al ...
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SICILIA, REGNO DI, AMMINISTRAZIONE FINANZIARIA
EEnrico Mazzarese Fardella
Il tentativo di fornire una immagine complessiva dell'amministrazione finanziaria nel Regnum Siciliae durante il regno di Federico [...] sinottico dell'organizzazione dei maestri camerari siciliani, sarà meglio rinunciare a insicure ricostruzioni parziali, anche perché le preposizioni citra e ultra con riferimento al fiume Salso sono utilizzate nei documenti in modo non del tutto ...
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GIAPPONE (A. T., 101-102)
Fabrizio CORTESI
Giuseppe COLOSI
Gioacchino SERA
Pino FORTINI
Guido PERRIS
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Edoardo GOULET
Carlo TAGLIAVINI
Alfred SALMONY
Marcello [...] qualificato. In conseguenza l'aggettivo va innanzi al nome, l'avverbio precede il verbo, il genitivo il sostantivo, le preposizioni dipendenti precedono la principale. Il verbo chiude, così, la frase.
L'influenza dello studio del cinese produsse una ...
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. Nella storia politica e della civiltà dell'Asia anteriore antica nessuna nazione ha lasciato orma sì profonda e durevole come quella tracciata dai Babilonesi e dagli Assiri. La civiltà babilonese - in [...] causativa intensiva. Esistono anche radici quadrolittere. Abbiamo pure molti verbi con radicali inferme. L'accado è ricco di preposizioni, che ama adoperare anche combinate.
Oltre al sumero e all'accado in Babilonia e Assiria si deve essere parlato ...
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preposizione
prepoṡizióne s. f. [dal lat. praepositio -onis (der. di praeponĕre «preporre», part. pass. praeposĭtus), che traduce il gr. πρόϑεσις]. – 1. Il fatto di preporre, di essere preposto a un compito, a un incarico, a una funzione;...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...