Percorsi introduttivi - L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Paolo Bertetto
L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Nel suo celebre saggio Le cinéma, ou l'homme imaginaire (1956) [...] intenso di una donna verso la macchina da presa un passaggio significativo nella costruzione di una tensione 1995).
Ch. Vogler, The writer's journey: mythic structure for storytellers and screenwriters, Studio City (CA) 1992 (trad. it. Roma 1992). ...
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Autore
Giorgio De Vincenti
Concetto generale, non specifico del cinema, che nel campo dell'estetica individua il soggetto dell'operazione artistica. Su questo concetto si focalizzano alcune delle principali [...] arte, sull'operazione formalizzatrice della macchina da presa nella sua relazione fenomenologica con il 'reale'. in Leggere il cinema, a cura di R. Barbera, R. Turigliatto, Milano 1978, pp. 69-82, e trad. integrale Roma 2000).
S.M. Ejzenštejn, ...
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Muto e sonoro
Alberto Boschi
Il mito del muto
Nel 1975 François Truffaut intitolava Le grand secret la sezione di Les films de ma vie "consacrata a registi che hanno cominciato la loro carriera con [...] studi sul cinema, l'idea di una continuità sostanziale ha preso il posto di quella di una discontinuità radicale. Così, per 1986).
B. Balázs, Der Geist des Films, Halle 1930 (trad. it. Roma 1975).
J. Feyder, Je crois au film parlant, in "Pour vous", ...
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Piani, scala dei
Dario Tomasi
L'espressione scala dei piani indica le diverse possibilità di un'inquadratura di mostrare da una distanza variabile un determinato soggetto (personaggio, ambiente o oggetto [...] un occhio umano posto nella stessa posizione della macchina da presa.Per convenzione si è soliti far partire la s. tecnica del film e lezioni di regia, Torino 1964).
J. Epstein, Esprit de cinéma, Paris 1955 (trad. it. Roma 1956).
S. Kracauer, Theory ...
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Regista
Lucilla Albano
La nascita della regia, agli inizi del 20° secolo, vide l'affermazione di una nuova figura e di un nuovo ruolo di artista e di creatore, in ambito sia teatrale sia cinematografico. [...] trasformazione strutturale del cinema. A causa della crescente incidenza della televisione, che ha preso il posto di medium popolare, si parla sempre più insistentemente di 'morte del cinema'. La figura del r. assume altri connotati, si moltiplica e ...
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Espressionismo
Leonardo Quaresima
Le origini dell'Espressionismo
Con il termine Espressionismo si indica l'orientamento artistico che si diffuse nella seconda metà degli anni Dieci nell'Europa centrale, [...] didi Budda), entrambi dipresa a trasformarsi in fattore originale dididididididi costruire un sistema spaziale coerente e dididi principio, dall'altra sembrava più arrendevole dididi 'purezza', dididi grande efficacia, dididi stimolo e termine di ...
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Movimenti di macchina
Dario Tomasi
Ogni singola ripresa di un film può essere statica o dinamica. Nel primo dei due casi ci si trova di fronte a un'inquadratura fissa, nel secondo invece a un movimento [...] il ricorso a correzioni di campo, piccoli spostamenti della macchina da presa necessari a tenere i personaggi Angénieux. Fra i primi esempi di uso delle carrellate ottiche ci sono quelli dei film di Rossellini Era notte a Roma (1960) e Viva l'Italia ...
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Psicoanalisi
Lucilla Albano
Il rapporto tra psicoanalisi e cinema
Nel 1895, mentre a Vienna venivano pubblicati gli Studien über Hysterie di J. Breuer e S. Freud, atto di fondazione di una nuova disciplina [...] quello della macchina da presa che ha guardato prima nel quale il testo è costruito, al di là dei significati che esibisce. Per es. desiderio. Buñuel, Un chien andalou e L'âge d'or, Roma 2001.
Cinéma et incoscient, sous la direction de M. Gagnebin ...
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Sceneggiatura
Giuliana Muscio
Con il termine sceneggiatura (fr.: scénario; ingl.: screenplay o script; ted.: Drehbuch) viene designata in genere la costruzione della struttura narrativa del film, che [...] (che può essere lasciato all'improvvisazione nel caso di attori presi dalla strada, come nel cinema neorealista). A 1919.
V.I. Pudovkin, Il soggetto cinematografico, a cura di U. Barbaro, Roma 1932.
J.H. Lawson, Theory and technique of playwriting ...
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Proiezione
Carlo Montanaro
Le origini
Étienne Gaspard Robertson, alla fine del Settecento, rendendo di pubblico dominio i segreti delle sue fantasmagorie, aveva aperto la strada verso la consapevolezza [...] uno di essi per permettere a un collante a base d'acetone di far presa sul supporto del successivo. Nel caso di rottura visioni, Torino 1995.
M. Calzini, Il manuale dell'operatore di cabina, Roma 1996.
C. Montanaro, Il cammino della tecnica, in ...
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presa
présa s. f. [der. (propr., femm. sostantivato) di preso, part. pass. di prendere]. – 1. a. Genericam., l’atto e il modo di prendere, di afferrare: stringere, allentare la p.; lasciare la p.; spec. di persone che lottano: Qual sogliono...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...