Epstein, Jean
Valentina Pasquali
Regista e teorico cinematografico francese, nato a Varsavia il 25 marzo 1897, da padre francese e madre polacca, e morto a Parigi il 3 aprile 1953. Esponente di spicco [...] di conoscenza capace dididi opera di questo di E.A. Poe, bensì un amalgama dididi P. Lherminier, 1975). In essi emerge l'essenza del pensiero di E., per il quale la macchina da presa è una sorta didi una macchina: omaggio a Jean Epstein, a cura di ...
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Attrice teatrale e cinematografica, nata a Vigevano il 3 ottobre 1858 e morta a Pittsburgh (Pennsylvania) il 21 aprile 1924. Conquistata una grande fama a livello internazionale per le sue interpretazioni [...] dell'"arte muta", convinta che l'obiettivo della macchina da presa fosse "un vetro che vede le anime". Quindi cominciò Enciclopedia Italiana, 42° vol., Roma 1993, ad vocem.
P. Crivellaro, Ultime notizie su Cenere di Eleonora Duse, in "Notiziario dell ...
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Pasinetti, Francesco
Daniele Dottorini
Critico cinematografico, sceneggiatore e regista, nato a Venezia il 1° giugno 1911 e morto a Roma il 2 aprile 1949. Oltre a essere stato uno dei principali promotori [...] presa che penetra lentamente nei suoi luoghi nascosti, seguendo il ritmo e i percorsi dei canali, senza mai ricorrere a uno sguardo distaccato o scientificamente obiettivo. Durante gli ultimi anni di attività, P. alternò soggiorni a Venezia e a Roma ...
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De Seta, Vittorio
Mario Sesti
Regista cinematografico, nato a Palermo il 15 ottobre 1923. Documentarista innovatore nell'uso del colore, nell'abolizione quasi totale della voce fuori campo e soprattutto [...] aver iniziato, e presto abbandonato, gli studi di architettura a Roma, decise di dedicarsi al cinema. Fu aiuto regista di Mario Chiari nell'episodio Epoca fascista del film Amori di mezzo secolo (1954), e di Jean-Paul Le Chanois in Le village magique ...
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Marchesi, Marcello (propr. Marchesi Prestinari, Marcello)
Stefano Della Casa
Sceneggiatore e autore cinematografico, radiofonico, televisivo e teatrale, nato a Milano il 4 aprile 1912 e morto a S. Giovanni [...] , anche grazie al suo stile di battutista caustico e fulminante.
Trasferitosi a Roma da bambino, a ventun anni l'egida protettrice dello specialista di film a basso costo Marino Girolami, M. era passato dietro alla macchina da presa. I suoi film (fra ...
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Rubini, Sergio
Massimo Causo
Attore, sceneggiatore e regista cinematografico, nato a Grumo Appula (Bari) il 21 dicembre 1959. Interprete deciso e sensibile di personaggi in bilico tra una certa inadeguatezza [...] Placido, L'albero delle pere (1998) di Francesca Archibugi, Denti (2000) ancora di Salvatores e La forza del passato (2002) di Piergiorgio Gay. Ma nel 2000 R. è tornato dietro la macchina da presa, realizzando l'intelligente e sottovalutato Tutto l ...
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Regista (Roma 1906 - ivi 1977), fratello di Renzo. Esordì nella regia di film a soggetto, dapprima collaborando con F. De Robertis a La nave bianca (1941), poi dirigendo film di guerra (Un pilota ritorna, [...] il neorealismo italiano e gli meritò la qualifica di caposcuola di questa corrente: Roma città aperta (1945), cui seguirono Paisà (1946 di ricostruzione dell'avventura della civiltà umana; si ricordano: L'età del ferro (1964); La presadi potere di ...
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Film (Italia 1961) in bianco e nero, con la regia di Pier Paolo Pasolini (1922-1975). Lavoro di esordio come regista, nel quale Pasolini ha utilizzato la fotografia, il sonoro e l'uso del dialetto romanesco [...] periferia diRoma con Maddalena e la moglie di Ciccio, Nannina, che ha cinque figli a carico. Infine, ha un figlio di pochi anni per conto di Ciccio, per capire chi è che lo ha tradito: Accattone scarica la colpa su Maddalena, che viene presa dai ...
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Gaudino, Giuseppe Mario. – Regista, produttore e sceneggiatore italiano (n. Pozzuoli 1957). Diplomatosi nel 1982 in Scenografia al Centro sperimentale di cinematografia diRoma, ha firmato la regia e la [...] anche dai suoi lungometraggi: Giro di lune tra terra e mare (1997), ritratto di una Pozzuoli tormentata dalla natura e dall’uomo, e Per amor vostro (2015), storia in bianco e nero di una travagliata presadi coscienza femminile che è valsa alla ...
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SCENEGGIATURA
Mino Argentieri
Nella cinematografia è la fase della stesura scritta del film, la quale ne disegna l'ossatura, le componenti principali e le articolazioni, ed è applicabile nella fiction [...] angolazioni, spostamenti della macchina da presa, impiego degli obiettivi, effetti di luce, ecc.), mentre l' rinvia a un'altra.
Bibl.: U. Barbaro, Film, soggetto e sceneggiatura, Roma 1939; J.H. Lawson, Teoria e tecnica della sceneggiatura, ivi 1951; ...
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presa
présa s. f. [der. (propr., femm. sostantivato) di preso, part. pass. di prendere]. – 1. a. Genericam., l’atto e il modo di prendere, di afferrare: stringere, allentare la p.; lasciare la p.; spec. di persone che lottano: Qual sogliono...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...