Riformatore presbiteriano, nato a Falkland (contea di Fife) forse nel 1648. Nel 1662 si pose con Donald Cargill a capo della resistenza contro Carlo lI, ostile ai presbiteriani; e la lotta fu da essi continuata [...] anche dopo l'"editto d'indulgenza" del 1669, che concedeva libertà al presbiterianismo. I loro aderenti furono conosciuti col nome di cameroniani. Esasperati dalla persecuzione, nel 1678 dichiararono il ...
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Teologo (Londra 1600 - ivi 1666); da anglicano divenuto presbiteriano, collaborò alla redazione dello Smectymnuus, della Vindication of presbiterial government and ministry (1650) e dello Jus divinum ministerii [...] anglicani (1654). Avversario di Cromwell, lottò per il ritorno degli Stuart; non sottoscrisse però l'Atto di conformità (1662). Suo nipote, Edmund Calamy (1671-1732), fu storico dei non-conformisti inglesi ...
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Religione
Nelle confessioni riformate, specialmente quelle a regime presbiteriano, a. (ingl. elder) è l’investito di un ufficio ecclesiastico, che può essere sacerdotale. Ma più spesso è il laico (lay [...] elder) che assiste il ministro nelle funzioni amministrative.
Storia
Consiglio degli a. Magistratura che nel Comune popolare assisteva il podestà o il capitano del popolo nel governo, agiva in rappresentanza ...
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Orientalista americano e pastore presbiteriano, nato a New York il 15 gennaio 1841, morto nel gennaio 1913. Nel 1874 fu nominato professore di ebraico e lingue semitiche nell'Union Theol. Seminary di New [...] York dove aveva studiato. Nel 1890 vi divenne professore di teologia biblica, e nel 1907 di teologia generale e simbolica.
Fu uno dei fondatori e più attivi collaboratori della Presbyterian Review. Nel ...
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Teologo e orientalista statunitense (n. New York 1841 - m. 1913), presbiteriano, poi episcopaliano; prof. nell'Union Theological Seminary, a New York, di ebraico e lingue semitiche (1874), di teologia [...] biblica (1890) e di dogmatica (1907); introdusse in America lo studio critico-storico della Bibbia, sulla quale ha lasciato numerose pubblicazioni. Fu anche coeditore dell'International critical Commentary ...
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Figlio d'un pastore presbiteriano nacque in Bellefonte, Pennsylvania, nel 1863, ma crebbe nello Iowa. Lavorò prima presso un incisore, più tardi passò a studiare scultura a Chicago, e indi nel 1883 a Parigi, [...] dove rimase circa quattro anni nello studio del Cavalier: la sua esposizione al Salon del 1894 fu un successo. Due anni più tardi ritornava in America. Michelangiolo influì molto sulla sua formazione, ...
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Uomo politico e scrittore (n. Alford, Aberdeenshire, 1637 circa - m. 1714). Ministro presbiteriano nel Kent, fu destituito in forza della legge Act of Uniformity del 1662. Divenuto fiduciario di Shaftesbury [...] e del duca di Monmouth nei complotti contro Carlo II e Giacomo II, fu obbligato per due volte a fuggire dall'Inghilterra, dove rientrò con Guglielmo III d'Olanda nel 1688. Dopo aver scritto una polemica ...
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Price, Richard
Filosofo e politico britannico (Tynton 1723 - Londra 1791). Ordinato ministro presbiteriano nel 1745, ottenne una parrocchia vicino Londra. Critico di F. Hutcheson, è spesso considerato [...] un precursore di E. Kant. Tra i suoi contributi all’economia: Appeal to the public on the subject of the national debt (1771) nel quale propone la creazione di un fondo d’ammortamento per l’estinzione ...
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Robertson, William
Storico scozzese (Borthwick, Midlothian, 1721-Edimburgo 1793). Pastore, figlio di un ministro presbiteriano, combatté contro i giacobiti, prendendo anche parte alla repressione della [...] rivolta del 1745. Da queste esperienze nacque in lui l’interesse storiografico, cui doveva aggiungere sostanza e vigore la lotta (dal 1751) all’interno dell’assemblea generale della Chiesa scozzese come ...
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Scrittore (Stockbridge, Vermont, 1803 - Detroit 1876). Spirito inquieto, passò attraverso svariate esperienze cristiane (fu congregazionalista, presbiteriano, universalista, unitariano), divenne per qualche [...] tempo libero pensatore (1829), finché (1844) si convertì al cattolicesimo, a servizio del quale mise la sua penna, trattando specialmente questioni sociali. L'opera completa è stata edita a cura del figlio ...
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presbiteriano
agg. e s. m. (f. -a) [dall’ingl. presbyterian, der. di presbytery «presbiterio», nel sign. 4]. – 1. agg. Relativo al presbiterianesimo, che è proprio del presbiterianesimo: la Chiesa p. scozzese, inglese, statunitense; ordinamenti...
presbiterato
s. m. [dal lat. tardo (eccles.) presbyteratus, der. di presby̆ter «prete» (e questo dal gr. πρεσβύτερος, propr. «più anziano», compar. di πρέσβυς, sost., «vecchio»)]. – Nella Chiesa cattolica, il secondo grado dell’ordine sacro...