Teologo (Londra 1600 - ivi 1666); da anglicano divenuto presbiteriano, collaborò alla redazione dello Smectymnuus, della Vindication of presbiterial government and ministry (1650) e dello Jus divinum ministerii [...] anglicani (1654). Avversario di Cromwell, lottò per il ritorno degli Stuart; non sottoscrisse però l'Atto di conformità (1662). Suo nipote, Edmund Calamy (1671-1732), fu storico dei non-conformisti inglesi ...
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Teologo e orientalista statunitense (n. New York 1841 - m. 1913), presbiteriano, poi episcopaliano; prof. nell'Union Theological Seminary, a New York, di ebraico e lingue semitiche (1874), di teologia [...] biblica (1890) e di dogmatica (1907); introdusse in America lo studio critico-storico della Bibbia, sulla quale ha lasciato numerose pubblicazioni. Fu anche coeditore dell'International critical Commentary ...
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Uomo politico e scrittore (n. Alford, Aberdeenshire, 1637 circa - m. 1714). Ministro presbiteriano nel Kent, fu destituito in forza della legge Act of Uniformity del 1662. Divenuto fiduciario di Shaftesbury [...] e del duca di Monmouth nei complotti contro Carlo II e Giacomo II, fu obbligato per due volte a fuggire dall'Inghilterra, dove rientrò con Guglielmo III d'Olanda nel 1688. Dopo aver scritto una polemica ...
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Robertson, William
Storico scozzese (Borthwick, Midlothian, 1721-Edimburgo 1793). Pastore, figlio di un ministro presbiteriano, combatté contro i giacobiti, prendendo anche parte alla repressione della [...] rivolta del 1745. Da queste esperienze nacque in lui l’interesse storiografico, cui doveva aggiungere sostanza e vigore la lotta (dal 1751) all’interno dell’assemblea generale della Chiesa scozzese come ...
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Scrittore (Stockbridge, Vermont, 1803 - Detroit 1876). Spirito inquieto, passò attraverso svariate esperienze cristiane (fu congregazionalista, presbiteriano, universalista, unitariano), divenne per qualche [...] tempo libero pensatore (1829), finché (1844) si convertì al cattolicesimo, a servizio del quale mise la sua penna, trattando specialmente questioni sociali. L'opera completa è stata edita a cura del figlio ...
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Storico del cristianesimo statunitense (Sauquoit, New York, 1861 - Dobbs Ferry, New York, 1933). A Marburgo conobbe A. von Harnack, del quale risentì l'influsso. Ministro presbiteriano (1888), prof. di [...] storia della Chiesa al Lane theological seminary di Cincinnati (1890-93), poi (1893-1927) all'Union theological seminary di New York. Nel 1899 aderì alla chiesa congregazionalista. Ha ricostruito in alcune ...
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Predicatore e teologo (New Castle County, Delaware, 1723 - Princeton 1761). Dopo essere stato ordinato, si recò in Virginia, dove si fece sostenitore dei diritti dei gruppi presbiteriani non conformisti, [...] noti come movimento del Grande Risveglio. Tra i fondatori del collegio presbiteriano del New Jersey (l'attuale università di Princeton), ne divenne il terzo presidente (1759). Fu considerato il più grande predicatore del suo tempo. ...
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Poeta satirico (Strensham, Worcestershire, 1612 - Londra 1680). Scrisse il poema eroicomico, in metro ottosillabico, Hudibras (vol. I, anonimo, 1663; II, 1664; III, 1678). Con larga imitazione dei classici [...] e in parte, per l'argomento, del Don Chisciotte, narra le avventure del presbiteriano Hudibras (nome derivato dalla Faerie queene di E. Spenser, II, 17) e del suo scudiero Ralpho della setta degli "indipendenti"; sferza i vizî e le ipocrisie dei ...
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Arcivescovo di Glasgow (Londra 1611 - ivi 1684); pastore della Chiesa di Scozia tra gli aderenti al Covenant (1643), accettò poi la restaurazione dell'episcopato (1661). Nominato da Carlo II vescovo di [...] Dunblane (1667), mite e comprensivo, cercò invano di indurre il clero presbiteriano a un accomodamento con gli episcopali, né migliori risultati ottenne la sua azione insistente sul governo perché cessasse la persecuzione contro i covenanters. ...
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Poeta inglese (Londra 1608 - ivi 1674). Il padre John (m. 1647), un notaio che aveva avuto aspirazioni artistiche e tendenza per la musica (compose salmi, mottetti, madrigali), gli fece studiare le lingue [...] classiche, l'ebraico, l'italiano; dal precettore Th. Young, presbiteriano, derivò anche l'interesse per le grandi controversie religiose del suo tempo. Studiò alla università di Cambridge, dove sotto l'influenza dell'empirismo di Bacone si radicò ...
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presbiteriano
agg. e s. m. (f. -a) [dall’ingl. presbyterian, der. di presbytery «presbiterio», nel sign. 4]. – 1. agg. Relativo al presbiterianesimo, che è proprio del presbiterianesimo: la Chiesa p. scozzese, inglese, statunitense; ordinamenti...
presbiterato
s. m. [dal lat. tardo (eccles.) presbyteratus, der. di presby̆ter «prete» (e questo dal gr. πρεσβύτερος, propr. «più anziano», compar. di πρέσβυς, sost., «vecchio»)]. – Nella Chiesa cattolica, il secondo grado dell’ordine sacro...