Storico del cristianesimo statunitense (Sauquoit, New York, 1861 - Dobbs Ferry, New York, 1933). A Marburgo conobbe A. von Harnack, del quale risentì l'influsso. Ministro presbiteriano (1888), prof. di [...] storia della Chiesa al Lane theological seminary di Cincinnati (1890-93), poi (1893-1927) all'Union theological seminary di New York. Nel 1899 aderì alla chiesa congregazionalista. Ha ricostruito in alcune ...
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Predicatore e teologo (New Castle County, Delaware, 1723 - Princeton 1761). Dopo essere stato ordinato, si recò in Virginia, dove si fece sostenitore dei diritti dei gruppi presbiteriani non conformisti, [...] noti come movimento del Grande Risveglio. Tra i fondatori del collegio presbiteriano del New Jersey (l'attuale università di Princeton), ne divenne il terzo presidente (1759). Fu considerato il più grande predicatore del suo tempo. ...
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Arcivescovo di Glasgow (Londra 1611 - ivi 1684); pastore della Chiesa di Scozia tra gli aderenti al Covenant (1643), accettò poi la restaurazione dell'episcopato (1661). Nominato da Carlo II vescovo di [...] Dunblane (1667), mite e comprensivo, cercò invano di indurre il clero presbiteriano a un accomodamento con gli episcopali, né migliori risultati ottenne la sua azione insistente sul governo perché cessasse la persecuzione contro i covenanters. ...
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Prelato scozzese (n. Perth 1537 - m. 1592); arcivescovo di St. Andrews (1576), ambasciatore di Giacomo VI di Scozia presso Elisabetta d'Inghilterra (1583); combatté i cattolici in scritti latini ed ebbe [...] parte nell'organizzazione della chiesa scozzese; ma per la sua avversione al sistema presbiteriano fu, dopo una prima sentenza (1585) cassata, nuovamente scomunicato (1588); tradusse in latino Giobbe, le Lamentazioni e l'Apocalisse. ...
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Westminster
Distretto metropolitano di Londra dove sorgono la celebre abbazia anglicana, il Parlamento inglese, il complesso dove ha sede il governo (Whitehall) e la residenza reale di Buckingham Palace. [...] Il sinodo di W., convocato dal cd. Parlamento lungo (1643), approvò la confessione e il catechismo di W., di tipo presbiteriano, nell’intento di stabilire l’unione delle Chiese e l’uniformità di fede nei tre regni di Inghilterra, Irlanda e Scozia. ...
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valdési Appartenenti al movimento di rinnovamento religioso nato nel 12° sec. dalla predicazione di Valdo o Valdesio. Dopo la Riforma i v. si costituirono sul modello delle confessioni protestanti, e malgrado [...] . I v., riconosciuti nel 1848 da Carlo Alberto con 'lettere patenti', formano oggi una Chiesa evangelica riformata di tipo presbiteriano, e sono presenti soprattutto nelle valli intorno a Pinerolo (prov. di Torino). Nel 1979 le Chiese v. e metodista ...
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OATES, Titus
Florence M. G. Higham
Nacque nel 1649 da un anabattista che si riconciliò, quando gli riuscì opportuno, con la Chiesa anglicana. Ebbe una giovinezza agitata e inquieta (fu anche in prigione) [...] gesuiti a Valladolid e a Saint-Omer, ma da entrambi fu espulso. Egli si recò allora presso il fanatico presbiteriano Israel Tonge insieme col quale fabbricò il complotto papista. I gesuiti furono falsamente accusati di preparare l'assassinio di Carlo ...
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ACHILLI, Giacinto
Delio Cantimori
Nacque a Viterbo nel 1803. Entrato giovanissimo fra i domenicani, vi ebbe presto incarichi di insegnamento e possibilità di brillante carriera ecclesiastica, per ingegno [...] , per sottrarsi ad arresto e processo, fuggi a Corfù, via Ancona. A Corfù fu protetto come esule protestante dal presbiteriano scozzese I. Lowndes, segretario della Società Biblica, e fondò una sua "Chiesa italiana" (Italian Church).Pare ne facessero ...
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pentecostali
Membri di talune Chiese metodiste staccatesi negli USA dal corpo principale della Chiesa metodista, che si propongono di rinnovare il fervore religioso della Pentecoste, momento culminante [...] , Pentecostal churches; tuttavia divergenze profonde esistono sia nell’organizzazione (la prima è, per es., di carattere presbiteriano, mentre la seconda tiene fermo il principio episcopale) sia nella dogmatica (trinitaria la Pilgrim holiness church ...
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vescovo Nel cristianesimo primitivo e in molte Chiese cristiane non cattoliche, il capo di una comunità di fedeli, in posizione più elevata rispetto agli altri ordini del ministero ecclesiastico. Nella [...] metà del 1° sec., quando per opera degli apostoli, dei loro collaboratori immediati e dei loro successori si costituirono collegi locali di presbiteri e v., e il principio del 2° sec. quando la figura del v. unico, a capo di una comunità in cui ci ...
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presbiteriano
agg. e s. m. (f. -a) [dall’ingl. presbyterian, der. di presbytery «presbiterio», nel sign. 4]. – 1. agg. Relativo al presbiterianesimo, che è proprio del presbiterianesimo: la Chiesa p. scozzese, inglese, statunitense; ordinamenti...
presbiterato
s. m. [dal lat. tardo (eccles.) presbyteratus, der. di presby̆ter «prete» (e questo dal gr. πρεσβύτερος, propr. «più anziano», compar. di πρέσβυς, sost., «vecchio»)]. – Nella Chiesa cattolica, il secondo grado dell’ordine sacro...