'alawiti
‛alawiti
Nome attribuito dall’amministrazione mandataria francese, nel 1920, ai membri della setta musulmana sciita dei nusayriti, stanziata in Siria nella regione fra Tripoli e Latakia, con [...] avuto un ruolo di rilievo nella storia della Siria indipendente. Presenti soprattutto nella classe militare, dalle loro fila sono uscite personalità come Zaki al-Arsuki, fondatore del partito Ba’th siriano, e Hafiz al-As‛ad, presidente dal 1971 al ...
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Cernenko, Konstantin Ustinovic
Černenko, Konstantin Ustinovič
Politico sovietico (Bol′šaja Tes′, Krasnojarsk, 1911-Mosca 1985). Membro della segreteria del presidium del Soviet supremo (1960-65), direttore [...] membro della segreteria del partito nel 1976 e dell’ufficio politico nel 1978. Stretto collaboratore di L.I. Breznev, dopo la morte di J.B. Andropov fu eletto segretario generale del PCUS (febbr. 1984) e presidente del presidium del Soviet supremo ...
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Bayar, Mahmut Celal
Politico turco (Brussa 1883-Istanbul 1986). Kemalista dal 1919, capeggiò la guerriglia a Smirne e in Anatolia. Più volte ministro dell’Economia, primo ministro dal 1937 al 1939, nel [...] 1945 fondò il Partito democratico, col quale vinse le elezioni e fu eletto presidente della Repubblica (1950). Rieletto nel 1954 e nel 1957, fu arrestato durante il colpo di Stato del 1960 e condannato alla pena di morte, commutata nel carcere a vita ...
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Husak, Gustav
Husák, Gustav
Politico cecoslovacco (Bratislava 1913-ivi 1991). Membro del Partito comunista slovacco clandestino, svolse un ruolo notevole nel colpo di Stato del 1948. Incarcerato (1951-60) [...] sostituì (1969) A. Dubček come segretario generale del Partito comunista cecoslovacco. Gestì quindi la «normalizzazione» del Paese allineandosi pienamente sulle posizioni sovietiche. Presidente della Repubblica dal 1975, dovette dimettersi nel 1989 ...
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Bordaberry Arocena, Juan Maria
Bordaberry Arocena, Juan María
Politico uruguayano (n. Montevideo 1928). Appartenente al ceto dei grandi proprietari terrieri, iniziò l’attività politica nel Partito nazionale [...] (blanco) e fu eletto al Senato nel 1962. Presidente della Repubblica (1972-76), lasciò mano libera alle forze armate nella lotta contro i tupamaros. Nel 2006 è stato arrestato per i gravi crimini commessi durante la dittatura e nel 2010 è stato ...
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Alessandri Palma, Arturo
Statista cileno di lontana origine italiana (n. Linares 1868-m. 1950). Conservatore-liberale, fu deputato dal 1897, più volte ministro e tre volte presidente della Repubblica. [...] ruolo dal 1920 al 1924 si occupò della legislazione operaia; dal genn. all’ott. 1925 fece approvare una nuova Costituzione; dal 24 dic. 1932 al 1938 cercò di reprimere il Partito comunista e quello nazista. Fu poi presidente del Senato (1945-48). ...
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Daddah, Moktar Ould
Statista della Mauritania (Boutilimit, Trarza, 1924-Parigi 2003). Guidò (1958) il governo che varò l’indipendenza (1960) e fu il primo presidente della Repubblica (1961). Mirò a sanare [...] frattura fra nomadi e agricoltori. Progressivamente autoritario (proclamazione del partito unico nel 1964), impiegò ingenti risorse nel tentativo, fallito, di annettere parte del Sahara Occidentale. Un colpo di Stato militare lo depose nel 1978. ...
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Burnham, Forbes Sampson
Politico della Guiana (Georgetown 1923-ivi 1985). Dirigente dal 1949 del People’s progressive party, se ne distaccò per fondare (1957) un nuovo partito, il People’s national congress, [...] di cui rimase leader fino alla morte. Primo ministro dal 1964, negoziò con la Gran Bretagna l’indipendenza della Guiana (proclamata nel 1966), mantenendo ininterrottamente la guida del governo (dal 1980 come presidente della Repubblica). ...
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Nguema, Francisco Macias
Primo presidente della Guinea Equatoriale (n. 1924-m. 1979). Abrogò la Costituzione democratica dell’indipendenza (1968) e concentrò il potere nelle mani sue e del suo clan esangui. [...] Divenne (1972) presidente a vita del partito unico di ispirazione marxista-leninista (fondato nel 1970). Filosovietico, perseguitò la Chiesa cattolica. Fu ucciso dal nipote Teodoro Obiand Ngueme Mbasogo, fautore del colpo di Stato (1979). ...
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Uomo politico belga (Ixelles, Bruxelles, 1866 - Bruxelles 1938). Avvocato, fu tra i fondatori (1885) del Partito operaio belga, di cui divenne il teorico e il capo. Espose la dottrina che fu quella dei [...] ) come ministro di stato, poi (1916) come ministro del Vettovagliamento; fu poi ministro della Giustizia (1918-22), membro della delegazione belga a Versailles (1919), ministro degli Esteri (1925 e 1926-27). Presidente del partito socialista (1933 ...
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presidènte s. f. e m. [dal lat. praesĭdens -entis, part. pres. di praesidere «presiedere»] (f. anche -éssa). – 1. Chi presiede, cioè la persona che, nominata elettivamente o per investitura dall’alto, sovraintende, dirige, coordina, con o senza...
pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...