Uomo politico serbo (Pozarevac 1941 - L'Aia, Paesi Bassi, 2006). Dal 1959 membro della Lega dei comunisti di Iugoslavia, fu presidente del comitato cittadino del partito a Belgrado (1984-86) e presidente [...] politicamente vicine, M. ne divenne presidente. Dopo aver militarmente sostenuto i Serbi di Croazia e di Bosnia (questi ultimi, soprattutto, responsabili di innumerevoli massacri di civili e militari), a partire dal 1993 ridusse progressivamente tale ...
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Trasformazione dell'assetto politico cinese che nel 1949 portò al potere il Partito comunista. Iniziato nei primi anni Venti del Novecento, il processo rivoluzionario si concluse circa trent'anni dopo [...] governo di Pechino controllato dai giapponesi, e insieme al Partito comunista di proprie forze armate, con lo scopo di appoggiare l'azione contadina contro i proprietari e di respingere le offensive governative. Nel 1931 Mao fu eletto presidentedi ...
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Generale e uomo politico polacco (Kurow, Lublino, 1923 - Varsavia 2014). Appartenente a una famiglia della piccola nobiltà terriera, nel 1939 fu deportato in URSS dove si arruolò (1943) nelle unità militari [...] fino al 1985, nel nov. di quell'anno assunse la carica dipresidente del Consiglio di Stato, carica di capo dello Stato alla quale veniva rieletto nel luglio 1989, dimettendosi dagli organismi dirigenti dipartito. Dimissionario, non si ricandidava ...
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Uomo politico inglese (Londra 1906 - ivi 1963); docente di economia all'università di Londra dal 1928, deputato laburista dal 1945, divenne ministro dei Carburanti nel 1947. Ministro di stato per gli Affari [...] Scacchiere e ricoprì la carica sino alla sconfitta dei laburisti nel 1951. Il 14 dicembre 1955, dopo il ritiro di C. Attlee, fu eletto presidente del partito laburista, carica che mantenne fino alla morte. Nel 1961 ribaltò la decisione laburista ...
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Uomo politico giapponese (n. nella pref. di Hiroshima 1899 - m. Tokyo 1965); laureato in legge nella univ. di Kyoto, funzionario del ministero delle Finanze (1925-36), nel dopoguerra aderì al partito liberaldemocratico [...] (1949-52; 1956-57), del Commercio Estero e Industria (1952-53; 1959-60), senza portafoglio (1958-59), dal 1960 al nov. 1964 fu presidente del partito liberaldemocratico e primo ministro, fautore di una politica di stretta alleanza con gli USA. ...
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Uomo politico austriaco (Nikolsburg, 1890 - Vienna 1965). Deputato socialista al consiglio federale nel 1933-34, dopo lo scioglimento del partito socialista austriaco fu arrestato e si tenne poi lontano [...] al regime hitleriano. Presidente del partito socialista nel 1945, vice-cancelliere dal 1946 al 1957 nei successivi governi Figl e Raab, il 5 maggio 1957 fu eletto presidente della Repubblica austriaca e rieletto nel 1962. Autore di studî politici e ...
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Uomo politico tedesco (Reideburg, Halle, 1927 - Wachtberg-Pech 2016). Avvocato, membro del partito liberaldemocratico tedesco-orientale, si rifugiò nel 1952 nella Repubblica Federale di Germania dove entrò [...] Bundestag dal 1965, come ministro degli Interni (1969-74) ha dovuto affrontare il problema del terrorismo. È stato presidente del partito dal 1974 al 1985. Ministro degli Esteri dal 1974 e confermato in tale incarico nel primo governo della Germania ...
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Uomo politico argentino (Buenos Aires 1822 - ivi 1906); durante il governo di I. M. de Rosas fu membro della legazione argentina nel Cile (1843-46). Caduto Rosas, fu collaboratore di I. I. Urquiza, deputato [...] delle Finanze e degli Esteri (1874-80); candidato alla presidenza (1886 e 1892), presidente del partito radicale dopo la morte di L. N. Alem (1896), governatore della provincia di Buenos Aires (1896) e vicepresidente del senato (1905). Pubblicò ...
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Uomo politico (Tokyo 1878 - Oisu, isola di Honshū, 1967); entrato nel servizio diplomatico, fu ambasciatore a Roma (1930-32) e a Londra (1936-38). Dopo la seconda guerra mondiale fu presidente del Partito [...] liberale (1946-54), presidente del Consiglio (1946-47 e 1948-54) e ministro degli Esteri (1945-47 e 1948-52). Negoziò con gli USA un trattato di pace relativamente vantaggioso (1951) e inserì il suo paese nel sistema difensivo occidentale. ...
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Uomo politico greco, archeologo e letterato (Vathỳ, Samo, 1860 - Atene 1949). Più volte ministro con E. C. Venizèlos, dopo il ritiro di questo fu presidente del Consiglio (giugno - sett. 1924) e quindi [...] presidente della Camera. Presidente del Partito liberale dal 1935, imprigionato in un campo di concentramento dai Tedeschi durante la seconda guerra mondiale, tornò alla guida del governo dal nov. 1945 al marzo 1946 e dal 1947 fino alla morte. ...
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presidènte s. f. e m. [dal lat. praesĭdens -entis, part. pres. di praesidere «presiedere»] (f. anche -éssa). – 1. Chi presiede, cioè la persona che, nominata elettivamente o per investitura dall’alto, sovraintende, dirige, coordina, con o senza...
pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...