Uomo politico italiano (Milano 1861 - ivi 1933). Ingegnere architetto, progettò fra l'altro il palazzo della Banca d'Italia a Milano; esperto di problemi economico-finanziarî, ricoprì a lungo la carica [...] dipresidente del Banco Ambrosiano (1897-1933). Deputato del Partito popolare, fu ministro delle Terre liberate nel primo gabinetto Nitti (1919) e ministro dell'Industria e commercio con Mussolini nel 1924-25. Senatore del regno nel 1921. ...
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Uomo politico peruviano (Lima 1834 - ivi 1878), ministro delle Finanze (1865-66), sindaco di Lima (1869), presidente della Repubblica (1872-76) quale candidato del partito "civile". Introdusse economie [...] nel bilancio, promosse l'istruzione, curò la colonizzazione interna. Stipulò (1873) il trattato con la Bolivia che legò i due paesi nella sfortunata guerra del Pacifico contro il Cile (1879-84); fu (1876-78) presidente del senato; morì assassinato. ...
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Uomo politico bulgaro (Tarnovo 1854 - Sofia 1895); capo del partito nazionale-liberale, divenne (1884) presidente della camera e ministro. Nel colpo di stato del 1886 costituì una reggenza, che favorì [...] (1887) l'elezione di Ferdinando di Coburgo, il quale nominò S. presidente del Consiglio. Svolse una politica contraria alla Russia e alla Turchia, dimettendosi nel 1894 a causa di uno scandalo. Nel 1895 fu assassinato. ...
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Uomo politico serbo (Kragujevac 1831 - Belgrado 1899); fu rappresentante a Costantinopoli (1861-67), ministro degli Esteri (1867; 1876-80) e, a capo del partito liberale, più volte presidente del Consiglio [...] (1873; 1875; 1876-80; 1887). R. perseguì costantemente una politica filorussa ed espansionistica, tendente a fare della Sebia il nucleo propulsivo di uno stato degli Slavi del sud. Ha lasciato opere di carattere politico-storico. ...
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Finanziere e uomo politico tedesco (Trakehnen, Prussia Orientale, 1890 - Düsseldorf 1960); redattore capo della Berliner Börsenzeitung (1922), aderì al partito nazionalsocialista e divenne (1938) ministro [...] dell'Economia, presidente della Reichsbank e membro del Consiglio di difesa del Reich (1939). Condannato dal tribunale di Norimberga (1946) al carcere a vita, fu liberato nel 1957. ...
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Uomo politico bulgaro (Koprivnica 1840 - Sofia 1904), fratello di Ljuben. Studiò in Russia, dove frequentò i circoli panslavisti. Vicepresidente dell'Assemblea costituente di Tirnovo (1879), fu ministro [...] delle Finanze nel primo gabinetto liberale (1880). Presidente del Consiglio (1880-81 e 1901), diresse l'ala sinistra del partito liberale. ...
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Uomo politico ed economista bulgaro (Plovdiv 1849 - Sofia 1924), più volte ministro delle Finanze (1886, 1894, 1897), dopo la morte di K. Stoilov (1901) divenne capo del Partito nazionalista e nel 1911, [...] come presidente del Consiglio, fu uno degli artefici della Lega balcanica contro la Turchia. ...
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Uomo politico egiziano (Il Cairo 1884 - Neuilly-sur-Seine 1950), presidente del Consiglio (1930-33) di un gabinetto extraparlamentare che governò appoggiato dal Partito del popolo (ḥizb ash-sha῾b). ...
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(IV, p. 184; App. I, p. 145; II, I, p. 242; III, I, p. 126; IV, I, p. 153)
Popolazione. − Secondo una stima del 1989 la popolazione sale a 31.903.275 ab. (11 ab. per km2). L'evoluzione demografica recente [...] ruolo dipartiti maggioritari nel sistema politico. Confermando la tendenza in atto dal 1987, la vittoria è andata al candidato peronista C.S. Ménem che ha ottenuto il 48% dei suffragi contro il 37% del radicale E. Angeloz, designato dal presidente ...
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IRLANDA (XIX, p. 544; App. I, p. 738; II, 11, p. 64)
Lucio GAMBI
Florio GRADI
Angelo TAMBORRA
La popolazione dell'Eire che per un secolo dopo il 1846 aveva continuato a calare lentamente (nel 1946 [...] misura, mentre non è riuscito al Fianna Fail di giungere, a mezzo referendum, a far adottare nelle elezioni alla Camera il collegio uninominale. Il partito ha conservato il potere col presidente del consiglio S. Lemass (al potere dal 23 giugno ...
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presidènte s. f. e m. [dal lat. praesĭdens -entis, part. pres. di praesidere «presiedere»] (f. anche -éssa). – 1. Chi presiede, cioè la persona che, nominata elettivamente o per investitura dall’alto, sovraintende, dirige, coordina, con o senza...
pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...