Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Francesco Carrara
Giovannangelo De Francesco
Francesco Carrara è considerato il più illustre rappresentante della cosiddetta scuola classica di diritto penale, per il suo fondamentale contributo all’elaborazione [...] a postulare la rilevanza del solo dolo diretto allorquando si versi in materia di tentativo, in base al presupposto che il dolo cosiddetto indeterminato (che oggi definiremmo ‘eventuale’) – dove l’evento è previsto come esito puramente accessorio ...
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DONI, Agostino
Antonio Rotondò
Nacque a Cosenza intorno alla metà del sec. XVI: "Consentimis, medicus et philosophus" si dice egli stesso nel frontespizio dell'unica sua opera nota.
Le informazioni [...] , naturali ratione ostenditur. Ad Stephanum sereniss. regem Poloniae.
Filosofo della natura in senso telesiano, il D. muove dal presupposto che la possibilità di risultati plausibili nelle ricerche sulla natura in generale e sulla natura dell'uomo in ...
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MAGGINI, Francesco
Domenico Proietti
Nacque a Empoli, il 3 ag. 1886, da Mario ed Erminda Maestrelli. Nel luglio 1909 si laureò in lettere presso l'Istituto di studi superiori di Firenze.
Qui ebbe come [...] della capitale importanza dell'opera del maestro di Dante nella costituzione di una tradizione retorico-letteraria in volgare, nel presupposto (sin da allora ben chiaro al M.) del notevole peso dei rapporti tra latino e volgare nella formazione della ...
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GUINIGI, Antonio
Franca Ragone
Figlio di Francesco di Lazzaro e presumibilmente di Filippa di Arbore Serpenti, forse terzogenito, nacque a Lucca sul finire degli anni Sessanta del Trecento. Ben poco [...] tra Lucca e Firenze già nel luglio del 1395. Ma in questo periodo la posizione antiviscontea di Lucca aveva come presupposto la preoccupazione con cui si guardava all'eventualità che Iacopo Appiani, signore di Pisa, estendesse con il favore di Milano ...
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Filosofo tedesco, nato a Düsseldorf il 15 marzo 1922; ha insegnato nelle università di Kiel (1962-69), Saarbrücken (1969-72) e Francoforte sul Meno (1972-92). Nel 1988 gli è stato assegnato il premio internazionale [...] nella "comunità illimitata della comunicazione" (concetto ripreso in parte da C.S. Peirce) il presupposto trascendentale dell'attività conoscitiva, che è, essenzialmente, un'attività di interpretazione, argomentazione e comunicazione basata ...
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DE MARTINO, Ernesto
Vittorio Lanternari
Nacque a Napoli il 1º dic. 1908 da Ernesto, ingegnere delle Ferrovie dello Stato, e da Gina Jaquinangelo. All'università di Napoli seguì la scuola di Adolfo Omodeo, [...] dell'antropologia applicata statunitense, venivano passate al vaglio di un pensiero critico che intendeva dimostrame un comune presupposto antistoricista - per il D. "naturalistico" - dichiarato o implicito. Il contatto con Raffaele Pettazzoni, che a ...
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CARACCIOLO, Corrado
Dieter Girgensohn
Appartenente alla nobile famiglia napoletana, nacque, probabilmente a Napoli, da Roberto, intorno al 1360. Nulla si sa della sua giovinezza: l'affermazione, che [...] dell'arcivescovato di Nicosia, avvenuto il 29 marzo 1395, e con ciò l'elevazione al rango prelatizio crearono il presupposto per l'attribuzione del titolo di camerlengo, assegnatogli il giorno successivo.
In tale carica il C. deve avere goduto ...
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MAGGI, Leopoldo
Fausto Barbagli
Nacque a Rancio Valcuvia, presso Varese, il 15 maggio 1840 da Michele e da Serafina Salici. Compì gli studi universitari a Pavia, dove, ancora studente, fu assistente [...] al dibattito glaciologico ottocentesco, schierandosi, come G. Omboni e A. Stoppani, a favore della teoria glaciale.
Basata sul presupposto che nell'antichità i ghiacciai avessero occupato una superficie molto più estesa dell'attuale e nel ritirarsi ...
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DIEDO, Francesco
Sergio Zamperetti
Nacque a Venezia, nella parrocchia dei Ss. Apostoli, l'8 dic. 1560, primo dei tre figli maschi di Antonio e Cecilia Correr quondam Anzolo; Vincenzo e Anzolo furono [...] , di Padova o Brescia o Verona, e l'età non più giovane del D. non costituiva in ogni caso un presupposto molto incoraggiante. Si trattava purtuttavia del primo incarico in grado di affrancarlo da un desolante anonimato e il D. seppe comunque ...
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Filosofo ed economista (Londra 1806 - Avignone 1873). Figlio primogenito di James, che ne curò personalmente l'educazione, fu introdotto dal padre, in giovane età, nell'ambiente dei filosofi radicali. [...] della logica di M. comporta la possibilità di organizzare in serie continua e complessa le esperienze, partendo dal presupposto dell'uniformità e costanza della natura. Anche le verità e gli assiomi della matematica sono casi di constatazione ...
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presupposto
presuppósto s. m. [part. pass. di presupporre, sostantivato]. – 1. Ciò che si presuppone o si è presupposto; in partic., ciò che si deve ammettere come precedente ad altro e come sua condizione, ciò che è posto a fondamento di...
presupporre
presuppórre v. tr. [comp. di pre- e di supporre] (coniug. come porre). – 1. Supporre, pensare, immaginare in precedenza: si presuppone che sappiate di cosa stiamo parlando; presuppongo che la questione si risolva positivamente;...