FANTUZZI, Antonio
Barbara Jatta
Non si conoscono gli estremi anagrafici del F. che fu pittore e acquafortista di origine bolognese, attivo nella residenza reale di Fontainebleau come aiuto di F. Primaticcio [...] . FECIT. AN.D. M. D. 45" è stata interpretata dalla Massar e da altri), al di là dell'indubbia invenzione del Primaticcio, come una conferma dell'origine bolognese dell'incisore.
Oltre ad essere un fine incisore di traduzione il F. fu anche inventore ...
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LONGHI, Barbara
Giordano Viroli
Figlia del pittore Luca e di Bernardina Baronzelli, nacque a Ravenna il 21 sett. 1552 (Simoni, 2000, p. 213). Nel 1568 Vasari, pubblicando la seconda edizione delle Vite, [...] nella biografia di F. Primaticcio faceva menzione del padre e della L., all'epoca sedicenne, lodandone la precoce disposizione all'arte. Altri storiografi a lei contemporanei, fra cui Manfredi, la indicano pittrice precoce e soprattutto rinomata ...
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BOSCOLI, Giovanni, detto Giovanni della Fontana o Nanni da Montepulciano
Alberto Cornice
Figlio di Tommaso, scultore, nacque a Montepulciano intorno al 1524 (in una lettera del 28 maggio 1588 dice di [...] essere "di anni 64 circa": Ronchini, p. 174). Il Vasari, nella descrizione delle opere del Primaticcio, ci dà notizia della prima attività del B. come stuccatore, al seguito del Vasari stesso, nel palazzo Vecchio di Firenze. Nel 1563 il B. era a Roma ...
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DOMENICO Fiorentino (Domenico del Barbiere)
Fabio Fiorani
Nei documenti che attestano la sua attività artistica, certificazioni e atti notarili trovati in Francia, soprattutto a Troyes (Archivio municipale), [...] da D. nel 1545. Il Banchetto d'Alessandro il Grande (Herbet, 1899, n. 6; Zerner, 1969, n. 7), tratto da un disegno di Primaticcio, è oggi conservato al Louvre. La Gloria (Herbet, 1899, n. 7, Zerner, 1969, n. 9; Borea, 1980, n. 767), secondo lo Zemer ...
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MARCHETTI, Marco, detto Marco da Faenza
Valerio Da Gai
Nacque a Faenza da Andrea di Giacomo. La sua data di nascita viene generalmente collocata tra il secondo e il terzo decennio del Cinquecento, comunque [...] formazione. Lo stesso G. Vasari, del quale il M. fu stretto collaboratore, pur menzionandolo nella biografia di F. Primaticcio (Le vite, VII, p. 422), non risulta chiarificatore in tal senso; comunque il suo testo rimane fondamentale nel delineare ...
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GHISI, Giorgio
Francesco Mozzetti
Nacque nel 1520 a Mantova, da Ludovico, mercante originario di Parma (D'Arco, 1857, p. 268).
Benché non esista alcuna notizia sulla formazione del G., è certo che avvenne [...] mistico di s. Caterina: qui, un paesaggio fluviale ancora nordico fa da sfondo alla scena, fondata su un modello di Francesco Primaticcio, forse mediato da Luca Penni. Collaboratore di Perin del Vaga a Genova, tra il 1537 e il 1540 Penni si era poi ...
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BAROZZI (Barozio), Iacopo (Giacomo), detto il Vignola
Stefano Bottari
Nacque a Vignola (Modena) da Bartolomeo, il 10 ott. 1507.
Dai più autorevoli biografi (Vasari, Danti), e per sua stessa ammissione, [...] impegnato il Vignola in questi anni in Francia, anni che sono pure quelli in cui, per la scomparsa del Rosso, il Primaticcio venne ad assumere una posizione di primo piano e l'incarico non lieve di dirigere la decorazione di Fontainebleau. Del resto ...
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FONTANA, Prospero
Vera Fortunati
Nacque a Bologna nel 1512 e la sua prima formazione è documentata da tutte le fonti a Bologna presso Innocenzo da Imola. Borghini (1584, I) informa di un suo soggiorno [...] in fieri nella civiltà manieristica bolognese. Intensi furono anche i suoi contatti con la reggia di Fontainebleau tramite Primaticcio. E quanto si vede nel complesso decorativo con le Storie di Costantino e papa Silvestro (Bologna, palazzina della ...
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DELLA ROBBIA, Girolamo Domenico
Giancarlo Gentilini
Nacque a Firenze il 9 marzo 1488, undicesimo figlio di Andrea di Marco, scultore, e Giovanna Paoli.
Per quanto il corpus delle opere del D. sia ancora [...] a Parigi. Del resto non molto dopo, con la morte di Enrico II (1559), la destituzione del Delorme ed il rientro del Primaticcio nei favori della corte di Caterina de' Medici, la sua posizione si ristabilì e nel 1561 era ancora una volta al lavoro per ...
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CAMPI (Campo), Bernardino
Silla Zamboni
Nato a Cremona nel 1522, da un Pietro orefice e da Barbara. Non sappiamo se fosse parente degli altri Campi, ma il silenzio delle fonti più antiche (A. Campo, [...] la ricchezza delle componenti formative dell'eclettismo del C. (da Giulio Campi a Giulio Romano, dal Parmigianino al Primaticcio e a Camillo Boccaccino) che tende ben presto a comporsi in una cifra manieristica elegante e misurata, che caratterizza ...
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primaticcio
primatìccio agg. [der. di primo, con sviluppo suffissale non chiaramente spiegato] (pl. f. -ce). – 1. Detto di frutta, ortaggi e sim. che maturano prima della stagione normale o prima di altre varietà della stessa specie: pesche,...