Chenu e il Vaticano II come ‘fine dell’era costantiniana’
Categoria della storia e imperativo pastorale
Gianmaria Zamagni
Fin de l’ère constantinienne è il titolo di un saggio breve del domenicano Marie-Dominique [...] l’incarnazione del pensiero cristiano nella ragione greca e nella scienza araba a cui, già per tre volte in vent’anni, alcuni nel XIII secolo.
Solo alcuni mesi più tardi, nella primavera del 1963, si pubblica sul bollettino del Centro di ...
Leggi Tutto
TESSUTO
S.S. Blair
J. Bloom
Il t. è composto da un ordito o catena (fili disposti longitudinalmente sul telaio) e da almeno una trama, che unisce i fili dell'ordito per la larghezza del telaio. Un [...] dall'epoca romana. Il lino, seminato in inverno o in primavera, matura a luglio, ca. cinque settimane dopo la fioritura; che indicano i t. di qualità derivano da termini o da toponimi arabi o persiani: per es., atlas è il nome di un prezioso satin ...
Leggi Tutto
Antonio Paolucci
Arte contesa
Clariora artificum excellentium
opera ad exteros avecta…
Diritto di provenienza' e universalità del museo
di Antonio Paolucci
8 dicembre 2002
I direttori di 18 fra le più [...] corrotti. L'incubo della rapina hitleriana si concluse nella primavera del 1945 con la Pala dell'Agnello Mistico dei sono avvicendate in Mesopotamia, dalla preistoria alle civiltà di sumeri, accadi, babilonesi, assiri e a quella araba degli hatra. ...
Leggi Tutto
Politica e società negli Stati Uniti
Tiziano Bonazzi
Quando il Novecento, spesso detto il ‘secolo americano’, si è chiuso, gli Stati Uniti, rimasti l’unica superpotenza dopo la vittoria nella guerra [...] fra le tre componenti etnico-religiose del Paese, i curdi, gli arabi sciiti e quelli sunniti, portò a scontri di potere che ben anche per l’ulteriore scandalo, venuto alla luce in primavera, del cattivo trattamento medico dei feriti in guerra al ...
Leggi Tutto
La lingua
Alfredo Stussi
La posizione linguistica del veneziano medievale rispetto ai volgari dell'entroterra ha un nesso preciso con le vicende storiche che portarono all'insediamento lagunare, [...] infatti che non si può far conto sicuro sulla traduzione dall'arabo in veneziano del Pactum Soldani de Aleppo, databile intorno al breve domanda di testamento inoltrata da Alessandro Novello nella primavera del 1281, che costituisce, a distanza di ...
Leggi Tutto
BORROMEO, Federico
Paolo Prodi
Nacque in Milano il 18 ag. 1564 dal conte Giulio Cesare, fratello cadetto di Giberto padre di s. Carlo, e da Margherita, appartenente alla potente e ricca famiglia milanese [...] obbedienza alle sue direttive. Inviandolo a quattordici anni, nella primavera del 1579, allo Studio di Bologna, l'arcivescovo di 12.000 all'inizio) in gran parte orientali (ebraici, arabi, siriaci, etiopici, persiani) o risalenti all'antichità greca e ...
Leggi Tutto
Lucio Caracciolo
Ripensare il mondo. Le provvisorie lezioni dell'11 settembre
11 settembre
Negli Stati Uniti quattro aerei di linea vengono dirottati da terroristi e portati a colpire, in una successione [...] palestinese - in ciò essendo perfettamente in linea con i regimi arabi - non v'ha dubbio che quella causa abbia eccitato e e l'uccisione del presidente della Democrazia cristiana Aldo Moro nella primavera del 1978 - si è sommata una lunga catena di ...
Leggi Tutto
MANUZIO, Aldo, il Vecchio
Mario Infelise
Nacque a Bassiano, un piccolo borgo della campagna laziale nel ducato di Sermoneta. La data di nascita è stata oggetto di discussioni. Il figlio Paolo la collocava [...] contrapponendo la lezione degli antichi greci a quella araba e cristiana allora corrente, pur non aderendo alle appena rinvenuti da Giocondo in un convento francese.
Ma nella primavera del 1509, le operazioni militari intraprese dalla Lega di Cambrai ...
Leggi Tutto
CAVALCANTI, Guido
Mario Marti
Nacque a Firenze, come risulta dalle attestazioni dantesche nel De Vulgari Eloquentia (“Guidonis de Florentia”, II, xii, 3; e cfr. anche I, xiii, 3); ma si ignora in quale [...] donna era Giovanna, salvo che per la sua bieltade... imposto l’era nome Primavera; e così era chiamata” (XXIV, 3). Non ha invece avuto fortuna né pensiero di Alberto Magno e del platonismo arabico-cristiano; dal Casella (cui risale l’incontestabile ...
Leggi Tutto
Percorsi orientali di scrittura femminile
Rosita D’Amora
Tentare di delineare gli sviluppi più recenti di una produzione letteraria, partendo da una prospettiva di genere, comporta l’inevitabile rischio [...] Nei decenni successivi ha iniziato a consolidarsi in tutto il mondo arabo la notorietà di due scrittrici molto prolifiche, l’egiziana Nawal al ῾ ḥārr (2004; trad. it. Una primavera di fuoco, 2007). La ‘primavera di fuoco’ è quella del 2002, segnata ...
Leggi Tutto
primavera dei popoli
loc. s.le f. 1. Denominazione, nata in ambienti mazziniani, dell’insieme dei moti rivoluzionari scoppiati in Europa tra il gennaio del 1848 e la primavera del 1849. 2. Per estensione, ogni moto di ribellione popolare contro...
urginea
urgìnea s. f. [lat. scient. Urginea, dal nome di una tribù araba dell’Algeria, i Ben Urgin]. – Genere di piante della famiglia liliacee, con un centinaio di specie originarie della regione mediterranea, del Sud Africa e delle regioni...