ANDRELINI, Publio Fausto
Robert Weiss
Nacque a Forlì verso il 1462. Nulla si sa circa la sua prima educazione, che ebbe luogo probabilmente nella sua città natale; si può, però, escludere con sicurezza [...] dei quali dovette con ogni probabilità la sua assunzione al servizio dei vescovo di Mantova Ludovico Gonzaga, allora residente a Roma. Nella primavera del 1483 l'A. era già da tempo a Roma: si fece presto notare nell'Accademia Romana di Pomponio Leto ...
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MANCINI, Filippo Giuliano
Stefano Tabacchi
Nacque a Roma il 28 maggio 1641 da Lorenzo e Geronima Mazzarino, sorella del cardinale Giulio. Nel maggio 1653 si trasferì in Francia, insieme con la madre [...] Visconti, secondo cui proprio il M. avrebbe iniziato il fratello di Luigi XIV, Philippe d'Orléans, ai rapporti omosessuali.
Nella primavera del 1661 il M. accompagnò per qualche tratto la sorella Maria che si recava in Italia sposa di Lorenzo Onofrio ...
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ARCONATI LAMBERTI, Giovanni Gerolamo
Elvira Gencarelli
Nulla si sa di sicuro intorno alla sua nascita: molto probabilmente l'A. era figlio illegittimo d'un Arconati e, forse, d'una Lamberti, "nato nella [...] 'imputazione di questo e forse anche di altri due omicidi, l'A. decise di recarsi a Ginevra, dove giunse nella primavera del 1673. Ritenuta sospetta la sua presenza dal Consiglio dei Venticinque, fu ripetutamente invitato ad uscire dalla città; ma l ...
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Nievo, Ippolito
Patriota e scrittore (Padova 1831 - Mar Tirreno 1861). Lo straordinario talento letterario, l’attività giornalistica, l’impegno diretto nell’azione politica e militare contraddistinguono [...] uno dei motivi per i quali il padre di Ippolito sarà poi trasferito a Udine. Mandato a Pisa dalla primavera del 1849, nella speranza della famiglia di assicurargli un contesto ambientale meno turbolento, si avvicinò agli ambienti repubblicani e ...
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Poeta e narratore italiano (n. Porto Maurizio, Imperia, 1945). Insegnante di filosofia e collaboratore di numerose riviste, si è interessato, come studioso, ai procedimenti metaforici (La metafora barocca: [...] dei tempi nei miti delle grandi civiltà (1999); Il passaggio di Ermes (1999). Nel 1980 è apparso il suo primo romanzo, Primavera incendiata, cui sono seguiti Equinozio d'autunno (1987), Fedeli d'amore (1993), L'impero e l'incanto (1995), Il ragazzo ...
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Scrittore nederlandese (Leeuwarden 1898 - Hilversum 1936). Viaggiò come medico di bordo in Estremo Oriente, Sudamerica, Sudafrica, soggiornando più volte in Francia e Spagna. Nel 1933 si stabilì a Tangeri, [...] marinaio", 1935). L'esordio narrativo di S. avvenne nel 1930 con le raccolte di novelle Het lente-eiland ("L'isola della primavera") e Schuim en asch (trad. it. Schiuma e cenere, 1994), seguite dai romanzi Het verboden rijk ("Il regno proibito", 1932 ...
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Pseudonimo del poeta e pubblicista lettone Arvīds Peine (Inčukalns, Vidzeme, 1894 - Riga 1975). L'influenza dell'espressionismo russo e occidentale si evidenzia, soprattutto per l'aspetto ideologico, nella [...] una vasta attività pubblicistica e compose raccolte di versi patriottici che gli valsero grande popolarità e anche un premio Stalin (1948). Tali contenuti permangono anche nell'ultima raccolta, Vēl viens pavasaris ("Ancora una primavera", 1964). ...
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BOIARDO, Matteo Maria
Fiorenzo Forti
Nacque a Scandiano, castello del Reggiano, quando il Sole appariva nella costellazione dei Gemelli (son. 78), quindi fra il 21 maggio e il 21 giugno, nel 1441 o, [...] formano il nome di Antonia Caprara. Anche il tempo della passione s'induce con certezza da un sonetto scritto dal B. nella primavera del 1471, durante il viaggio a Roma per l'investitura di Borso: il poeta confessa di sospirar d'amore ormai da quasi ...
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DIETAIUTI, Bondie
Liana Cellerino
Nacque nella prima metà del sec. XIII, probabilmente a Firenze: fiorentino lo dice infatti il cod. Vat. lat. 3793, unico testimone del suo piccolo corpus poetico.
Nessuna [...] gruppo dei rimatori fiorentini prestilnovisti. Il sonetto prescelto dal Massi, graziosa composizione sul tema occitanico della primavera, Quando l'aira rischiara e rinserena, ebbe perciò onore di menzione nell'esordio della Storia della letteratura ...
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Scrittore e pensatore tedesco (Mohrungen, Prussia Orientale, 1744 - Weimar 1803). Di modeste origini, si diede una prima formazione in casa del diacono Trescho, il quale, accogliendolo come aiutante nella [...] 1764 era a Riga, quale coadiutore alla scuola del duomo e quindi anche quale predicatore, e vi rimase fino alla primavera del 1769; qui H. iniziò la sua attività pubblicistica coi Fragmente über die neuere deutsche Literatur (1766-67), cui seguirono ...
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primavera
primavèra s. f. [lat. pop. *primavera, rifacimento del lat. class. primo vere «all’inizio della primavera (ver veris)»]. – 1. La prima delle quattro stagioni dell’anno, fra l’inverno e l’estate, che va dal 21 marzo al 21 giugno nell’emisfero...
primavera dei popoli
loc. s.le f. 1. Denominazione, nata in ambienti mazziniani, dell’insieme dei moti rivoluzionari scoppiati in Europa tra il gennaio del 1848 e la primavera del 1849. 2. Per estensione, ogni moto di ribellione popolare contro...