Fabbri, Diego
Francesco Suriano
Drammaturgo, sceneggiatore, giornalista e operatore culturale, nato a Forlì il 2 luglio 1911 e morto a Riccione il 14 agosto 1980. Il tema centrale della sua opera ‒ [...] lo scontro tra l'uomo dell'orgoglio e l'uomo dell'amore, ferma su un unico linguaggio o schema, sin dai suoi primi lavori (Il nodo, 1936; Rifiorirà la terra, 1937 scelte 'uniche' ma doverose per rispettare la loro condizione di esseri umani ‒ e aver ...
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sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] per gli esponenti del marxismo, le due scuole di pensiero che per prime si fecero interpreti di queste esigenze. Di de Saint Simon era l della loro percezione letteraria.
Tra le ipotesi teoriche di s. della letteratura, quelle, opposte fra loro, del ...
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Striscia di terreno più o meno lunga e di sezione sensibilmente costante, attrezzata per il transito di persone e di veicoli (in qualche caso di sole persone, s. pedonale) sia nei centri abitati sia nelle [...] sia riguardo alla capacità sia al tipo di pavimentazione.
Già nei primi decenni del 20° sec. si sentì la necessità di costruire costante (rettifili o archi di circonferenza), raccordati tra di loro con tratti a curvatura variabile. Il raggio minimo ...
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Il sistema e il modo di separare in un testo scritto i periodi e i vari elementi della proposizione con segni convenzionali (segni d’i.), per rendere più chiaro il senso, indicare le pause e le inflessioni [...] di interpunzione. Nelle iscrizioni latine è frequente l’uso del punto tra parola e parola; in quelle latine e greche di età più (grammatici, notai e dettatori), nelle loro Summae, della fine del 13° sec. e dei primi del 14°, proposero metodi che si ...
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segnatura editoria Indicazione posta alla base della prima pagina di un foglio di stampa, per stabilire il progressivo succedersi dei fascicoli nell’ambito di un testo al fine di confezionarlo e rilegarlo [...] volumi, anche il numero del volume: nel primo caso la s. viene detta semplice; nel forma quadratica reale Differenza tra il numero dei coefficienti i minerali recavano in sé qualche segno della loro efficacia; così ogni parte di una pianta che ...
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MANIFESTO
Arturo Carlo Quintavalle
Il m. costituisce una forma di comunicazione di massa la cui storia s'inserisce in quella più ampia e antica della divulgazione delle notizie di pubblico interesse, [...] o a diodi fotoemittenti animati da un programma computerizzato.
Tra le prime forme di m. popolare, a fini di richiamo, vengono assunte a modello da L. Veronesi e da A. Steiner per i loro m. e per la grafica.
Un altro settore, di solito trascurato, è ...
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GIORNALE e GIORNALISMO
Paolo Murialdi
(XVII, p. 184; App. I, p. 675; II, I, p. 1057; IV, II, p. 78)
La stampa italiana dal 1978 al 1992. − Grandi cambiamenti sono avvenuti nel sistema italiano dei mass [...] due volte all'anno al Parlamento. Il primo Garante è M. Sinopoli; gli succede dal per la concorrenza che proviene loro dai quotidiani, sempre più arricchiti copie; mensili 1.503.900 copie.
La competizione tra i grandi gruppi si estende anche al di là ...
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GIORNALE e GIORNALISMO (XVII, p. 184; App. I, p. 673; II, 1, p. 1057)
Paolo Murialdi
Il giornalismo italiano dal 1949 a oggi. - Nelle complesse vicende del g. italiano nell'oltre il quarto di secolo [...] i quotidiani trascurano, che il loro linguaggio è semplice e più aderente a diversi strati sociali.
Tra il 1949 e il 1956 si sorreggono con le sottoscrizioni degli aderenti e dei simpatizzanti. Il primo è Il Manifesto (28 aprile 1971, dir. L. Pintor) ...
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Giornale e giornalismo
Paolo Murialdi
(XVII, p. 184; App. I, p. 675; II, i, p. 1057; IV, ii, p. 78; V, ii, p. 459)
La stampa nell'ultimo decennio del 20° secolo ha attraversato tempi difficili, non [...] lettori mancati di giornali quotidiani nel mondo.
Tra le cause delle disaffezioni non vanno trascurati e quelle del Sud: 140 copie nelle prime e 57 copie ogni 1000 abitanti nelle altre 'gigantismo' editoriale se la loro diffusione può contare su eventi ...
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ZAVOLI, Sergio
Paolo Zippel
Giornalista e scrittore, nato a Ravenna il 21 settembre 1923. Nel 1947 iniziò l'attività di giornalista radiofonico presso la RAI. Frequentò C. Zavattini, e sotto l'influenza [...] loro stesso ambiente sonoro (e non più ricostruite in studio): ebbe così origine il cosiddetto ''documentario all'italiana''. Nei primi 1986; successivamente ha ricoperto vari altri incarichi, tra cui quello di presidente della Radiotelevisione di San ...
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tra
prep. [lat. intra] (radd. sint.). – 1. a. Indica fondamentalmente posizione intermedia tra persone, oggetti, o tra limiti di luogo e anche di tempo: un paesetto a mezza strada tra Siena e Firenze; tra un palo e l’altro c’è una distanza...
primo
agg. [lat. prīmus, superl. dell’avv. e prep. ant. pri «davanti», da cui anche il compar. prior]. – 1. Numerale ordinale (indicato con 1° se si utilizzano cifre arabiche, oppure con il numero romano I) che, con il suo normale uso di agg.,...