ALVARO, Corrado
Ferdinando Virdia
Nacque a San Luca (Reggio Calabria) il 15 apr. 1895. Figlio di un maestro elementare, piccolo proprietario di terre, dopo aver compiuto i primi studi, s'allontanò dalla [...] e sociale della sua regione, con i miti e le tradizioni di una gente ancora legata a strutture economiche quasi primitive, non si cancellarono; si fissarono anzi come un elemento fondamentale d'ispirazione e formarono il più ricco sedimento di valori ...
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Filosofo e scrittore politico (castello di Monna, presso Millau, Aveyron, 1754 - Parigi 1840); nel 1790 membro dell'Assemblea per il dipartimento dell'Aveyron, si dimise l'anno successivo per le sue convinzioni [...] dal 1816. Nelle sue opere Théorie du pouvoir politique et religieux dans la société civile (1796), Législation primitive (1802), Démonstration philosophique du principe constitutif des sociétés (1827), deduce da premesse metafisiche il suo sistema ...
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Filologo inglese (Chiuchiang, Cina, 1898 - Oxford 1971), prof. di "poesia" al Wadham College di Oxford dal 1946 al 1951, poi vicecancelliere della stessa università (1951-54), presidente della British [...] opere: Sophoclean tragedy, 1944; From Virgil to Milton, 1945; The romantic imagination, 1950; Heroic poetry, 1952; The Greek experience, 1957; Primitive song, 1962; Landmarks in Greek literature, 1966; Periclean Athens, 1971; Homer, 1972, postumo. ...
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Etnologo (Glasgow 1854 - Cambridge 1941). Delle sue numerose e vaste opere soprattutto di etnologia religiosa, vanno ricordati i volumi riuniti sotto il titolo The golden bough; a study in magic and religion [...] scala. Egli muove dall'evoluzionismo e considera i fenomeni religiosi per i quali si trovino analogie in civiltà primitive come sopravvivenze di un'antica mentalità religiosa o magica. Distingue tra magia e religione, ritenendo che questa ultima ...
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Antropologo statunitense (Chicago 1897 - New York 1958). Ha compiuto ricerche in numerose comunità di villaggio e urbane dell'America Centrale (Messico 1926-27, Guatemala 1931, 1933, 1948) inaugurando [...] , sottolineando le influenze negative dell'ambiente urbano sulle società di piccole dimensioni. Tra le altre opere: The primitive world and its transformation (1953), The little community (1955; trad. it. 1976), Peasant society and culture (1956 ...
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BELLUCCI, Giuseppe
Bianca Maria Galanti
Nato a Perugia il 25 aprile 1844, si dedicò a studi di chimica e di paletnologia, etnografia e folclore; nel 1874 divenne titolare della cattedra di chimica organica [...] inerenti alla formazione della grandine e i vari tipi di amuleti che hanno il privilegio di allontanarne il pericolo; in Il feticismo primitivo in Italia e le sue forme di adattamento (Perugia 1907), che è forse la sua opera più compiuta, il B. si ...
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Etnologo (Selkirk 1844 - Banchory, Aberdeenshire, 1912). Studiò a St. Andrews (ove fu poi docente) e a Oxford; fellow del Merton College a Oxford e presidente della Folklore Society. Il suo nome resta [...] dominante: sostenne la priorità del rito rispetto al mito, trovò originali riscontri tra la religione greca e le religioni primitive, ecc. Delle sue opere letterarie, critiche e storiche si ricordano le poesie raccolte in Collected poems (post. 1923 ...
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sogno
Simona Argentieri
Il lavoro della mente nel sonno
Il sogno è un’attività mentale che si svolge durante il sonno, composta da una grande ricchezza e varietà di immagini, sensazioni, emozioni. Sognare [...] il fascino di questa misteriosa creazione notturna della nostra mente e hanno cercato di comprenderne la natura. In epoche primitive si pensava che i sogni fossero inviati da una qualche divinità o potenza superiore e che avessero un significato ...
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Poeta italiano (Napoli 1860 - ivi 1934). Al centro della sua arte è un senso drammatico e insieme elegiaco della realtà quotidiana, della vita del popolo napoletano e delle stesse bellezze naturali di [...] d'Italia dalla fondazione (1929).
Opere
I temi dominanti del Di G. sono amore e dolore, nelle loro manifestazioni essenziali, primitive, espressi nelle forme oggettive del dramma ('O mese mariano, 1900; 'O voto, in collab. con G. Cognetti; Assunta ...
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Figlio (213 circa - 165 o 162 a. C.) di Filippo V, e ultimo re dei Macedoni. Iniziò presto l'attività militare al seguito del padre. Scoppiato un grave dissidio fra P. e il fratello più giovane, Demetrio, [...] qualche successo nei due primi anni (vittoria di Callinico in Tessaglia, nel 171), ma non seppe sfruttarlo, alienandosi anche le primitive simpatie di gran parte della Grecia; quando poi i Romani, guidati da Paolo Emilio, avanzarono fino a Pidna (168 ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
primitivo2
primitivo2 s. m. [dall’aggettivo prec., con riferimento alla maturazione precoce]. – Vitigno pugliese da vino rosso, detto anche primativo, coltivato spec. nelle province di Brindisi e Taranto: ha grappoli cilindrici, di colore...