Filosofia
Processo logico-discorsivo (dal gr. apodissi) in virtù del quale si arriva a garantire la validità di un enunciato.
La nozione di d. venne introdotta da Aristotele che la definì come quella forma [...] possono essere considerate, da un punto di vista elementare, intuitivo, come proposizioni di per sé evidenti, relative a concetti primitivi pur essi di significato evidente (le ‘nozioni comuni’ di Euclide); ma da un punto di vista logicamente più ...
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radice
radice [Der. del lat. radix -icis] [ALG] Numero che elevato a una certa potenza riproduce un numero dato: r. seconda, o r. quadrata, la potenza 1/2; r. terza, o r. cubica, la potenza 1/3; ecc.; [...] φ+2(n-1)π/n; le loro immagini nel piano complesso sono i vertici di un poligono regolare di n lati. ◆ [ANM] R. n-esima primitiva dell'unità: è ogni r. n-esima che non sia r. dell'unità di indice minore di n: allora le altre r. n-esime sono potenze di ...
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ZERO (fr. zéro; sp. cero; ted. Null; ingl. zero)
Michele Cipolla
Lo zero è da riguardarsi come numero nel senso cardinale (v. numero), quando risponde alla domanda "quanti sono gli oggetti (di una data [...] zero può essere introdotto in vario modo. Nella teoria ordinale di G. Peano (1889) lo zero è uno dei tre concetti primitivi (zero, numero, successivo) in base ai quali il Peano fonda l'aritmetica, formulando su di essi le seguenti cinque proposizioni ...
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secondario
secondàrio [agg. e s.m. Der. del lat. secundarius, da secundus "secondo"] [LSF] Di cosa che viene come seconda, nel tempo o nello spazio oppure in ordine d'importanza, rispetto a un'altra [...] variabile che percorre il circuito primario. ◆ [GFS] Era s., o Secondario s.m.: nella cronologia geologica, lo stesso che Mesozoico. ◆ [GFS] Roccia s.: nella geologia, roccia sedimentaria costituita da frammenti di rocce preesistenti (primitive). ...
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Statistico e sociologo italiano (Motta di Livenza 1884 - Roma 1965); prof. univ. dal 1910, ha insegnato a Cagliari, Padova e Roma (dal 1925 al 1954); fondatore e preside (dal 1936 al 1954) della facoltà [...] patologia economica (1935; 5a ed. 1952); Memorie di metodologia statistica (1938); Le rilevazioni statistiche tra le popolazioni primitive (2a ed. 1941); Teorie della popolazione (1945); La misura dei fenomeni collettivi (1948); Lezioni di statistica ...
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Matematico, fisico, astronomo e geodeta tedesco (Brunswick 1777 - Gottinga 1855), considerato uno dei più grandi genî scientifici di tutti i tempi. Taluni aneddoti su G. fanciullo testimoniano di una sua [...] essenziali e nuovi ricordiamo la legge di reciprocità dei residui quadratici, la dimostrazione dell'esistenza delle radici primitive di un numero primo, la celebre condizione necessaria e sufficiente cui devono soddisfare i fattori primi di ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Teoria della ricorsivita
Piergiorgio Odifreddi
Teoria della ricorsività
La teoria della ricorsività affronta lo studio delle funzioni con lo [...] i numeri sono tutti della forma 0 o S(x) (e non entrambe), Dedekind introdusse il principio di definizione per ricorsione primitiva: per definire una funzione su tutti i numeri naturali è sufficiente stabilire il suo valore per 0 e descrivere come si ...
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propagazione
propagazióne [Der. del lat. propagatio -onis, da propagatus (→ propagatore)] [LSF] L'estendersi, l'avanzare di una grandezza fisica nello spazio o nel tempo o in ambedue; è detta spec. del-l'energia [...] errori delle misure che s'occupa delle regole con cui si precisano gli errori derivati a partire dalla conoscenza degli errori primitivi: v. dati, statistica dei: II 89 a. ◆ [TRM] P. del calore: i vari modi con cui l'energia termica si trasmette ...
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Nel linguaggio scientifico, si dice di ente o grandezza, e anche di espressione matematica o di espressione indicante un legame tra certe grandezze, che non muti operando particolari cambiamenti di variabili [...] assume la funzione a trasformazione effettuata non differisce da ciò che si avrebbe sostituendo direttamente nella funzione data alle primitive coordinate le nuove (cosa che in generale non si verifica). In maniera del tutto analoga si definisce una ...
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In matematica, si chiamano metodi, o procedimenti di a. o, semplicemente, a., procedure alle quali si ricorre per rappresentare enti matematici (numeri, misure, funzioni ecc.) in modo non esatto, ma sufficientemente [...] misure di alcune (che chiameremo grandezze derivate) si ricavano da quelle di altre (grandezze primitive) mediante opportune operazioni. Se delle grandezze primitive sono note soltanto misure approssimate, allora da queste è possibile dedurre misure ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
primitivo2
primitivo2 s. m. [dall’aggettivo prec., con riferimento alla maturazione precoce]. – Vitigno pugliese da vino rosso, detto anche primativo, coltivato spec. nelle province di Brindisi e Taranto: ha grappoli cilindrici, di colore...