(App. IV, I, p. 138)
Consolidamento specialistico e revisionismo critico segnano la vicenda delle scienze etno-antropologiche negli ultimi vent'anni. La sinonimia dei termini antropologia (in senso culturale [...] la diversità dei contesti.
Bibl.: M. Mead, Coming of age in Samoa, New York 1928 (tr. it., L'adolescente in una società primitiva, Firenze 1959); G. Calame-Griaule, Ethnologie et langage. La parole chez les Dogon, Parigi 1965 (tr. it., Il mondo della ...
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(App. V, 1, p. 336)
Nuove strategie
di Giovanna Mencarelli
I b. c. hanno costituito in Italia un settore a lungo emarginato e sottovalutato nella politica e nelle scelte della pubblica amministrazione, [...] it. Torino 1981.
P. Toschi, Arte popolare italiana, Roma 1963.
A. Buttitta, Ideologia e folklore, Palermo 197.
Arte e società primitive, a cura di G. Scoditti, Roma 1975.
P. Clemente, P. Orrù, Sondaggi sull'arte popolare, in Storia dell'arte italiana ...
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Società contadine
Werner Rösener
Introduzione
La ricerca sulla struttura e sull'evoluzione delle società contadine ha conosciuto un impetuoso sviluppo negli ultimi decenni. La cultura contadina è stata [...] l'ottemperanza possono anche far ricorso a sanzioni. Ciò che segna "la distinzione cruciale tra i contadini e i coltivatori primitivi", scrive Wolf, è "la produzione di un fondo di rendita. Tale produzione a sua volta è alimentata dall'esistenza di ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] Il problema, in sede di scritti teorici, si risolve nella giustificazione della funzionalità e utilità della magia nell'ambito della vita primitiva. In Science and religion (in The Listener, IV, n. 94 [1930], pp. 683-84,716-17) esamina i rapporti fra ...
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abitazione
Margherita Zizi
Una casa, tanti usi
Sin dalla preistoria l'uomo sente il bisogno di procurarsi dei rifugi, ricavandoli da ripari naturali, come le grotte, o costruendoli con i materiali che [...] infatti la varietà delle forme di vita dell'uomo e i loro mutamenti nello spazio e nel tempo
Le abitazioni primitive
Le prime abitazioni dell'uomo sono generalmente costruzioni provvisorie, formate da alcuni rami piantati nella terra e ricoperti di ...
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Scienze sociali
Pietro Rossi
Le scienze sociali come 'famiglia' di discipline
Definire che cosa siano le scienze sociali è assai più arduo che non definire, per esempio, che cosa siano la geometria [...] ad essi una qualsiasi dignità culturale. L'antropologia si sottraeva a questa alternativa riconoscendo nello stato selvaggio dei popoli primitivi una fase di sviluppo della cultura umana che i popoli europei hanno anch'essi attraversato e da cui si ...
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animismo
Cecilia Gatto Trocchi
La credenza che tutto abbia un'anima
Gli esseri umani percepiscono in sé stessi, oltre al corpo, un elemento spirituale che si manifesta nei sentimenti, attraverso i sogni, [...] cure e rituali. Con la morte l'anima si distacca definitivamente dal corpo e vive di vita propria.
In tutte le società primitive è presente l'idea di anima e si dà molta importanza ai sogni. Inoltre l'idea della sopravvivenza dell'anima dopo la morte ...
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Struttura sociale
Massimo Paci
Introduzione
Come osservava Peter Blau (v., 1977, p. 10) oltre venti anni fa, "per molti sociologi il concetto di struttura sociale è ricco di connotazioni e implicazioni [...] tipo di regola di filiazione e a certe istituzioni matrimoniali che non ad altre.
La tipologia delle società primitive così costruita ha una base essenzialmente statistica e non teorica. A differenza degli antropologi funzionalisti (come ad esempio ...
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Evoluzione culturale umana, processi della
Pietro Scarduelli
Introduzione
Nella seconda metà dell'Ottocento il paradigma evoluzionistico si afferma in diversi ambiti disciplinari, dalla biologia alla [...] '.
Anche Parsons delinea una sequenza evolutiva che si ispira a quella di Childe e che si articola in tre stadi: primitivo, intermedio e moderno. All'interno del primo stadio Parsons opera un'ulteriore distinzione fra due fasi, la seconda delle quali ...
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VIOLENZA
Giovanni Jervis
Birgitta Nedelmann
Luciano Pellicani
Psicologia sociale
di Giovanni Jervis
Definizione
In senso lato si designa come violenza un'alterazione del corso naturale degli eventi, [...] può sfuggire alla violenza: è condannato a scegliere fra la guerra intratribale e la guerra intertribale.
Se è vero che la società primitiva è una 'società per la guerra', è altresì vero che è una società nella quale non è dato trovare quella che è ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
primitivo2
primitivo2 s. m. [dall’aggettivo prec., con riferimento alla maturazione precoce]. – Vitigno pugliese da vino rosso, detto anche primativo, coltivato spec. nelle province di Brindisi e Taranto: ha grappoli cilindrici, di colore...