LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] razionale, deve ispirarsi alla natura; i poeti moderni, guastati dalla civiltà e dall'intelletto, devono calarsi nel primitivismo di Omero, Esiodo, Anacreonte, Callimaco. È questo il nodo di un classicismo innervato di passione patriottica e politica ...
Leggi Tutto
CAMPAGNA, Giuseppe
Giuseppe Inzitari
Nacque a Serra Pedace in provincia di Cosenza (come risulta dall'atto di battesimo; non quindi nel vicino comune di Pedace, come scrissero L. Accattatis e V. Imbriani, [...] di germinare e di radicarsi sul terreno di un ambiente naturalistico e di una tradizione popolare, congeniale, nel suo primitivismo, col furore e l'istintività nordiche. Più spesso, da questo impasto di suggestioni e di spinte varie, nascevano, in ...
Leggi Tutto
CAVALLI, Atanasio
Ugo Baldini
Nato ad Asti intorno al 1717 (poiché il Diamilla Müller lo dice ottuagenario al momento della morte, avvenuta a Roma poco prima del 1798), ebbe una vita sostanzialmente [...] . In quest'ultima è da notare un'appassionata difesa della letteratura e della società civile in genere nei confronti del primitivismo rousseauiano.
Negli stessi anni pubblicò a Roma un discorso Agli amatori dello studio della religione (1778) e la ...
Leggi Tutto
GALLIAN, Marcello
Angiolo Bandinelli
Nacque a Roma il 6 apr. 1902 da Angelo, console generale in Turchia, e da Maria Scalzi. A seguito di difficoltà economiche venne mandato in collegio, prima a Roma [...] magico e barocco: l'anarcofascismo e il surrealismo apocalittico, in Il Novecento, V, Milano 1979, pp. 4460-4484; P. Buchignani, Primitivismo e antiborghesismo nella narrativa di M. G., in Trimestre, XII (1979), p. 31; C. Salaris, G. e "900", in ...
Leggi Tutto
D'ANCONA, Alessandro
Lucia Strappini
Nacque a Pisa il 20 febbr. 1'835 da Giuseppe e da Ester Della Ripa, in una famiglia israelita di origine pesarese colta e di tradizione liberale. Compì i suoi primi [...] . Nigra, su una linea che molto doveva alla opposizione di origine romantica tra natura e civiltà, tra primitivismo popolare e cultura "alta". Rimaneva nell'impostazione critico-metodologica danconiana il presupposto della spontaneità e semplicità di ...
Leggi Tutto
BIANCONI, Giovanni Lodovico
Ettore Bonora
Nacque a Bologna il 30 sett. 1717 da Antonio Maria, fratello del teologo Giovanni Battista, e da Isabella Nelli.
Compiuti i corsi di umanità e appresa la lingua [...] dal fratello Carlo nel terzo volume dell'edizione milanese delle Opere: la poetica neoclassica, con la sua incomprensione del primitivismo in arte, con il concetto d'imitazione idealizzatrice e con i confronti, a volte avventati a volte acuti, tra ...
Leggi Tutto
GUICCIARDINI, Lodovico
Dina Aristodemo
Nacque a Firenze il 19 ag. 1521, da Iacopo di Piero e da Camilla d'Agnolo Bardi, decimo di dodici figli. Le poche notizie sicure sulla sua adolescenza riguardano [...] Piccolomini (papa Pio II) e N. Machiavelli, mostrando però che la loro civiltà moderna ha attenuato l'impronta del primitivismo originario. La novità sta però nell'avere intuito che la moderna identità dei Paesi Bassi, la loro prosperità economica e ...
Leggi Tutto
primitivismo
s. m. [der. di primitivo]. – 1. Carattere primitivo di un popolo, una cultura, una società. 2. a. Tendenza a esaltare o a considerare con particolare interesse il mondo spirituale e artistico dei popoli primitivi, spec. africani,...