Poeta russo (n. Kostug, Oloneck, 1885 - m. in Siberia, in viaggio, 1937); figlio di contadini, K. è il poeta della vita campagnola della Russia settentrionale, cui però dà talvolta il colorito di un primitivismo [...] mitico di sapore letterario. La principale raccolta delle sue liriche è Pesnoslov ("Il libro di canti", 1919) ...
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Pittore (Montrouge 1808 - Parigi 1885). Allievo di J.-D. Ingres, inclinò verso la corrente dei "primitivi" francesi, che risalente nelle sue origini agl'insegnamenti di Ingres, se ne scostò a mano a mano, [...] accentuando i caratteri di un primitivismo di maniera. L'opera principale di A.-D., la decorazione della chiesa di St.-Germain-en-Laye, è condotta con nobiltà di sentire e studiosa ricerca di stile, e tuttavia svela un persistente impaccio scolastico ...
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Pittore francese (Chatou 1880 - Garches, Parigi, 1954). Amico di Vlaminck e di Matisse. D. fu tra le figure più significative del fauvismo ma, già dal 1906, una meditata lettura dell'opera di Cézanne e [...] l'interesse per il primitivismo dell'arte negra lo portarono a smussare la violenta emotività cromatica a favore di una solidità costruttiva e a condurre una ricerca in parallelo con quella di Braque e di Picasso, senza tuttavia giungere a una ...
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Scrittore tedesco (Wies baden 1875 - Lippoldsberg an der Weser 1959); raggiunse anche in Italia una certa notorietà fra le due guerre mondiali come esponente letterario di un colorito "realismo imperialistico" [...] volto a creare il mito di un'Africa affascinante nel suo primitivismo e insieme a esaltare il diritto della Germania a ricostituirsi un impero coloniale (Der Gang durch den Sand, 1916; Volk ohne Raum, 1928). Fu considerato, con qualche forzatura, ...
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Pittrice e scenografa russa (Nagaevo, Tula, 1881 - Parigi 1962). Allieva a Mosca dapprima dello scultore P. Trubeckoj, nel 1900 iniziò a dipingere con M. Larionov, suo futuro marito, con il quale in seguito [...] partecipò ad alcune discusse mostre; nel 1908 aderì al primitivismo, interessata al recupero delle tradizioni popolari russe; fu presente anche alla 2a mostra del Blaue Reiter (Monaco, 1911), a quella della "Coda d'asino" (Mosca, 1912) e a quella ...
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Artista ceco (n. Liberec 1941). Trasferitosi in Germania (1948), si è formato a Krefeld e Düsseldorf. Dal 1962 a Berlino si è dedicato alla pittura ditirambica, sulla quale nel 1966 ha pubblicato anche [...] un manifesto. Dedicatosi poi a temi militareschi e a paesaggi, dal 1981, suggestionato dal "primitivismo" cubista, ha sperimentato la scultura, trasferendo sui soggetti naturalistici e mitologici i colori della pittura. L. è anche autore di poesie. ...
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Pittore (Barcellona 1893 - Palma di Maiorca 1983). Studiò alla Scuola di belle arti di Barcellona e con F. Galí; frequentò l'ambiente dadaista che ruotava intorno alla personalità di F. Picabia. Dopo un [...] periodo caratterizzato da uno stile drammatico ed espressionista, M. elaborò una sorta di realismo estatico, venato di un sofisticato primitivismo (La casa con la palma, 1918, coll. priv.; L'orto con l'asino, 1918, Stoccolma, Moderna Museet; Ritratto ...
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Scultore italiano (Treviso 1889 - Milano 1947). Frequentò a Faenza la Scuola della ceramica, e successivamente studiò scultura a Treviso; nel 1909, a Monaco, fu allievo di A. Hildebrand; nel 1911 fu a [...] completa padronanza di tutti i processi tecnici: pietra, bronzo, terracotta, ceramica, ecc. Dalle prime opere, d'uno stilizzato primitivismo (Orfeo, 1924, Roma, Galleria nazionale d'arte moderna), passò a una ricerca di semplificazione dei volumi (Il ...
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Poeta e principe montenegrino (Njeguši, Cettigne, 1812 - Cettigne 1851). Morto lo zio Pietro I, fu proclamato capo della Chiesa e del popolo montenegrino. Nel 1833 fu consacrato vescovo in Russia. Godendo [...] di tisi, trascorse l'inverno 1850-51 a Napoli. Per la sua cultura e le sue aspirazioni si stacca nettamente dal primitivismo sociale e culturale del Montenegro dei suoi tempi, al quale però egli è saldamente unito per il suo patriottismo e per il ...
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Pittrice e scultrice (Kaũnas 1900 - Roma 1975). Figlia di un rabbino, alla morte del padre si trasferì con la madre a Londra (1905), studiò musica e frequentò lo studio dello scultore J. Epstein. Dopo [...] modi del tutto originali di un vibrante e corposo realismo, suggestioni contraddittorie, dal sensualismo plastico di Rodin al primitivismo e simbolismo cerebrale di Epstein (Tre sorelle, 1937, Roma, Galleria nazionale d'arte moderna; Mafai con gatto ...
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primitivismo
s. m. [der. di primitivo]. – 1. Carattere primitivo di un popolo, una cultura, una società. 2. a. Tendenza a esaltare o a considerare con particolare interesse il mondo spirituale e artistico dei popoli primitivi, spec. africani,...