BARTOLOMEO di Paolo, detto Baccio della Porta (fra, Bartolomeo)
Luisa Marcucci
Nacque a Sofignano (Prato) il 28 marzo 1472. Il padre Paolo di Iacopo, morto il 9 luglio 1487, di famiglia di origine genovese, [...] all'inizio del Cinquecento sembra interessare la più tarda produzione del frate, quasi in una ricerca di primitivismo iconico più rispondente alle sue esigenze di religioso professante, senza tuttavia annullare quella forte impressione avuta a ...
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BIANCONI, Giovanni Lodovico
Ettore Bonora
Nacque a Bologna il 30 sett. 1717 da Antonio Maria, fratello del teologo Giovanni Battista, e da Isabella Nelli.
Compiuti i corsi di umanità e appresa la lingua [...] dal fratello Carlo nel terzo volume dell'edizione milanese delle Opere: la poetica neoclassica, con la sua incomprensione del primitivismo in arte, con il concetto d'imitazione idealizzatrice e con i confronti, a volte avventati a volte acuti, tra ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Rossi
Antonello La Vergata
Storico della filosofia, della scienza e delle idee nel senso più ampio del termine, Paolo Rossi è autore di studi fondamentali sulla rivoluzione scientifica, molti [...] del vitalismo e dell’avanguardismo del primo Novecento. La ridiscesa sul piano arcaico dell’esperienza magica, l’esaltazione del primitivismo e dell’immediatezza, il rimpianto per il passato come paradiso di un’umanità non repressa, la nostalgia per ...
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GUICCIARDINI, Lodovico
Dina Aristodemo
Nacque a Firenze il 19 ag. 1521, da Iacopo di Piero e da Camilla d'Agnolo Bardi, decimo di dodici figli. Le poche notizie sicure sulla sua adolescenza riguardano [...] Piccolomini (papa Pio II) e N. Machiavelli, mostrando però che la loro civiltà moderna ha attenuato l'impronta del primitivismo originario. La novità sta però nell'avere intuito che la moderna identità dei Paesi Bassi, la loro prosperità economica e ...
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ATTARDI, Ugo
Rosa Monaco
Nacque a Sori (Genova) il 12 marzo 1923 da Aurelio e Natalia Donnini.
Gli esordi pittorici e il trasferimento a Roma
Nel 1924, il padre, sindacalista, a seguito della soppressione [...] e i due bassorilievi Bambino malato e Addio a Che Guevara, da cui emergono profili di idoli a metà tra il primitivismo di Gauguin e quello di Picasso, trattati con «modellato sommario e pittorico» (Micacchi, 1971, p. 132), e cominciò a lavorare al ...
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BONA Sforza, regina di Polonia
Henryc Barycz
Figlia di Gian Galeazzo Sforza, duca di Milano, e di Isabella d'Aragona, figlia del re di Napoli Alfonso II, nacque il 2 febbr. 1494 nel castello di Vigevano. [...] del sistema doganale e la concessione in appalto dei dazi fecero aumentare le entrate dello Stato e lo strapparono al primitivismo economico, in cui fino allora era rimasto. Nelle sue riforme amministrative e fiscali B. seguiva il modello napoletano ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Genovesi
Saverio Ricci
In Genovesi si verifica un originale incrocio tra la crisi degli Stati d’antico regime quale concreta occasione riformatrice e un nuovo orientamento cattolico in termini [...] non perciò il sapere» (p. 377). Reazione coerente con quasi tutta la ricezione italiana di Rousseau, che respingeva il primitivismo egalitaristico in nome dell’alleanza tra cultura e illuminato governo. Ma l’ironia sul «Rossò», che piace se «dichiara ...
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LABRIOLA, Antonio
Stefano Miccolis
Nacque a Sangermano (l'odierna Cassino) il 2 luglio 1843, da una "famiglia patriottico-liberale" (scriveva egli stesso a Friedrich Engels il 14 ag. 1891) di modeste [...] di tutta la società presente alle due famose classi, data la sua più varia e complessa articolazione"; e l'eccessivo "primitivismo" con cui alcuni socialisti (Engels compreso) avevano "semplificato l'intreccio della storia", il che poteva indurli a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Leonardo da Vinci
Fabio Frosini
Carlo Vecce
Leonardo da Vinci è sicuramente una delle figure più rappresentative del Rinascimento, di cui incarna l’aspirazione di conoscenza del reale per mezzo della [...] in Leonardo anche tutta una cultura della miscredenza, legata ai nomi dei due Pulci, o, per altro versante, al primitivismo di Piero di Cosimo, e attraverso di lui alla tematica lucreziana dell’origine delle istituzioni e della stessa umanità ...
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BAJ, Enrico
Federica De Rosa
Nacque a Milano il 31 ottobre 1924, primogenito di Angelo e di Maria Luisa Rastelli, entrambi ingegneri. Il padre proveniva da una famiglia milanese di costruttori; la [...] dell’anarchico Pinelli.
Dal 1994 Baj incentrò il suo lavoro sulla serie delle Maschere tribali, immagini di un primitivismo moderno, selvaggio e istintuale, che aprirono un filone nuovo nell’ambito del suo lavoro, sulla cui linea si collocano ...
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primitivismo
s. m. [der. di primitivo]. – 1. Carattere primitivo di un popolo, una cultura, una società. 2. a. Tendenza a esaltare o a considerare con particolare interesse il mondo spirituale e artistico dei popoli primitivi, spec. africani,...