Poeta russo (n. Kostug, Oloneck, 1885 - m. in Siberia, in viaggio, 1937); figlio di contadini, K. è il poeta della vita campagnola della Russia settentrionale, cui però dà talvolta il colorito di un primitivismo [...] mitico di sapore letterario. La principale raccolta delle sue liriche è Pesnoslov ("Il libro di canti", 1919) ...
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Scrittore tedesco (Wies baden 1875 - Lippoldsberg an der Weser 1959); raggiunse anche in Italia una certa notorietà fra le due guerre mondiali come esponente letterario di un colorito "realismo imperialistico" [...] volto a creare il mito di un'Africa affascinante nel suo primitivismo e insieme a esaltare il diritto della Germania a ricostituirsi un impero coloniale (Der Gang durch den Sand, 1916; Volk ohne Raum, 1928). Fu considerato, con qualche forzatura, ...
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LUNDKVIST, Artur
Mario GABRIELI
Poeta e critico svedese, nato a Oderljunga il 3 marzo 1906; fra i più audaci rappresentanti dell'avanguardia poetica svedese affermatasi agli inizî del 1930. È l'introduttore [...] di A. Breton in Svezia (Karavan, 1934-35), seguace del primitivismo e pansessualismo di D. H. Lawrence (Atlantvind, "Vento atlantico", 1932) fin nelle sue forme più infantili e grottesche (significativi a tal riguardo i tentativi di sistemazione ...
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Propriamente, atteggiamento del gusto e del pensiero che, in quanto pone i valori estetici al vertice della vita spirituale, considera la vita stessa come ricerca e culto del bello, come creazione artistica [...] di una poetica rappresenta un tardo prodotto del Romanticismo, manifestatosi nella seconda metà dell’Ottocento, anzitutto in Inghilterra, con il ‘primitivismo’ di D.G. Rossetti, e più con J. Ruskin, W. Pater, O. Wilde; e poi negli altri paesi europei ...
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Poeta e principe montenegrino (Njeguši, Cettigne, 1812 - Cettigne 1851). Morto lo zio Pietro I, fu proclamato capo della Chiesa e del popolo montenegrino. Nel 1833 fu consacrato vescovo in Russia. Godendo [...] di tisi, trascorse l'inverno 1850-51 a Napoli. Per la sua cultura e le sue aspirazioni si stacca nettamente dal primitivismo sociale e culturale del Montenegro dei suoi tempi, al quale però egli è saldamente unito per il suo patriottismo e per il ...
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Musicista e scrittore nordamericano, nato a New York il 30 dicembre 1910. Nel 1929 si trasferì a Parigi e ha fatto lunghi viaggi in Europa, Asia e Africa dove ha anche soggiornato a lungo.
Dopo aver pubblicato [...] cui sono esistenzialisticamente dominati, giova a rendere convincente e artisticamente concreto il loro atteggiamento, che troppo spesso si risolve in un neo-primitivismo convenzionale.
Bibl.: J. W. Aldridge, After the lost generation, New York 1951. ...
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SEL′VINSKIJ, Jlja
Angelo Maria RIPELLINO
Poeta sovietico, nato nel 1899 a Simferopoli. Fece parte, giovanissimo, di una compagnia di attori girovaghi e di una banda di anarchici. Dopo la rivoluzione, [...] fonetica. Tra le altre numerose opere di Sel′ vinskij si cita il poema Uljalaevščina (1927), che rievoca, con rude primitivismo, la lotta partigiana in Siberia, il romanzo in versi Puštorg (1928), la commedia Komandarm a (1928), l'azione teatrale ...
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Critica letteraria
RRené Wellek
di René Wellek
Critica letteraria
sommario: 1. Il termine e il concetto di critica. 2. Teoria della letteratura. 3. Critica pratica e storia della letteratura. 4. Procedimenti [...] risale a molto prima di questo secolo, ma anche un programma per lo studio delle ‛idee base' (quali natura, primitivismo, la catena dell'essere) nella letteratura, ove esse vengono spesso, in molti contesti, diluite e trasformate. The great chain ...
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Futurismo
PPär Bergman
Maurizio Calvesi
di Pär Bergman e Maurizio Calvesi
FUTURISMO
Futurismo letterario di Pär Bergman
sommario: 1. Osservazioni preliminari. 2. Il futurismo italiano: a) presupposti; [...] aveva assunto il nome di futurista, assai più adatto alla sua poesia ‛urbana' che non Gileja, con i suoi richiami al primitivismo rurale e animale. Anche D. Burljuk trovò il termine accettabile, tanto più che il cubismo era di moda nel 1913 e K ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] prosastica (insolita in poesia, per es., l’indicazione geografica «nord» / «sud»). La ricerca e l’esaltazione del primitivismo era stata sollecitata in Cesarotti dalla lettura di Vico.
Quanto al lessico, l’apertura linguistica si registra nelle ...
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primitivismo
s. m. [der. di primitivo]. – 1. Carattere primitivo di un popolo, una cultura, una società. 2. a. Tendenza a esaltare o a considerare con particolare interesse il mondo spirituale e artistico dei popoli primitivi, spec. africani,...