BALDIGARA (Baldigora, Baldigosa, Battigara), Giulio
Gaspare De Caro
Come il più famoso fratello Ottavio, lavorò a lungo al servizio dell'Impero. Nel 1559 fu incaricato dal vescovo di Nitra di ispezionare [...] per la costruzione. Il progetto fu approvato dal consiglio imperiale ed i lavori, che in alcuni casi si allontanarono dal disegno primitivo, furono iniziati nel 1580, sotto la direzione di Ottavio, al cui fianco rimase il B. sino al 1583. Dopo questa ...
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CALVI, Paolo
Giovanna Sarra
Nato a Vicenza il 23 febbr. 1716 da Iacopo e da Chiara Bernardi, entrambi discendenti da antiche famiglie patrizie vicentine, fu avviato agli studi in un collegio della città [...] in India.
Ma la vocazione missionaria del C. rimase inappagata: molto probabilmente ad indurre i superiori a scartare il primitivo loro disegno fu una più approfondita conoscenza del C., giudicato un buon oratore dall'immaginazione fervida e capace d ...
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BIANCHI (Bianco), Giovanni Battista
Giovanna Terminiello Rotondi
Esistono pochissime notizie biografiche di questo artista, vissuto verso la metà del sec. XVII e spesso erroneamente confuso con il quasi [...] Arvedi, ora Allegri, a Cuzzano di Grezzana, in Valpantena, una delle più fastose della provincia di Verona, riportata al primitivo splendore da un recente restauro.
Nell'edificio la cura per la bellezza formale dimostra che l'artista è ancora legato ...
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BAJ, Enrico
Federica De Rosa
Nacque a Milano il 31 ottobre 1924, primogenito di Angelo e di Maria Luisa Rastelli, entrambi ingegneri. Il padre proveniva da una famiglia milanese di costruttori; la [...] a dipingere ritratti, figure e paesaggi e si cimentò nella scultura in legno, materiale che ritenne, al contempo, primitivo ed espressivo. Meditò sulle suggestioni postcubiste e, come rivelano alcune rare opere del tempo, manifestò un chiaro ...
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CAVARA, Vittoriano
Giovan Battista Bietti
Nato a Castelmaggiore (Bologna) il 14 nov. 1886 da Gerardo e da Elisa Balli, si laureò in medicina e chirurgia a. Bologna il 2 luglio 1910. Dopo un breve periodo [...] (Contributo allo studio delle cisti intraretiniche, ibid., XL, [1911], pp. 679-705), sull'epitelioma primitivo delle ghiandole di Meibomio (L'epitelioma primitivo delle ghiandole di Meibomio, in Arch. di scienze med., XLIII[1919], pp. 1-39), sulla ...
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LABANCA, Baldassarre
Cesare Preti
Quarto di nove figli, nacque ad Agnone, nel Molise, il 17 ag. 1829 da Vincenzo, commerciante, e da Maria Angelica Mario. Educato dapprima da uno zio materno, L. Mario, [...] come J. Réville e W. Windelband) seguiti da una significativa corrispondenza intellettuale, si dedicò alle ricerche sul cristianesimo primitivo e sulle filosofie patristica e scolastica poi confluite in un'opera in due volumi (Della religione e della ...
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PIERANTONI, Umberto
Giovanni Paoloni
– Nacque a Caserta il 25 settembre 1876, da Angelo e da Elisa Granozio.
La sua era una famiglia di giuristi, con solide tradizioni politiche e accademiche: lo zio, [...] ’endosimbionte, che spiega la presenza del mitocondrio nella cellula eucariotica come conseguenza dell’associazione biologica tra una cellula primitiva e un proto batterio (L. Margulis, Our symbiontic origins?, in The Sciences, 1997, n. 4, pp. 46 s ...
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BELGRANO, Luigi Tommaso
Giovanna Balbi
Nato a Genova il 2 febbr. 1838, si laureò in tegge, dedicandosi però esclusivamente alle discipline storiche. Socio fondatore della Società ligure di storia patria, [...] (in Atti della Società Ligure di Storia Patria, II, parte I e II, 1862-70), opera fondamentale sul primitivo Comune genovese che può dirsi uno dei migliori frutti della storiografia ligure. Quasi contemporaneamente pubblicava nell'Archivio storico ...
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FIESCHI, Francesco (Franco)
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova attorno al 1490 da Giacomo fu Paride e da Simona Sauli.
Apparteneva al ramo di Savignone, parallelo a quello di Gian Luigi il Vecchio, [...] che è alla base della storia moderna della Repubblica di Genova, è nota come riforma doriana, anche se il primitivo progetto (l'"unione" in ventotto "alberghi" delle famiglie nobili delle opposte fazioni) risaliva a Ottaviano Fregoso; essa fu portata ...
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CAMERINI, Paolo
Sergio Cella
Figlio di Luigi e di Fanny Fava, nacque a Padova il 29 luglio 1868. Rimasto a sedici anni orfano del padre, compì sollecitamente gli studi, con forte senso del dovere. Diresse [...] di perfosfato) che fu la prima del Veneto, un cementificio e uno iutificio. Il palazzo Contarini venne riportato al primitivo splendore, con la demolizione delle parti aggiunte e il ripristino delle logge, la decorazione interna e l'arredamento, una ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
primitivo2
primitivo2 s. m. [dall’aggettivo prec., con riferimento alla maturazione precoce]. – Vitigno pugliese da vino rosso, detto anche primativo, coltivato spec. nelle province di Brindisi e Taranto: ha grappoli cilindrici, di colore...