BELLUCCI, Giuseppe
Bianca Maria Galanti
Nato a Perugia il 25 aprile 1844, si dedicò a studi di chimica e di paletnologia, etnografia e folclore; nel 1874 divenne titolare della cattedra di chimica organica [...] inerenti alla formazione della grandine e i vari tipi di amuleti che hanno il privilegio di allontanarne il pericolo; in Il feticismo primitivo in Italia e le sue forme di adattamento (Perugia 1907), che è forse la sua opera più compiuta, il B. si ...
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Chimico fisico statunitense (Weymouth, Massachusetts, 1875 - Berkeley, California, 1946). I suoi interessi spaziarono in vari campi; propose una teoria costruttiva della radiazione elettromagnetica e si [...] ai vertici di un cubo, con cubi interni gli uni agli altri nel caso di atomi con molti elettroni. Questo primitivo modello di "atomo cubico" che spiegava la presenza di otto elementi nel secondo e terzo periodo del sistema periodico venne ripreso ...
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Vita, origine della
CCyril Ponnamperuma
di Cyril Ponnamperuma
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) le basi scientifiche; b) l'evoluzione chimica. □ 2. Concetti e teorie prima del nostro secolo: a) generazione [...] che del cianuro di idrogeno possono aver contribuito a formare la quantità di α-amminoacidi presente negli oceani della Terra primitiva secondo il meccanismo della sintesi di Strecker (v. Miller, 1957):
RCHO + NH3 + HCN ⇄ RCH(NH2)CN + H20
RCH(NH2)CN ...
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VITA (XXXV, p. 458)
Mario Ageno
Origine della vita. - Il problema dell'origine della v. ha incominciato a richiamare l'attenzione degli scienziati solo nella seconda metà del secolo scorso. Perché ciò [...] di 75 atomi di elio e meno di 2 siano atomi di altri elementi. Era pertanto naturale supporre che anche nella nebula primitiva da cui ha tratto origine il sistema solare, l'idrogeno fosse di gran lunga l'elemento prevalente e che, quindi, carbonio e ...
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RNA
Nancy Maizels
Alan M. Weiner
Per coloro che sono interessati alla conoscenza dei primissimi stadi dell'evoluzione è sempre stata una sfida capire come abbiano avuto origine gli organismi viventi [...] o biologo cellulare, e forse anche un brillante studente delle scuole superiori, potrebbe far rilevare che un genoma primitivo non avrebbe potuto esistere a lungo isolato, vagando libero in un enorme mare primordiale. Il problema della diluizione ...
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I metodi cromatografici per adsorbimento che presentano notevole interesse, sia analitico che tecnico, sono stati largamente affinati in questi ultimi anni; sono stati introdotti numerosi accorgimenti, [...] cromatogrammi bidimensionali capaci di una notevole risoluzione di miscugli anche molto complessi.
Numerosissime le varianti apportate al primitivo sistema al quale abbiamo accennato, allo scopo di adattarlo ai diversi casi da risolvere; così, invece ...
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DNA antico
Jr.
(Department of Entomology Oregon State University Corvallis, Oregon, USA)
George O. Poinar
A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta, l'impiego della tecnica della reazione a catena [...] indiretta per studiare l' evoluzione delle prime comunità umane è quello di cercare e analizzare resti di DNA dei cereali primitivi vicino ad abitazioni umane. T.A. Brown e collaboratori (1993), ideatori del metodo, hanno messo in evidenza che il DNA ...
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Molecole complesse di grandi dimensioni attraverso le quali avviene la trasmissione dell’informazione genetica. Sono presenti nelle cellule di tutti gli organismi (animali e vegetali), dai più semplici [...] Molecole di RNA, dette RNAg, servono come sequenza guida per l’editing dell’RNAm dei tripanosomi, considerato un modo primitivo per modificare l’espressione dei geni. Infine, molecole di RNA sembrano avere un ruolo essenziale nei processi epigenetici ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] 19°-20° sec. e con W. Benjamin.
Nella lunga storia del s. non va dimenticato G.B. Vico, la cui scoperta del simbolismo primitivo trovò echi nello studio romantico e ottocentesco del mito (G.F. Creuzer, J.J. Görres, J.J. Bachofen) e nell’antropologia ...
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ORBITALI MOLECOLARI
Claudio Furlani
Per o. m. s'intende la funzione d'onda associata a un elettrone di una molecola, in un determinato livello energetico e con un particolare valore del momento angolare: [...] molecole di riferimento, di struttura più semplice e descritte adeguatamente dal metodo MO di Hückel nella sua forma primitiva. La molecola reale può quindi venire ricostruita apportando variazioni strutturali alle molecole semplici di riferimento, e ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
primitivo2
primitivo2 s. m. [dall’aggettivo prec., con riferimento alla maturazione precoce]. – Vitigno pugliese da vino rosso, detto anche primativo, coltivato spec. nelle province di Brindisi e Taranto: ha grappoli cilindrici, di colore...