Filosofia
Nella logica kantiana, giudizio a. è quello nel quale il concetto del predicato è implicitamente contenuto nel concetto del soggetto, e in cui quindi basta analizzare il soggetto per ricavarne [...] il predicato (per es. i corpi sono estesi). Il giudizio a., fondato sul principiod’identità e di non contraddizione, è a priori, cioè vero necessariamente e universalmente, ma è infruttuoso, perché non estende la conoscenza, ma la chiarisce soltanto ...
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Economia
Parte assegnata, vincolata o imposta come contribuzione. C. d’imposta è ciò che lo Stato, secondo il metodo del c., fissa preventivamente come ammontare del gettito che intende ricavare da una [...] ed è in genere sostituito da quello di quotità. C. d’importazione l’ammontare massimo fissato dallo Stato per l’importazione ( le une dalle altre e ricondotte infine al principiod’identità, espressione dell’assoluta necessità. Gli schemi scientifici ...
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Filosofia
Disciplina che studia le condizioni di validità delle argomentazioni deduttive.
La l. antica
I vocaboli ἡ λογική (τέχνη), τὰ λογικά si stabilizzarono nel significato di «teoria del giudizio [...] fu però a essa legato tramite l’amicizia con D.F. Gregory e De Morgan, e ne assorbì principi come quello di identità, quello di non-contraddittorietà o quelli del sillogismo, non è accettabile il principio del terzo escluso, il principio ...
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Filosofo e scienziato (Lipsia 1646 - Hannover 1716). Dopo aver studiato filosofia a Lipsia, matematica a Jena e diritto a Altdorf, entrato in rapporto con i Rosacroce conobbe Johann Christian barone di [...] e religiosa. Principî logici cardinali, per L., sono il principio di identità, fondamento della verità da eseguirsi sopra una funzione; egli denota tale operazione col simbolo d, e ancora oggi si chiama notazione leibniziana il simbolo df/dx per ...
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Filosofo e teologo (n. Autrecourt 1300 circa - m. Metz dopo 1350), studiò e insegnò a Parigi. Occamista conseguente, critica a fondo l'aristotelismo, negandone i principî fondamentali: le idee di sostanza [...] si può essere soltanto di ciò che si riduce al principiod'identità o si manifesta evidente alla diretta esperienza, N. ritiene che dedurre alcun nesso causale (donde l'avvicinamento di N. a D. Hume). Per queste dottrine fu condannato (1346) e i ...
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identità Termine filosofico indicante in generale l’eguaglianza di un oggetto rispetto a sé stesso.
Filosofia
Principio di i. Viene così chiamato il principio che, insieme a quelli di non-contraddizione [...] identici. Combinandolo con il principio secondo cui se due individui sono identici allora condividono le loro proprietà (a volte chiamato principio di indiscernibilità degli identici psichica. Si parla di diffusione d’i. per indicare l’elemento ...
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Identità personale
Michele Di Francesco
Il problema dell'i. p. ha diretta attinenza con una serie di questioni centrali della filosofia della mente chiamando in causa complesse tematiche metafisiche, [...] della soggettività (un nome per tutti è quello di D.C. Dennett).
Criteri di identità personale
Da questa breve disamina storica sono già emersi è il seguente: dato che, in linea di principio, un individuo può sopravvivere via trapianto o trasferimento ...
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D'ACQUISTO, Benedetto (al secolo Raffaele)
Roberto Grita
Nacque a Monreale (Palermo) il 1° febbr. 1790 da Niccolò, calzolaio, e da Maria Di Meo. Manifestò sin da giovanissimo grande passione per lo studio [...] del problema gnoseologico il D. attribuisce un significato legittimo e cioè ontologico all'identità dell'io individuale Con della natura umana. Il diritto positivo ha per il D. come principio originario quello di mettere l'uomo nella condizione di ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] della comprensione del significato del principiod’inerzia. Nella formulazione di questo principio da parte di L. Lange σ:B→S tale che la composizione πσ sia l’identità su B.
Particolare importanza in geometria differenziale hanno alcune classi ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] .), che ha introdotto l’istituto della cittadinanza europea, tale principio ha assunto un valore più ampio, includendo anche il più di p. sono determinate soprattutto dal carattere d’identità temporale a essa considerato intrinseco. In particolare, ...
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identita
identità s. f. [dal lat. tardo identĭtas -atis, der. di idem «medesimo», calco del gr. ταὐτότης]. – 1. L’essere identico, perfetta uguaglianza: i. di due firme, di due concetti; i. piena, vera, totale, assoluta. Con accezioni partic.:...
principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...