CORDINI (Cordiani? non Condiani, Corolani, Coriolani e neppure Picconi come vuole il Vasari), Antonio, detto Antonio da Sangallo il Giovane
Arnaldo Bruschi
Figlio di Bartolomeo di Antonio di Meo, bottaio, [...] studi... in Roma dalla età... di anni XVIII al principiodel pontificato di papa Julio".
Qui deve essere entrato abbastanza presto ecc.).
Intanto (1532 c.), a Roma, i tre fratelli Massimo avevano diviso la proprietà paterna sulla via Papale, con l' ...
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BERNINI (Bernino), Gian Lorenzo
Howard Hibbard
Figlio dello scultore fiorentino Pietro e di Angelica Galante, napoletana, nacque a Napoli il 7 dic. 1598.
Il padre si trasferì a Roma nel 1605 o 1606, [...] sua superiorità artistica; dai tempi di Giulio II è questo il massimo esempio di mecenate illuminato che collabori con un artista di genio i quali era il Borromini. Dopo la morte del Maderno, al principiodel 1629, il B. fu nominato architetto di S ...
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GRIMANI, Domenico
Gino Benzoni
Luca Bortolotti
Primo dei cinque figli - gli altri sono Vincenzo, Girolamo, Piero, Marino - di Antonio di Marino, il futuro doge, e di Caterina di Domenico Loredan, nasce [...] , nel papa, il proposito di scollegarsi con il massimodel vantaggio. Scalfita la rocciosa avversione per la Serenissima quando veneziani e soprattutto per uno dei nipoti del cardinale, Giovanni Grimani.
Al principiodel XVI secolo, dunque, il G. era ...
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LIPPI, Filippo
Luca Bortolotti
Nacque intorno al 1406 a Firenze, figlio di Tommaso di Lippo, di professione macellaio, e di Antonia di ser Bindo Sernigi.
Secondo le indicazioni di Vasari (1568, p. 612), [...] .
La delibera con cui si decise di procedere alla decorazione fu promulgata al principiodel 1452 dal Comune, patrono della cappella maggiore, che fissò un tetto massimo di spesa di 1200 fiorini, comprensivo della grande vetrata centrale (il 5 apr ...
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BELLORI, Giovanni Pietro
Kenneth Donahue
Nacque a Roma il 15. genn. 1613 da Giacomo (1585-1655), piccolo agricoltore originario di Cardano in Lombardia, e da Artemetia Giannotti originaria della Valtellina. [...] e libri sulle monete degli Antonini nella collezione de card. Massimo, l'antica pianta di Roma e i rilievi della colonna Vite che nel 1735 era posseduto dal signor Crozat: jr.; al principiodel sec. XIX il ms. delle Vite di Guido Reni, A. Sacchi ...
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BAROZZI (Barozio), Iacopo (Giacomo), detto il Vignola
Stefano Bottari
Nacque a Vignola (Modena) da Bartolomeo, il 10 ott. 1507.
Dai più autorevoli biografi (Vasari, Danti), e per sua stessa ammissione, [...] architettoniche.
L'abate Primaticcio, venuto a Roma al principiodel 1539 per eseguire calchi di antiche statue, da gettare esaltando al massimo la tensione, temi cari alla sua fantasia.
Abbiamo tentato una ricostruzione della attività del Vignola, ...
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MACCHIETTI, Girolamo
Luca Bortolotti
Figlio di Francesco di Mariotto e di Antonia, nacque a Firenze il 22 febbr. 1535 (cfr. Privitera, 1996, p. 202, opera alla quale si rimanda dove non diversamente [...] di più di un'opera. Tutti gli artisti impegnati espressero il massimo delle loro possibilità nello studiolo delprincipe, cercando di dimostrare appieno la completezza del proprio repertorio tecnico ed espressivo, d'accordo sia con i canoni ...
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CHIAVERI, Gaetano
Rose Wishnevsky
Secondogenito di Maffeo, commerciante di vini di origine bergamasca, nacque a Roma nel 1689, secondo quanto annotava nel 1766 il conte G. Carrara nello Zibaldone di [...] trattare del modello conservato a Roma in palazzo Massimo).
Il primo progetto conosciuto (non del tutto accertato come del C il C. aveva dovuto occuparsi di problemi di statica. Al principiodel periodo di Dresda (1737-38), egli fu scelto come perito ...
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CESARI, Giuseppe, detto il Cavalier d'Arpino
Herwarth Roettgen
Figlio di Muzio di Polidoro, "Pintore d'Arpino, che con maniera assai grossa dipingeva de' voti" (Baglione, p. 367), e di una Giovanna, [...] miglior rappresentante delle esigenze sociali di un principio d'ordine alquanto rigoristico. Tra il 26 Roettgen, 1973).
Il C. aveva oramai raggiunto una posizione sociale delmassimo rilievo; nel 1604 acquistò un palazzo non finito sul Corso che dopo ...
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JACOPO di Piero (Jacopo della Quercia)
Luca Bortolotti
Nacque a Siena, nell'ottavo decennio del XIV secolo, figlio maggiore di Piero d'Angelo di Guarneri e di Maddalena, detta Lena, che il 21 apr. 1370 [...] probabilmente in compagnia del giovane J., e a Lucca si trasferì per certo non oltre il principiodel 1394, allorquando centrale, e m 5,55 nelle due ali laterali; la sua altezza massima era di m 1,32. Venne realizzata in marmo della Montagnola, cavato ...
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massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...