Pensatore e diplomatico (Chambéry 1753 - Torino 1821). Fu aspramente critico verso la Rivoluzione francese e l'Illuminismo. Rintracciò le radici della mentalità razionalistica e individualistica dei philosophes [...] etico-religiosi). Correlativamente, nella politica egli pone a fondamento della vita degli stati il principiodilegittimità, sola forza morale capace di rigenerare l'uomo e di restaurare il diritto che la Rivoluzione francese ha calpestato. Tale ...
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(gr. Εὐρώπη, lat. Europa) Parte occidentale del continente eurasiatico, delimitata a O dall’Oceano Atlantico, a N dal Mar Glaciale Artico, a S dal Mar Mediterraneo; tutt’altro che ben definiti sono invece [...] potenze vincitrici ridisegna l’assetto dell’E. sulla base dei principi dell’equilibrio (partizione del continente in sfere d’influenza) e dilegittimità.
1815: ritorno a Parigi di Napoleone (‘cento giorni’ ) e sua sconfitta a Waterloo. Restaurazione ...
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BALBO, Cesare
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque in Torino da Prospero e da Enrichetta Taparelli d'Azeglio il 21 nov. 1789. Orfano della madre già nel 1792, fu affidato, col fratello cadetto Ferdinando [...] missione della dinastia sabauda, sulla nobiltà in Italia, sul principiodilegittimità, sul "sistema di equilibrio" in Europa, ecc. Più importanti gli abbozzati Pensieri ed esempi di morale e di politica (collo stesso titolo, avrebbe poi scritto un ...
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BALBO, Prospero
Francesco Sirugo
Nato a Chieri il 2 luglio 1762 da Carlo Gaetano e da Paola Benso, all'età di tre anni, per la morte del padre, fu accolto in casa del conte G. B. Lorenzo Bogino, secondo [...] i loro interessi, anche per lui in definitiva era da ricercarsi fuori della soluzione costituzionale evitando di implicare il principiodilegittimità che la critica liberale con B. Constant già contestava.
Già nel decennio, sul ritmo dell ...
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CARLO FELICE di Savoia, re di Sardegna
Giusepe Locorotondo
Nacque in Torino il 6 apr. 1765 da Vittorio Amedeo III di Savoia, poi re di Sardegna, e da Maria Antonietta Ferdinanda di Borbone, figlia di [...] tra le braccia della Francia; dichiarò perciò che una così grave deroga al principiodilegittimità richiedeva non sospetti, ma "une masse de preuves" capaci di creare nei sovrani e nell'Europa "la convinction la plus forte et la plus profonde ...
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FERDINANDO I di Borbone, re delle Due Sicilie (già IV re di Napoli e III re di Sicilia)
Silvio De Maio
Nacque a Napoli il 12 genn. 1751, terzo figlio maschio di Carlo di Borbone re di Napoli e di Sicilia [...] le incertezze del Murat stesso ne pregiudicavano la posizione nei confronti degli alleati europei, tra i cui governi circolava insistentemente il principiodilegittimità; nel luglio 1814 il Bentinck quindi non si opponeva al ritorno ai pieni poteri ...
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Uomo politico austriaco (Coblenza 1773 - Vienna 1859). Frequentò dal 1788 l'università di Strasburgo e, dal 1790 al 1792, quella di Magonza. Gli anni successivi li trascorse a Bruxelles; quindi, dopo un [...] efficacia alla sua azione diplomatica. In Francia (1830) e poi in Belgio la politica improntata al rispetto del principiodilegittimità subì un grave scacco: M. dovette riconoscere Luigi Filippo re dei Francesi e Leopoldo re dei Belgi. Solo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Umanesimo e Rinascimento
Riccardo Fubini
Francesco Petrarca e i presupposti della storiografia umanistica
La storiografia umanistico-rinascimentale, come del resto la storiografia di ogni età, non può [...] risiedeva la sovranità cittadina e i suoi membri erano tali di diritto. Ciò costituiva una rottura del vecchio principiodilegittimità fondato sulla continuità di tradizione; e, infatti, fu annunciato dal suo principale ispiratore, Savonarola ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] del potere temporale era stata motivata non solo con il ricorso al principiodilegittimità, ma con l’esigenza di tutelare l’esercizio indipendente delle funzioni papali di capo della Chiesa universale (concetto inizialmente proposto da Bossuet nel ...
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Iconografia di Costantino
L’invenzione di una nuova immagine imperiale
Fabio Guidetti
Nel genere della ritrattistica romana il periodo costantiniano rappresenta un importante momento di riflessione [...] , quasi a rivendicare la propria estraneità al sistema della tetrarchia in favore di un ritorno al principiodilegittimità dinastica. Un ulteriore fattore di differenziazione è l’abbandono delle divinità care ai tetrarchi, Giove ed Ercole ...
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legittimita
legittimità s. f. [der. di legittimo]. – 1. L’essere legittimo, conforme cioè al diritto, alla legge, alle disposizioni dell’ordinamento giuridico: l. di un comportamento; l. di un ordine, di un divieto; l. di un atto amministrativo,...
legittimismo
s. m. [der. di legittimo, sul modello del fr. légitimisme]. – In senso storico, atteggiamento e dottrina politica (formulata al Congresso di Vienna dal ministro francese Ch.-M. de Talleyrand) che, in contrasto con i principî della...