forza
fòrza [Der. del lat. fortia, da fortis "forte"] [MCC] In termini elementari, la causa capace di modificare lo stato di quiete o di moto di un corpo; come tale, cioè in relazione alle modificazioni [...] che ha luogo con accelerazione lineare ar, è mar=Fr=Fi, dove la f. d'inerzia è Fi=-matr-mw╳(w╳r)-mw✄╳r-2mw╳vr. I primi tre termini isolato, in quanto in un tale sistema, in virtù del principio di azione e reazione, il sistema delle f. interne è, per ...
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Fermi, Enrico
Férmi, Enrico (Roma 1901, nat. SUA - Chicago 1954) Prof. di fisica teorica nell'univ. di Roma (1926), poi (1938) nella Columbia Univ., New York, e infine (1946) nell'Institute of nuclear [...] attraverso la materia: IV 456 e. ◆ Principio di equivalenza debole di F.: v. gravitazione: III 96 e. ◆ Pseudopotenziale di F.: (a): v. liquido, stato: III 446 a; (b) potenziale a raggio d'azione nullo introdotto per descrivere le interazioni deboli ...
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reattore
reattóre [Der. di reagire, comp. di re- e agire] [LSF] Dispositivo, apparecchio, impianto in cui si fanno avvenire reazioni (chimiche, elettriche, nucleari, ecc.) o che è intrinsecamente predisposto [...] III 508 d. ◆ [MCC] Lo stesso che propulsore a getto, per veicoli terrestri, marini e aerei, basato sul principio di azione e R. termico e veloce: v. reattori nucleari, fisica dei: IV 753 d. ◆ [FPL] Componenti di un r. a confinamento magnetico: v. ...
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quantistico
quantìstico [agg. (pl.m. -ci) Der. di quanto] [LSF] Che concerne i quanti e la teoria dei quanti (sinon., in alcuni usi, di quantico); per le locuz. q. non ricordate nel seguito si rinvia [...] della meccanica classica ma in un quadro completamente diverso, che incorpora il principio di indeterminazione e la corrispondente finitezza del quanto d'azione, con le essenziali conseguenze che ne derivano: v. meccanica quantistica. ◆ [MCQ] [RGR ...
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Matematico e filosofo (Büdingen, Assia, 1712 - Zuilestein, Paesi Bassi, 1757). Discepolo di G. Bernoulli, prof. di filosofia e di matematica all'univ. di Franeker, poi (1748) bibliotecario del principe [...] d'Orange, infine (dal 1749) professore di filosofia e diritto naturale all'Aia. Come filosofo, K. professò le teorie di priorità leibniziana della scoperta del principio dell'azione minima, ricollegabile al principio di continuità: al giudizio ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. L'aristotelismo e le sue alternative
John A. Schuster
L'aristotelismo e le sue alternative
L'organizzazione della conoscenza all'inizio della [...] ed era completamente diversa da quella matematica i cui principî erano figure o numeri.
Semplificando il significato di o l'ottica fisica, rientravano sorprendentemente nel suo raggio d'azione e nelle sue finalità. Gli approcci scientifici dominanti, ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Diffusione e primi sviluppi del calcolo infinitesimale
Clara Silvia Roero
Diffusione e primi sviluppi del calcolo infinitesimale
Il decollo enigmatico [...] . Per il tramite di costoro e dei loro allievi il raggio d'azione si espanderà in altre aree geografiche, come l'Italia, la Germania a studiare, a partire dal 1695, la geometria cartesiana e i Principia di Newton e in seguito, fra il 1706 e il 1709, ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Christiaan Huygens
Gianfranco Mormino
Christiaan Huygens
Gli anni di formazione e le prime ricerche
Christiaan Huygens, appartenente a un'importante famiglia [...] la trasmissione del moto nell'urto è la sola forma possibile di azione tra corpi.
Tra il 1652 e il 1656 egli scopre che le altre, Huygens si avvale innanzitutto del principiod'inerzia e di quello d'ininfluenza del moto comune, o di relatività ...
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Fisico e matematico (Woolsthorpe, Lincolnshire, 1642 - Londra 1727). Di famiglia agiata ma priva di istruzione, N. fu avviato agli studî dal ramo familiare materno, gli Ayscough (o Askew). Frequentò così [...] Qui N. inserisce il famoso esperimento della secchia piena d'acqua che, sospesa a un filo e fatta ruotare in particolare per la terza di tali leggi, il principio di azione e reazione, v. anche azione. ▭ Telescopio di N. o telescopio newtoniano: v ...
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Letteratura
Disciplina che ha per oggetto lo studio della versificazione, fondata su un complesso di norme che variano secondo la natura di ciascuna lingua e le convenzioni che si stabiliscono in rapporto [...] presenta non poche affinità, storicamente confortate dall’azione culturale della Chiesa: i primi poemetti in i lirici d’epoca Tang (618-907 della nostra era); si usano la rima e il raggruppamento strofico.
Giappone
Il principio dominante è quello ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...
azione1
azióne1 s. f. [dal lat. actio -onis, der. di agĕre «agire», part. pass. actus]. – 1. a. L’agire, l’operare, in quanto espressione e manifestazione della volontà; s’identifica ora con atto (considerata in questo caso l’azione come atto...