DELLA CASA, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque il 28 giugno 1503 da Pandolfo e Lisabetta di Giovanfrancesco Tornabuoni, probabilmente in Mugello, dove la famiglia possedeva beni ("Monsignor Della Casa - [...] può sperar di haver di diversi cervelli sempre una medesima volontà, massimamente che, uno solo può più impedire, che molti non possono in agio del vivere, e per farsi riputare, e per gli altri bisogni della vita si servivano"). È un nuovo principio ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] santi amori discendono intra' mortali", "luce del cielo unica e trina, principio e fine di ciascuna cosa", dietro la cui scelleratezze. Gli storici (da Livio a Tacito, a Valerio Massimo), i poeti (soprattutto Ovidio), i tardi compilatori e i ...
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COMPAGNI, Dino (Aldebrandino, Ildebrandino, detto Dino)
Girolamo Arnaldi
Nacque a Firenze verso il 1246-47 (cfr. Ottokar, p. 90 n. 2) da Compagno di Perino e da una figlia di messer Manetto Scali; ultimo, [...] nei capitoli 2-19. E qui si palesa al massimo grado la determinazione con cui il C. seppe operare sia nei tribunali sia nello scrittoio del cronista, il principio enunciato fosse di applicazione più ardua del previsto, risulta dimostrato dal fatto che ...
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DI VITTORIO, Giuseppe
Piero Craveri
Nacque a Cerignola (Foggia) il 12 ag. 1892 da Michele e da Rosa Enrico, secondogenito dopo la sorella Stella.
Il padre era "curatolo" (bracciante specializzato con [...] fu l'anno cruciale in cui allo sviluppo massimodel movimento contadino si accompagnò l'aggregazione dei fattori di un rilancio della politica rivendicativa del sindacato, riaffermando il principio dell'autonomia del sindacato, di contro a quello che ...
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CAPPONI, Gino
Piero Treves
Nacque in Firenze il 13 sett. 1792, nell'avito palazzo di via S. Sebastiano, che dal giorno della sua morte perpetua il suo nome, unico figlio del marchese Pier Roberto e [...] '49 al '59 gli fu aspro e amaro, costellato di gravi lutti, massimo forse la morte nel suo palazzo, il 31 marzo 1850, di G. Giusti che era anche uno dei motivi centrali del pensiero del Sismondi dei Nuovi principi)fra lenozioni di rendita lorda e di ...
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ARIOSTO, Ludovico
Natalino Sapegno
Nacque a Reggio Emilia l'8 sett. 1474 da Niccolò e da Daria Malaguzzi Valeri. Il ramo degli Ariosti, da cui discendeva il padre, s'era trasferito da Bologna a Ferrara [...] del genere, così come egli lo intendeva. Del resto è importante, per la storia letteraria, che l'A. perseguisse fin dal principio combattiva, che insorge e si esprime con la massima spontaneità in modi anche stilisticamente vigorosi e risentiti ...
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BONOMI, Ivanoe
Luigi Cortesi
Nato a Mantova il 18 ott. 1873 da Pietro e da Aglei Parodi, compì gli studi medi nella città natale e si laureò nel 1896 all'università di Bologna in scienze naturali. Nel [...] egli che il problema andava affrontato "ripudiando il ciarpame del "primi principi"" (Polemiche suffragiste, ibid., 16 marzo 1911).
Sul al massimo l'occupazione dannunziana di Fiume, che sostenne con approvvigionamenti e aiuti finanziari a carico del ...
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FERDINANDO II di Borbone, re delle Due Sicilie
Alfonso Scirocco
Nacque il 12 genn. 1810 a Palermo, da Francesco, duca di Calabria, e da Maria Isabella, dei Borboni di Spagna, sua seconda moglie, ed [...] per la Sicilia avrebbe avuto sede a Palermo. Era il massimo che poteva concedere F., che così rinunziava alla incorporazione non andò in porto.
Nel gennaio '59 il matrimonio delprincipe ereditario porse l'occasione per un largo indulto; inoltre ...
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MACHIAVELLI, Niccolò
Giorgio Inglese
– Nacque a Firenze il 3 maggio 1469, nel "popolo" di S. Trinita. Era figlio di Bernardo di Niccolò di Buoninsegna, dottore in legge di modesta condizione economica, [...] l’uomo politico non può far altro che tendere al massimo la sua capacità di resistenza. Questo momento non distintamente dell’imitazione tace: la regola, lì esposta, del «ridurre ai princìpi», del riportare le costruzioni storiche, come gli Stati, ...
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CLEMENTE XIII, papa
Luigi Cajani
Anna Foa
Carlo Rezzonico nacque a Venezia il 7 marzo 1693 da Gian Battista e da Vittoria Barbarigo. La sua famiglia era originaria di Como: il ramo paterno si era trasferito [...] elezione, che non fu nel principio applaudita dai veneziani per essere esso gesuitica rappresentò il momento di massimo conflitto fra C. XIII e gesuiti nel Regno di Napoli si veda P. Colletta, Storia del reame di Napoli, a cura di N. Cortese, I ...
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massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...