Ogni singolo ente in quanto distinto da altri della stessa specie; in particolare, l’uomo considerato nella sua singolarità.
Diritto
Nel diritto internazionale, il tema della condizione giuridica dell’i. [...] a realizzare la massima soddisfazione o a sopportare il minimo sforzo; basta quindi indagare l’agire del singolo per dedurre della scienza anglo-americana, sulla legittimità delprincipio dell’individualismo metodologico, spesso criticato per ...
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Fisico e matematico (Faenza o Modigliana 1608 - Firenze 1647). Succeduto a G. Galilei nell'incarico di matematico e filosofo del granduca di Toscana (1641), dimostrò la possibilità del vuoto in natura, [...] di problemi di massimo e minimo, tra i quali spicca la determinazione del punto (detto oggi punto di T.) del piano di un triangolo per il quale è minima la somma delle distanze dai vertici. In statica enunciò il principio, oggi conosciuto con ...
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Scrittore e pensatore tedesco (Kamenz, Sassonia, 1729 - Braunschweig 1781). Destinato, per tradizione familiare, alla carriera ecclesiastica, preferì invece dedicarsi ad altri studî, frequentando a Lipsia [...] dissacrati, al pari del teatro barocco tedesco. Del resto L. non fu solo il massimo teorico del teatro in Germania nel di ampia parabola drammatizzata in cui si afferma il principio della reciproca tolleranza e comprensione umana, costituisce il ...
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Scrittore greco (Cheronea, Beozia, 50 d. C. - ivi dopo il 120). Studiò ad Atene presso il platonico Ammonio, e dopo alcuni viaggi tornò nella sua città, donde però si allontanò ripetutamente per incarichi [...] Rustico. Fu arconte in Cheronea, poi sacerdote del tempio di Delfi (dal 95 alla morte). morali, raccolte in Corpus da Massimo Planude (1296), si sogliono distinguere elevata a virtù suprema. Lo stesso principio deve ispirare anche la politica che è ...
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Filosofo (n. Alessandria circa 30 a. C. - m. circa 45 d. C.), autorevole rappresentante della comunità ebraica di Alessandria. Il suo pensiero si sviluppò come interpretazione allegorica della Tōrāh attraverso [...] tardi, considerando l'analoga fine del prefetto antisemita d'Egitto A. Lattanzio. F. è il massimo rappresentante della filosofia giudaico- il mondo archetipo, il rivelatore di Dio, principio di molteplicità e insieme ragione seminale, legge dell ...
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Filosofo inglese (Stradbrook, Suffolk, 1175 - Lincoln 1253). Fautore di un ritorno al platonismo agostiniano, risulta centrale nella sua fisica e metafisica la dottrina della luce e il concetto di illuminazione [...] all'ottica, la teorizzazione di quello che verrà chiamato 'principio d'economia' (la natura opera nel modo più breve -Dionigi con gli scoli di Massimo Confessore, opuscoli pseudoaristotelici, l'Ethica Nicomachea e parte del De coelo di Aristotele con ...
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Economista statunitense (Northampton 1884 - Westport, Conn., 1963), figlio di John Bates; prof. alla Columbia University dal 1926 al 1953, è considerato il massimo esponente dell'istituzionalismo. Ha dato [...] anche importanti contributi alla teoria economica (analisi dei costi, principio di accelerazione, tentativo di dinamizzare la teoria del moltiplicatore, ecc.). Tra le opere: Business acceleration and the law of demand (1917), The socializing of ...
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GENTILE, Giovanni
Gennaro Sasso
Nacque a Castelvetrano, provincia di Trapani, il 29 maggio 1875, ottavo di dieci fratelli, due dei quali erano già morti quando egli vide la luce. Suo padre, che si chiamava [...] compito consistesse nel riscattare nel suo idealismo gli assai diversi principî ai quali la Sicilia era rimasta ferma.
Nell'isola in filosofia, che il G. ottenne nel luglio del 1897 con il massimo dei voti e il diritto alla stampa. Quello dedicato ...
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CLEMENTE XIII, papa
Luigi Cajani
Anna Foa
Carlo Rezzonico nacque a Venezia il 7 marzo 1693 da Gian Battista e da Vittoria Barbarigo. La sua famiglia era originaria di Como: il ramo paterno si era trasferito [...] elezione, che non fu nel principio applaudita dai veneziani per essere esso gesuitica rappresentò il momento di massimo conflitto fra C. XIII e gesuiti nel Regno di Napoli si veda P. Colletta, Storia del reame di Napoli, a cura di N. Cortese, I ...
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EINAUDI, Luigi
Riccardo Faucci
Nacque a Carrù (Cuneo) il 24 marzo 1874, da Lorenzo, ricevitore delle imposte di quel Comune, e da Placida Fracchia. Nel 1888, morto prematuramente Lorenzo, la vedova [...] -610), egli tratteggiava i connotati di uno Stato ideale, in cui massima sia la fiducia dei contribuenti nei confronti dei pubblici poteri, e lo primariamente affermare il principio, che l'E. considerava un valore in sé, del pareggio del bilancio (cfr ...
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massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...