DE MARI, Agostino
Carlo Bitossi
Nacque nel 1586 o 1587 probabilmente a Genova, da Francesco di Agostino e da Lelia Pallavicini di Gio.Batta di Damiano, primo dei quattro maschi (dopo di lui Giovanni [...] inviato a Milano, rifiutò adducendo ragioni di salute.
Il D. aveva sposato prima del 1616 Marzia De Mari di Ansaldo, sorella dell'altro Ansaldo, il massimo ingegnere genovese dell'epoca: una scelta di endogamia nell'ambito della casata fatta propria ...
Leggi Tutto
PAVARI, Aldo
Marco Paci
PAVARI, Aldo. – Nacque a Roma il 16 agosto 1888 da Giovanni Battista, veneto, ingegnere del genio civile, e Ginevra Podio, romana di lontana origine spagnola.
A undici anni, [...] produzione legnosa da cui ricavare il massimo reddito.
Nel 1913 Pavari entrò a divulgare in Italia i principi di genetica e di miglioramento delle ’ambiente climatico. In accordo con l’etimologia del termine ecosistema (coniato da Arthur Tansely nel ...
Leggi Tutto
COLBERT, Giulia Vitturnia Francesca marchesa di Barolo
Guido Ratti
Terzogenita e ultima figlia del marchese Edouard Victurnien-Charles-René, discendente per via collaterale da J.-B. Colbert ministro [...] . e Costanza d'Azeglio, i conti di Seyssel, ecc.) che col massimo impegno si dedicarono negli anni tra la Restaurazione e l'età albertina alla regolamento di disciplina del carcere; attuò una razionalizzazione ed un principio di programmazione dei ...
Leggi Tutto
FRANGIPANI, Ottavio Mirto
Stefano Andretta
Nacque a Napoli da Silvio Mirto e Laura della Gatta l'11 apr. 1544. L'avvio promettente dello zio Fabio Mirto nella carriera ecclesiastica, già vescovo di [...] e ricavasse il massimo profitto dalla incoraggiante conversione di proporre la candidatura di un principe cattolico al trono e di prefigurare riuscì a tornare in Italia soltanto alla fine del 1606. Nella sua diocesi poté continuare a esplicitare ...
Leggi Tutto
GATTI, Vincenzo Maria
Massimo Cattaneo
Figlio di Agostino, nacque a Riva Ligure, nella diocesi di Ventimiglia, il 15 marzo 1811. Seguendo le orme di uno zio appartenente all'Ordine dei frati predicatori, [...] stampa, una breve Addizione in cui, auspicando la massima unità del fronte patriottico, esprimeva, sulla situazione creatasi in del cattolicesimo. Su tali temi tornò più ampiamente nel 1854 con l'opera in due volumi Principio protestante e principio ...
Leggi Tutto
FORMENTON, Mario
Valerio Castronovo
Nacque a Teheran il 21 apr. 1928, figlio di Cloe Brasolin e di Luigi, un uomo d'affari veneto che sino al settembre 1941 esercitò in Iran una florida attività commerciale. [...] punti di riferimento ideali e a criteri informatori del suo mestiere di editore, la libertà d'espressione lo portava a tenere ben fermo il principio della distinzione di ruoli fra la impegnassero a raggiungere il massimo grado di obiettività e ...
Leggi Tutto
FORTINI, Pietro
Angela Asor Rosa
Nacque a Siena agli inizi del sec. XVI, da Lorenzo di Fortino e da Eufrasia Ballati, che si erano uniti in matrimonio nel 1496 (Milanesi, Notizie…, p. 621).
Della sua [...] Giornate e 32 nelle Notti), cifra che resta abbondantemente entro il limite massimo di 125-150 che il F. si era dato nel Prologo.
Il non costituisce più il principio ordinatore della raccolta, la regola e la misura del mondo presentato dalle novelle, ...
Leggi Tutto
LANFRANCHI, Alessandro
Stefano Arieti
Nacque da Antonio e Francesca Ferrero il 9 febbr. 1877 a Firenze e qui, dopo aver frequentato le scuole dei padri scolopi, nel 1896 si diplomò presso la sezione [...] superiore di medicina veterinaria di Bologna, vi si laureò col massimo dei voti il 7 luglio 1900 discutendo una tesi su pieni consensi nel mondo medico, e la formulazione delprincipio della "inscindibilità dell'esame clinico dalle ricerche di ...
Leggi Tutto
LAVAGNA, Carlo
Fulco Lanchester
Nacque ad Ascoli Piceno il 26 maggio 1914 da Silvio, avvocato di origini sarde ma radicato nelle Marche, e da Maria Di Ré. Dopo gli studi medio-superiori a Macerata, [...] con forze non legittimate, che avrebbe avuto il suo massimo sviluppo negli anni Settanta con la rete delle assemblee elettive come elemento di tipo trasformistico, ma come attuazione delprincipio di partecipazione sostanziale, fondato sull'art. 3, ...
Leggi Tutto
CARRARA, Bartolomeo
Francesco Raco
Nacque a Bergamo il 22 marzo 1707 da nobile famiglia del luogo, che in un ramo collaterale vantava un titolo comitale. Fece i primi studi, cioè i corsi di umane lettere, [...] decisione di comporre la Storia di Paolo IV Pontefice Massimo scritta da Carlo Bromato da Erano, Ravenna 1748-1753 del camaldolese Andrea Gioannetti, accusa il Pereira di aver "rovinata la causa dei vescovi" (p. 12), diffondendo tra i fedeli principî ...
Leggi Tutto
massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...