CROCE (Della Croce), Giulio Cesare
Lucia Strappini
Nacque il "dì di carnevale" del 1550 a San Giovanni in Persiceto, comune della campagna bolognese.
Questa, come le altre scarse notizie attorno alla [...] voi sapete, sino al presente. Portati da Bargalisse Corriero delPrincipe Cacapensieri, che è venuto questa notte, ed è smontato arte e dell'improvviso che in quel periodo erano nel massimo sviluppo. Una riprova diretta si può avere nella presenza di ...
Leggi Tutto
CONTARINI, Giovanni
Giovanna Nepi Scirè
Figlio di Francesco, "cognominato dalla Valonia", nacque nel 1549 (Ridolfi, 1648, p. 96) probabilmente a Venezia.
Il significato del soprannome paterno non è [...] . avrebbe eseguito da principio solo ritratti, dipingendo successivamente i SS. Massimo e Canziano, tuttora in Venezia..., Firenze 1975, ad Indicem;A. Bristot, Un artista nella Venezia del secondo Cinquecento..., in Saggi e mem. di st. dell'arte, XII ...
Leggi Tutto
MANZI, Alberto
Adolfo Scotto di Luzio
Nacque a Roma il 3 novembre del 1924, figlio di Ettore, tramviere, e di Maria (Rina) Mazzei, casalinga. I genitori ebbero anche un’altra figlia, Elena. Iscrittosi [...] gli avrebbe dato altri tre figli, Massimo, Roberta e Flavia. Come il marito Teleclub (1953).
L’idea che stava alla base del programma (e che portò ad individuare in Alberto riceve. È in altri termini il principio, fissato nel XVII secolo, della ratio ...
Leggi Tutto
CIAMPOLI, Giovanni battista
Augusto De Ferrari
Nacque a Firenze nel 1590 da antica e nobile (ma non ricca) famiglia, che, come ramo dei Cavalcanti, risale al 1300.
Poco si sa del padre, Lodovico, e [...] a frequentare divenendo amico intimo dei figli del granducai in particolare delprincipe Cosimo. A corte la sua eloquenza fu d'aver terminato la sua nuova opera, il Dialogo sopra i massimi sistemi, il C. lo consigliò di venire personalmente a Roma ...
Leggi Tutto
CASTIGLIONCHIO, Lapo da, detto il Giovane
Riccardo Fubini
Nacque da Averardo, ultimogenito di Lapo il Vecchio, e da Maria Ardinghi verso il 1406, probabilmente a Firenze.
La data di nascita si ricava, [...] tra i pochi che, sul modello eminente del Bruni stesso, sanno accreditarsi presso il principe, dove, chiamati a parte delle decisioni "verum immortalis Dei cultum",e trova la massima celebrazione nella moltitudine orante degli ecclesiastici convenuti ...
Leggi Tutto
CITOLINI (Cittolini, Citolino), Alessandro
Massimo Firpo
Figlio di Teofilo, nacque intorno al 1500 a Serravalle (a ridosso dell'odierna Vittorio Veneto, in provincia di Treviso) da famiglia agiata, [...] toscana, il veneto C. si ispirava al principio della "bella libertà", per condannare le "opinioni fondate in ostinatione, non in ragione" e opporsi a ogni criterio di supina imitazione.
Ma, al di là del suo contenuto e dei suoi obiettivi polemici, la ...
Leggi Tutto
PASQUALI, Giorgio
Antonio La Penna
PASQUALI, Giorgio. – Nacque a Roma il 29 aprile 1885 da Gustavo e da Anna (Marianna) Lasagni.
Il padre, esperto di diritto internazionale e professionista ben noto, [...] e affetto. Un altro pilastro dell’opera è il principio recentiores non deteriores: Lachmann, non senza ragione, valorizzava poesia romana. Pasquali fu nella prima metà del Novecento il massimo esperto di metrica antica, specialmente di metrica greca ...
Leggi Tutto
GUARINI, Battista
Gino Pistilli
Nacque a Ferrara, molto probabilmente alla fine del 1434, dall'illustre umanista veronese Guarino e da Taddea Cendrata.
La data di nascita del G. è stata molto dibattuta. [...] fosse pagato di mese in mese, o al massimo ogni due mesi, per evitare che le difficoltà finanziarie lo distogliessero dagli studi. Nel 1491 lo troviamo, come precettore, a fianco del giovane principe Alfonso, figlio di Ercole e di Eleonora d'Aragona ...
Leggi Tutto
MANZINI, Giovanni Battista
Luigi Matt
Nacque a Bologna il 22 ag. 1599, da Geronimo e da Camilla Vitali.
La prima notizia certa - tra le poche rimaste - sulla sua vita riguarda la nomina a cavaliere [...] parte di una corte, e in particolare nel consigliere delprincipe, il ruolo privilegiato per esercitare una funzione di pubblica ricerca della brevitas a ogni costo), ed enuncia una massima che potrebbe essere letta come una dichiarazione d'intenti ...
Leggi Tutto
GIOVANNETTI, Eugenio
Giuseppe Izzi
Nacque ad Ancona il 25 febbr. 1883 da Paolo e da Amalia Giacopelli. Si laureò in lettere e in legge a Bologna, avendo come compagni di corso G. Bellonci e R. Serra. [...] religioso-politica di Roma dalla funzione di pontefice massimo che lo stesso Cesare assume. Il dionisiaco e della tragedia attica, ma come principio maschio della forza cosmica, come il vitalista atroce dell'India e del Messico e dell'Etruria, non ...
Leggi Tutto
massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...