I cattolici e il consenso politico dopo la fine della Democrazia cristiana
Sergio Apruzzese
Il tramonto della Democrazia cristiana e l’inizio della diaspora cattolica
Il partito che è stato di Alcide [...] seconda gamba (cattolica) dell’Ulivo accanto a quella postcomunista del Pds guidato da Massimo D’Alema. Si punta a un’alleanza di «partiti , di apertura su questo terreno fatto di «principi non negoziabili» e identità. Il protagonismo politico ...
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La genealogia di Costantino
Richard Westall
Nel corso del 310 d.C., in vista del quinto anniversario della sua ascesa al trono imperiale, l’imperatore Flavio Valerio Costantino (306-337 d.C.) deve affrontare [...] improvviso vento propizio ti fece principe: per nascita meritasti l’impero», Paneg. 6(7),3,1.
82 «L’imperatore Cesare Flavio Costantino Massimo / pio felice e invincibile Augusto, / figlio del Divo Costanzo e nipote / del Divo Claudio, / che la forma ...
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Elena
De stercore ad regnum
Franca Ela Consolino
Solo ad alcuni personaggi storici tocca di acquisire in morte una fisionomia più ricca e complessa di quella testimoniata dai contemporanei. Flavia Iulia [...] che, per una tradizione risalente a Livia, è conferito dai principi alle donne di famiglia − mogli per lo più − senza di Costantino da Roma, e dunque fra la fine del 326 e, al massimo, la primavera dell’anno successivo92.
Eusebio di Cesarea, che ...
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Guerra e Resistenza
Giorgio Vecchio
Nazionalismo cattolico e patriottismo ‘freddo’
Nel 1939 la totalità dei cristiani italiani si considerava inserita a pieno titolo nella comune patria italiana. Differenti [...] del re e di Salandra di portare il paese all’intervento armato. Si trattò all’inizio di un’adesione dettata più dal principio ’ottica di un conflitto totale e quindi ideologizzato in massimo grado.
L’attacco all’Unione Sovietica scatenato da Hitler ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] di combattere attivamente in nome dei propri princìpi.
Le prospettive del laicato cattolico nel fervore dei dibattiti dell’ nei lavori. Il governo, dopo qualche tentennamento, assicurò la massima libertà d’azione al concilio e di movimento ai vescovi ...
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Iconografia di Costantino
L’invenzione di una nuova immagine imperiale
Fabio Guidetti
Nel genere della ritrattistica romana il periodo costantiniano rappresenta un importante momento di riflessione [...] necessità d’azione che aveva ispirato l’immagine dei principidel III secolo. A questa semplificazione e astrazione dei imperatori del passato consacrati tra gli dei per decreto del Senato, le cui statue erano trasportate nel Circo Massimo a bordo ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] , di un principe di Canosa a sud, di un conte Monaldo Leopardi nelle Marche papaline, nonché del conte Solaro della aveva avuto luogo a Milano, le cui Cinque giornate, massima espressione di mobilitazione popolare, non avevano comunque realizzato il ...
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La cultura figurativa nell’età costantiniana
Il gusto e i valori di una nuova epoca
Fabio Guidetti
Come in molti altri ambiti della storia politica e culturale di Roma, anche per quanto riguarda l’arte [...] l’opera ordinatrice e civilizzatrice di Roma e del suo principe, che assicurando il mantenimento della pace garantisce l la raffigurazione di una corsa di quadrighe nel Circo Massimo di Roma, reso chiaramente riconoscibile grazie alla precisione ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] , che discendeva da Massimo d’Azeglio, aveva il suo uomo più rilevante in Quintino Sella (del cui ruolo come ministro quello stesso anno.
La vera rivoluzione consistette nell’introduzione delprincipio in base al quale il criterio della «capacità» di ...
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Tradizioni, culto e dottrine nel mondo bulgaro
Krassimir Stantchev
Vassja Velinova
Il tema e l’immagine di Costantino entrano nella cultura bulgara con la conversione del primo impero bulgaro (681-1018) [...] sia il papa Nicolò I (858-867) esortano il neobattezzato principe bulgaro Boris-Michail (852-889, morto nel 907) a seguire massimo impatto del tema costantiniano sulla cultura bulgara, che trova espressione sia nell’idea di Tărnovo, capitale del ...
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massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...