GONZAGA, Francesco
Silvano Giordano
Nacque il 31 luglio 1546 a Gazzuolo (presso Mantova), e fu battezzato con i nomi di Annibale Fantino. Dal padre Carlo, marchese di Gazzuolo, e dalla madre Emilia [...] femminili ammettessero solo oriunde del Mantovano e fissò il numero massimo delle appartenenti a ciascuna fra F. G., vescovo di Mantova, marchese d'Ostiano et principedel Sacro Romano Imperio, Venezia 1625; D. De Gubernatis, Orbis Seraphicus ...
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GIOVANNI da Montenero
Luigi Canetti
Nacque verosimilmente verso la fine del secolo XIV, forse nel borgo toscano di Montenero, nel Livornese. Quanto al nucleo familiare d'origine, alcuni scrittori autorevoli, [...] dei greci, non disposti ad accettare il principio, sostenuto invece dai latini, del diritto-dovere della Chiesa non già di con il ricorso risolutivo a un testo di s. Massimo il Confessore, che avrebbe più avanti rappresentato la piattaforma dell ...
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FRANSONI, Luigi
Giuseppe Griseri
Nacque a Genova il 29 marzo 1789 dal marchese Domenico e da Battina Carrega.
Nel 1797, in seguito all'occupazione francese di Genova, la famiglia si trasferì dapprima [...] in linea di principio di non essere , pp. 304-384; Id., La politica di Massimo D'Azeglio dal 1848 al 1859…, Torino 1884, 689; N. Nada, Dallo Stato assoluto allo Stato costituzionale. Storia del Regno di Carlo Alberto dal 1831 al 1848, Torino 1980, pp. ...
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GIZZI, Tommaso Pasquale
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Ceccano, nel Frusinate, il 22 sett. 1787 da Domenico Nicola e da Cecilia Ciavaglia. Di famiglia benestante e tradizionalmente legata alla Chiesa [...] gli sbocchi costituzionali. In principio, approvò tutte le iniziative del papa cercando al contempo di -II, Wetteren 1950, ad indicem; R. Quazza, Pio IX e Massimo d'Azeglio nelle vicende romane del 1847…, I-II, Modena 1954, ad indicem; G. Martina, Pio ...
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Stato della Chiesa
Nacque da una base costituita dalla sovrapposizione del Patrimonio di San Pietro sul ducatus bizantino, sovrapposizione realizzatasi verso la metà del sec. 8°. Di un duca bizantino [...] (dal 1073 Gregorio VII) affermò, insieme al principio della riforma della vita degli ecclesiastici e dell’ Il massimo che lo Stato italiano fu disposto a concedere su questo terreno fu la Costituzione nel 1929 dello Stato della Città del Vaticano, ...
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GRASSI, Achille
Stefano Tabacchi
Nacque a Bologna il 16 febbr. 1465, figlio di Baldassare e di Orsina Bocchi. Apparteneva a una famiglia della nobiltà bolognese dedita prevalentemente alle professioni [...] effetti, di là dalle dichiarazioni di principio, era evidente che gli interessi del Papato e della Francia tendevano a stesso anno il papa riformò l'organizzazione del Senato, il massimo organo del governo cittadino, consentendo anche ai Bentivoglio ...
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DI CHIARA, Stefano
Mario Condorelli
Nato a Palermo nel dicembre del 1752 da Giuseppe e da Antonia Clementi, in una modesta famiglia che non vantava tradizioni intellettuali, fu nondimeno dal padre indirizzato [...] Continuò infatti gli studi di teologia nel palermitano collegio "Massimo" sotto la direzione di Francesco Cari, il quale il riflesso di un principio più generale; la conseguente affermazione dei principi classici del giurisdizionalismo comune agli ...
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giudaismo
Elena Loewenthal
La religione del Libro: una complessa identità millenaria
Il giudaismo, o ebraismo, è la religione del popolo ebraico e la sua cultura. Ma non è solo questo: è anche un modo [...] tutto il suo popolo, è in sostanza il segno del patto siglato con Abramo: "Se tu ti impegni a carne: questo per rispettare al massimo grado la norma biblica. altri. Per il giudaismo è fondamentale il principio di responsabilità: ognuno di noi fa i ...
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GIUSEPPE Cafasso, santo
Giuseppe Tuninetti
Nacque a Castelnuovo d'Asti (oggi Castelnuovo Don Bosco) il 15 genn. 1811, al tempo della dominazione francese, da Giovanni e da Orsola Beltramo, coltivatori. [...] redatto in italiano e ricco di piemontesismi.
Il massimo delle sue energie, sia nell'insegnamento, sia soprattutto le esigenze dei principî morali con la comprensione dei penitenti, evitando gli opposti scogli del rigorismo e del lassismo. Erano ...
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FELINI (Fellini, Fillini, Filini), Pietro Martire
Massimo Ceresa
Nacque nella diocesi di Cremona, non oltre il 1565, da nobile famiglia, secondo alcune fonti.
Non è dato peraltro confermare su basi [...] , XVI (1966), pp. II s., 78; Vera e certa origine delprincipio dell'eremo di Monte Senario (1593-1604), a cura di A. Del Pino - O. J. Dias, Roma 1967, p. 34; P. Branchesi, Edizioni del sec. XVII, in Bibliografia dell'Ordine dei servi, III, Bologna ...
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massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...