PARSIFAL
Giuseppe Gabetti
. Cavaliere del Cral (v.), discendente di Titurel e padre di Lohengrin: giovanetto eroe, che, uscendo dalla solitudine in cui la madre lo aveva allevato, manca dapprima, col [...] e vi giunge infine dopo lunga avventura fra i cavalieridi re Artù.
Motivi fiabeschi celtici echeggianti nella leggenda sembrano leggenda.
Fuori di Germania invece l'influenza di Wolfram fu scarsa. La stessa Parcifalsaga norvegese (principio sec. XIV ...
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Politico e guerriero romano dell'età della seconda guerra punica. Nacque intorno al 275 a. C. Si discute se fosse nepote o pronepote di Q. Fabio Rulliano (v.). Console per la prima volta nel 233, trionfò [...] sembra anacronistica) che combatté la legge agraria di Flaminio. Era circa il principio della seconda guerra punica uno dei membri più lui intorno alla sua strategia, il maestro dei cavalieri Minucio profittò della sua assenza per attaccare Annibale, ...
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Gaio, figlio di Germanico e di Vipsania Agrippina, pronipote di Tiberio, nato ad Anzio il 31 agosto del 12 d. C., crebbe affatto al di fuori della vita politica romana. Bambino seguì il padre sul Reno, [...] che aveva acquistato prima. Intanto i processi di lesa maestà tralasciati al principio del regno erano ripresi come reazione contro congiura fu scoperta; una terza, di cui era a capo, tra molti senatori e cavalieri, il tribuno Cherea, riuscì a ...
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Se ne contano quattordici: nove proposte dal celebre triumviro reipublicae constituendae durante il suo consolato del 44 a. C. (leges consulares) e cinque plebisciti; dei quali uno ha nome dallo stesso [...] Porcia ivi richiamata e altrimenti ignota.
Dei tre plebisciti designati col nome di L. Antonio nel 44 a. C., uno, votato al principio dell'anno, concedeva a Cesare il diritto di commendatio, ossia d'imporre al popolo, cui le preordinava, le nomine ...
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MAZZA (lat. clava o dicanitium)
Pietro PISANI
Mariano BORGATTI
È un bastone d'argento lungo circa un metro, terminante in forma di clava ornata di rilievi. Fino al principio del sec. XIV si portava [...] anche la mazza ferrata dei cavalieri, con manico più corto. Questa era generalmente di fabbricazione più accurata.
Nel museo di artiglieria di Torino è conservata, fra le altre, una testa di mazza di bronzo di notevole valore storico, proveniente da ...
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Sorta di tunica ampia, con maniche lunghe, usata nel Medioevo da uomini e donne. Come termine militare cotta servì a designare varie specie di giubbe di maglie o scaglie di ferro (vedi sotto). Cotta d'arme [...] freddo erano foderate di pellicce; di qui pare che derivi il nome di superpelliceum. Adoperata in principio unicamente dai chierici inferiori d'arme e i cavalieri non lasciarono del tutto la cotta di maglia, che fu portata di filo più sottile, sotto ...
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Questa parte della storia ecclesiastica è importante, perché racconta i fatti della vita di coloro che in se stessi attuarono più perfettamente l'ideale evangelico, cioè dei santi, beati, venerabili, ecc.; [...] 1908; H. Quentin, Les martyrologes historiques, Parigi 1908; I. Minichthaler, Heilingenlegenden, Monaco di Baviera 1911 e 1913; F. Grossi-Gondi, Principii e problemi di critica agiografica, Roma 1919; F. Lanzoni, Genesi, svolgimento e tramonto delle ...
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TŪRFĀN (A. T., 103-104)
Giorgio PULLE'
Francesco ROSSI
Alfred SALMONY
N Città della provincia cinese del Sinkiang, situata lungo il margine settentrionale della depressione, detta da un altro piccolo [...] località ha ancora importanza commerciale; essa ha acquistato dal principio del secolo XX una rinomanza mondiale per le scoperte che rivedono i cavalieri in costume indopersiano, già rappresentati a Qyzil. Tra le arti minori, tessuti di seta recano ...
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santa La più celebre e popolare delle martiri romane. Il suo nome Hagne (Agne, Agnes, Agna), trascrizione latina dell'aggettivo greco ἁγνή, significa "pura, casta". Confessò la fede, giovanissima, forse [...] tranne soltanto i principi degli apostoli e S. Lorenzo.
Costantina, figlia di Costantino Magno e . Papstes Damasus, Monaco 1905, I, pp. 28-40; P. Franchi de' Cavalieri, S. Agnese nella tradizione e nella leggenda, Roma 1899; id., Hagiographica, Roma ...
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Ci valiamo di questo termine, che è una rieostruzione la quale rispecchia esattamente il francese fableau, piccardo fabliau (dalla base lat.fabula), per designare una forma di racconto in rima, breve, [...] le società dei cavalieri e dei borghesi, ma ci conducono in mezzo a tutte le classi, di cui mettono in di cortigiane e di loro amici; i meno antichi appartengono ad autori del principio del sec. XIV, come Wautriquet. Alcuni sono di rimatori ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...
cavaliere
cavalière (ant. cavalièro e cavallière) s. m. [dal provenz. cavalier, fr. ant. chevalier, che risalgono al lat. tardo caballarius, der. di caballus «cavallo»]. – 1. a. Chi sta a cavallo, chi va abitualmente a cavallo: il cavallo...