Dell'ordinamento giuridico si hanno sostanzialmente tre concezioni. La teoria normativa, che fa capo a H. Kelsen, lo definisce come un complesso o sistema di norme giuridiche positive generali (leggi formali) [...] sovranità popolare (art. 1, co. 2, Cost.: «la sovranità appartiene al popolo»); negli ordinamenti assoluti il principiodilegittimità del potere sta nella volontà del monarca; negli ordinamenti teocratici, nella volontà divina. Il perseguimento ...
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Uomo politico austriaco (Coblenza 1773 - Vienna 1859). Frequentò dal 1788 l'università di Strasburgo e, dal 1790 al 1792, quella di Magonza. Gli anni successivi li trascorse a Bruxelles; quindi, dopo un [...] efficacia alla sua azione diplomatica. In Francia (1830) e poi in Belgio la politica improntata al rispetto del principiodilegittimità subì un grave scacco: M. dovette riconoscere Luigi Filippo re dei Francesi e Leopoldo re dei Belgi. Solo ...
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MONARCHIA
Felice BATTAGLIA
Ugo Enrico PAOLI
Plinio FRACCARO
Enrico BESTA
Emilio CROSA
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L'esame delle forme che il governo di uno stato può assumere e dell'eccellenza di una forma rispetto a un'altra [...] si ha un fondamento cesareo, ossia il potere monarchico si legittima col plebiscito. Il principiodilegittimità non costituisce un fondamento giuridico della monarchia; è un principio politico, delineatosi agl'inizî del sec. XIX e invocato da ...
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PROCESSO COSTITUZIONALE
Franco Modugno
. Molte sono le novità intervenute dal 1960 a oggi, sia sul piano legislativo, sia su quello della prassi e della giurisprudenza, nei diversi rami del p. costituzionale.
A) [...] .
b) La ratio della presenza della Corte costituzionale nel nostro sistema sta tutta nel significato del principiodilegittimità costituzionale che consente di valutare in modo unitario tutte le attribuzioni della Corte e quindi le varie forme del ...
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TALLEYRAND-PÉRIGORD, Charles-Maurice, principedi
Walter Maturi
Diplomatico e uomo politico, nato il 2 febbraio 1754 a Parigi, ivi morto il 17 maggio 1838. Nei suoi Mémoires, T. si compiacque mostrarsi [...] diplomatico, facendo rientrare la Francia nel concerto delle grandi potenze e proclamando il principiodilegittimità, che le dava una nuova forza morale. Gli storici francesi, salvo A. Sorel, non hanno, però, perdonato al T. l'aver permesso che la ...
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MINORANZA
Luca Pietromarchi
. Sul concetto di minoranza e di maggioranza, nonché sullo sviluppo storico del principio maggioritario nelle manifestazioni collettive di volontà, v. maggioranza; sulla [...] il ciclo delle lotte nazionali e delle minoranze etniche. La Santa Alleanza cerca di fronteggiare il movimento di riscossa inalberando il principiodilegittimità: a essa la Francia e l'Inghilterra oppongono la concezione liberale e democratica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Umanesimo e Rinascimento
Riccardo Fubini
Francesco Petrarca e i presupposti della storiografia umanistica
La storiografia umanistico-rinascimentale, come del resto la storiografia di ogni età, non può [...] risiedeva la sovranità cittadina e i suoi membri erano tali di diritto. Ciò costituiva una rottura del vecchio principiodilegittimità fondato sulla continuità di tradizione; e, infatti, fu annunciato dal suo principale ispiratore, Savonarola ...
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VIOLENZA
Giovanni Jervis
Birgitta Nedelmann
Luciano Pellicani
Psicologia sociale
di Giovanni Jervis
Definizione
In senso lato si designa come violenza un'alterazione del corso naturale degli eventi, [...] in autorità e la forza in diritto. Accade così che là dove impera un principiodilegittimità lo Stato, pur rimanendo al fondo una macchina di violenza, cessa di essere percepito come puro dominio e viene vissuto come l'istituzione grazie alla quale ...
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Da Manin a Manin: istituzioni e ceti dirigenti dal ’97 al ’48
Michele Gottardi
Introduzione
La disputa lacerante sorta all’indomani del ’97 per ricercare e attribuire le responsabilità politiche della [...] ’aristocrazia, credevano ancora possibile la ricostituzione dell’antica Serenissima, in virtù del principiodilegittimità che stava passando sui tavoli del Congresso di Vienna. Invano, in quei mesi, il patrizio Giovanni Bembo aveva inviato numerose ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] del potere temporale era stata motivata non solo con il ricorso al principiodilegittimità, ma con l’esigenza di tutelare l’esercizio indipendente delle funzioni papali di capo della Chiesa universale (concetto inizialmente proposto da Bossuet nel ...
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legittimita
legittimità s. f. [der. di legittimo]. – 1. L’essere legittimo, conforme cioè al diritto, alla legge, alle disposizioni dell’ordinamento giuridico: l. di un comportamento; l. di un ordine, di un divieto; l. di un atto amministrativo,...
legittimismo
s. m. [der. di legittimo, sul modello del fr. légitimisme]. – In senso storico, atteggiamento e dottrina politica (formulata al Congresso di Vienna dal ministro francese Ch.-M. de Talleyrand) che, in contrasto con i principî della...