DELLA CASA, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque il 28 giugno 1503 da Pandolfo e Lisabetta di Giovanfrancesco Tornabuoni, probabilmente in Mugello, dove la famiglia possedeva beni ("Monsignor Della Casa - [...] della vita si servivano"). È un nuovo principio d'autorità, vale a dire la legittimazione della repressione controriformistica, ciò che fa saltare l'ingenuo didascalismo di cui si nutriva, sull'ideologia di una tradizione da rinnovare, il messaggio ...
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CATERINA da Siena, santa
Eugenio Dupré Theseider
Nacque a Siena, nel "popolo" di S. Pellegrino, della contrada dell'Oca, nei pressi di Fontebranda, in una numerosa e modesta, ma non povera, famiglia [...] rinunciò al buon combattimento in pro della Chiesa di Dio e del papa legittimo. Tutta una serie di lettere, sia ad altri religiosi ed eremiti, la raccolta, mancarono unità e coerenza di azione. Sul principio non si dovette attribuire alle lettere ...
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COMPAGNI, Dino (Aldebrandino, Ildebrandino, detto Dino)
Girolamo Arnaldi
Nacque a Firenze verso il 1246-47 (cfr. Ottokar, p. 90 n. 2) da Compagno di Perino e da una figlia di messer Manetto Scali; ultimo, [...] proibiti [o falsi] guadagni" non mancano, ma sono addotti solo al principio e alla fine (cfr. I, 1 e III, 42), in facendo di Dante l'autore della Cronica: ma non ha trovato ascolto. Di recente (1982), G. Bezzola ha rivendicato la legittimitàdi " ...
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BRUNI (Brunus, Bruno), Leonardo (Lionardo), detto Leonardo Aretino
VVasoli
Non è sicuramente documentata la data della sua nascita, avvenuta comunque in Arezzo, ove la famiglia del padre Francesco doveva [...] la salvaguardia dell'equilibrio italiano e di quei principîdi autonomia e indipendenza sui quali si fonda come già aveva fatto nella discussione con il Bensi, la piena legittimità della distinzione tra ἀγαϑόν, "bonum" e τἀγαϑόν, "summum bonum ...
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CLEMENTE XIII, papa
Luigi Cajani
Anna Foa
Carlo Rezzonico nacque a Venezia il 7 marzo 1693 da Gian Battista e da Vittoria Barbarigo. La sua famiglia era originaria di Como: il ramo paterno si era trasferito [...] sua elezione, che non fu nel principio applaudita dai veneziani per essere esso di famiglia novamente aggregata alla loro nobiltà, gesuiti furono accusati di aver ispirato la rivolta, ed inoltre di mettere in dubbio la legittimitàdi Carlo III, ...
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GIOLITTI, Giovanni
Emilio Gentile
Nacque a Mondovì (Cuneo) il 27 ott. 1842, da Giovenale, cancelliere del tribunale di Mondovì, e da Enrichetta Plochiù.
La famiglia paterna, appartenente alla media [...] delle imposte sui consumi di prima necessità, per andare incontro alle esigenze legittime delle classi popolari, ammonendo "sue varie gradazioni, più o meno informate ai principidi democrazia, nelle alternazioni della destra e della sinistra, che ...
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EINAUDI, Luigi
Riccardo Faucci
Nacque a Carrù (Cuneo) il 24 marzo 1874, da Lorenzo, ricevitore delle imposte di quel Comune, e da Placida Fracchia. Nel 1888, morto prematuramente Lorenzo, la vedova [...] fabbricabili, che sono inique, mentre quelle sui fabbricati sono legittime, perché solo queste ultime colpiscono il reddito "che si distacca ideali di un economista, Firenze 1921 (antologia di scritti a cura di G. Prezzolini); Principîdi scienza ...
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CELESTINO V, papa
Peter Herde
Pietro del Morrone, il futuro papa, nacque nel 1209 o all'inizio del 1210: la fonte più sicura a proposito, la Vita C., racconta che aveva 87 anni al momento della morte [...] carica senatoria a principi e altri personaggi eminenti. L'abdicazione di C. V impedì però la realizzazione di questo progetto. dalla lotta per la memoria di Bonifacio VIII. Fu riconosciuta ancora una volta la legittimità della sua abdicazione. Non fu ...
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GUICCIARDINI, Francesco
Pierre Jodogne
Gino Benzoni
Nacque a Firenze il 6 marzo 1483, terzogenito di Piero di Iacopo e di Simona di Bongianni Gianfigliazzi, che ebbero undici figli, tra cui cinque [...] di Alessandro, senza alcuna apertura a discuterne la legittimità, e valse al G., agli occhi di molti fiorentini che non dimenticavano l'azione di la scelta del giovane Cosimo di Giovanni de' Medici come nuovo principedi Firenze. Tale scelta fu ...
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ANASTASIO Bibliotecario
Girolamo Arnaldi
Trascorse a Roma la prima giovinezza (Epistolae, p.440, 8-9) e sua lingua materna fu certamente il latino (Epistolae, pp. 423, 12 e 426, 7), non il greco, come [...] e la partenza per Costantinopoli, risale inoltre unì lettera di Adriano II ai principi slavi, redatta anch'essa da A., che autorizzava l da Carlomagno, di fronte al rifiuto, opposto ancora una volta da Basilio, di riconoscerne la legittimità: titoli ...
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legittimita
legittimità s. f. [der. di legittimo]. – 1. L’essere legittimo, conforme cioè al diritto, alla legge, alle disposizioni dell’ordinamento giuridico: l. di un comportamento; l. di un ordine, di un divieto; l. di un atto amministrativo,...
legittimismo
s. m. [der. di legittimo, sul modello del fr. légitimisme]. – In senso storico, atteggiamento e dottrina politica (formulata al Congresso di Vienna dal ministro francese Ch.-M. de Talleyrand) che, in contrasto con i principî della...