CASAROLI, Agostino
Carlo Felice Casula
Nacque a Castel San Giovanni in provincia di Piacenza il 24 novembre 1914. Il padre, Emilio, era sarto e la madre, Giuditta Pallaroni, casalinga.
Le condizioni [...] grazie all’abilità e al prestigio di Casaroli e di Silvestrini, con il riconoscimento della libertà religiosa sancito nel 7° principio dell’Atto finale conseguì un’importante formale legittimazione alle richieste della Chiesa nei negoziati bilaterali ...
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ALFONSO MARIA de Liguori, santo
Giuseppe Cacciatore
Nacque a Marianella, presso Napoli, in una villa di famiglia, il 27 sett. 1696, da don Giuseppe e donna Anna Cavalieri dei marchesi d'Avenia. Il padre [...] 'avvocatura, due tentativi di matrimonio compiuti dal padre. Il primo con Teresina di Liguoro, figlia del principedi Presicce, fallito nel la bolla di Alessandro VII, Sollicitudo omnium Ecclesiarum, che aveva definito la legittimità del culto dell ...
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ALESSANDRO II, papa
Cinzio Violante
Secondo il più attendibile catalogo dei pontefici di questo periodo, Anselmo, futuro A. II, era figlio di un Arderico. La sua famiglia, di Baggio, aveva il capitanato [...] aveva mai ceduto nelle questioni diprincipio: le concessioni fatte alle inchieste sulla legittimità della sua elezione riguardavano indagini su dati di fatto, non ponevano in discussione i principi del metodo di elezione pontificia, per cui rimaneva ...
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ANSELMI, Tina
Tiziana Noce
Una figlia del Veneto, tra fascismo e guerra
Tina Anselmi nacque a Castelfranco Veneto (Treviso) il 25 marzo 1927, primogenita dei quattro figli di Norma Ongarato e di Ferruccio. Il [...] aderenti alla GF, che nella cornice del rifiuto della lotta di classe avevano il compito di diffondere tra le operaie i principi della dignità della persona e del lavoro, della legittimità dell’azione sindacale, del diritto a un salario equo e ...
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MAFFEI, Scipione
Gian Paolo Romagnani
Nacque a Verona il 1 giugno 1675, terzogenito maschio e ultimo degli otto figli del marchese Giovanni Francesco e della marchesa Silvia Pellegrini.
Dal 1689 al [...] con citazioni dai padri della Chiesa la legittimitàdi un moderato interesse nel prestito del denaro S. M. e la scienza chiamata cavalleresca. Saggio sull'ideologia nobiliare al principio del Settecento, in Riv. storica italiana, XC (1978), pp. 30-71 ...
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FOSSOMBRONI, Vittorio
Carlo Pazzagli
Nacque ad Arezzo il 15 sett. 1754 da Giacinto e da Lucilla dei baroni Albergotti Siri, terzo di sette fratelli.
Poco conosciamo degli anni della fanciullezza e della [...] vincoli di luogo o di tempo al legittimo possessore, "vuol dire alterare il diritto di proprietà e principî, dalla sua incapacità di "lavorare per l'avvenire", di concepire progetti "durevoli". Da ciò, secondo il Capponi, la scelta di una rotta di ...
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BARBAGALLO, Corrado
Piero Treves
Nato a Sciacca (Agrigento) il 1° dic. 1877 di famiglia catanese (il padre insegnava nelle scuole medie di quella cittadina), trascorse la fanciullezza e l'adolescenza [...] o a negare i rapporti fra storiografia e lotta di classe, i concetti del plusvalore o della dittatura del proletariato, ecc., sibbene a giustificare, diluire od estendere i principi d'una riforma storiografica all'insegna del materialismo storico ...
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BIANCHI, Michele
Alceo Riosa
Nato a Belmonte Calabro (Cosenza) il 22 luglio 1883 da Francesco e da Caterina Debonis, seguì il liceo a Cosenza, e si iscrisse alla facoltà di legge di Roma, interrompendo [...] della legittimitàdi gran parte delle loro richieste: atteggiamento in linea con la tattica mussoliniana di quel momento di massa e una più stretta vigilanza sui sindacati, la cui azione non sempre rispondeva al principio della collaborazione di ...
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CAPRARA MONTECUCCOLI, Giovanni Battista
Giuseppe Pignatelli
Nato a Bologna il 29 maggio 1733 dal conte Francesco Raimondo Montecuccoli e da Maria Vittoria dei conti Caprara, assunse insieme con i fratelli [...] principedi Belgioioso (tra la diffidenza del ministro veneziano, che sospettava l'esistenza di trattative per un trattato di emesso la professione di fede di Pio IV, giurato fedeltà al pontefice e sconfessato la legittimità della Chiesa ...
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MARTINO I d’Aragona (Martino il Giovane), re di Sicilia
Salvatore Tramontana
Figlio di Martino, detto il Vecchio, allora conte di Montblanc, e di Maria de Luna, figlia del conte Lope, nacque nel 1376. [...] dove ciascun componente il vicariato tentava di prevalere sugli altri e dilegittimare la propria supremazia con l’ di là delle dichiarazioni diprincipio e delle tendenze accentratrici di restaurazione monarchica, la disinvolta distribuzione di ...
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legittimita
legittimità s. f. [der. di legittimo]. – 1. L’essere legittimo, conforme cioè al diritto, alla legge, alle disposizioni dell’ordinamento giuridico: l. di un comportamento; l. di un ordine, di un divieto; l. di un atto amministrativo,...
legittimismo
s. m. [der. di legittimo, sul modello del fr. légitimisme]. – In senso storico, atteggiamento e dottrina politica (formulata al Congresso di Vienna dal ministro francese Ch.-M. de Talleyrand) che, in contrasto con i principî della...